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La Chiesa, i cattolici e l’ Assemblea Costituente

Il gruppo Meic di Cerignola in occasione del 75mo anniversario della promulgazione della Costituzione Italiana ha promosso una serata di riflessione e di studio invitando anche le classi quinte di tutte le scuole superiori di secondo grado.
Il Meic ha come finalità la partecipazione del credente alla cittadinanza attraverso una fede che pensa, spera e riflette.
L’incontro si terrà nel salone della Curia Vescovile, sabato 11 novembre alle ore 19.

Giornata del ringraziamento – Orta Nova

Il 12 novembre l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro vi invita a partecipare alla Giornata del Ringraziamento che come ogni anno è patrocinata dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, dalla Coldiretti e dal Progetto Policoro. Nella splendida cornice della chiesa intitolata alla B.M.V. Addolorata di Orta Nova, celebreremo la Santa Messa e rifletteremo su alcuni spunti offerti dall’analisi delle opere di Van Gogh. Seguirà una degustazione di prodotti dell’agricoltura locale. Un pomeriggio dedicato alla bellezza, che ci sprona a considerare sempre un’altra prospettiva, perché ci insegna a guardare con gli occhi della fede e della gratitudine.

Bioetica: una morale della concretezza per la cura del malato

Congresso di Bioetica e Medicina. Due discipline chiamate a dialogare tra loro, affinché la Medicina non si riduca solo a medicamenti ma sia sempre più umanizzata così da far emergere tutta la portata della dignità della persona e il prendersi cura di tutta la persona.

📍Dove? Sala Convegni presso Ospedale Tatarella di Cerignola;

🗓️ Quando? 28 Ottobre;

👩🏻‍⚕️🧑🏻‍⚕️👩🏻‍🔬🧑🏻‍🔬💉🏥🩻 A chi è rivolto? Studenti universitari di Medicina, Infermieristica, Biologia, Tecnico Santiario di Radiologia Medica. Agli studenti che prenderanno parte saranno dati n. 4 ECM (crediti formativi)

L’annunzio fondamentale. «Vi ho trasmesso anzitutto ciò che anch’io ho ricevuto». Dal 17 al 19 ottobre 2023 il Convegno Ecclesiale Diocesano

Si terrà nei giorni 17-19 ottobre prossimi, con inizio alle ore 19, nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola, l’ormai tradizionale appuntamento con il Convegno Ecclesiale Diocesano che, quest’anno, approfondirà il tema de L’annunzio fondamentale. «Vi ho trasmesso anzitutto ciò che anch’io ho ricevuto».
A guidare i lavori, inaugurati dall’intervento del vescovo Fabio Ciollaro e introdotti da mons. Vincenzo D’Ercole, vicario episcopale per la pastorale, martedì, 17 ottobre,
sarà il sac. Sandro Ramirez, che relazionerà sul tema «Il cuore dell’annunzio cristiano», mentre mercoledì, 18 ottobre, interverrà il prof. Stefano Biavaschi su «Rendere ragione della nostra speranza (1 Pt 3,15). Le domande della ragione di fronte alla resurrezione di Cristo».
Il terzo giorno dell’annuale appuntamento assembleare sarà dedicato alla riflessione interna alle singole comunità parrocchiali, con il coinvolgimento delle diverse voci presenti sul territorio. L’incontro, infatti, costituirà la porta d’ingresso nel terzo anno del cammino diocesano segnato dallo stile sinodale, dedicato alla fase sapienziale.

L’Icona di Ripalta torna nel Santuario Diocesano – Il pellegrinaggio, guidato dal vescovo Fabio, si svolgerà domenica, 8 ottobre 2023

Sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Fabio Ciollaro, alle ore 5, nella cattedrale di Cerignola, a devozione del Pio sodalizio dei portantini “Maria SS.ma di Ripalta”, a dare inizio, domenica, 8 ottobre 2023, al pellegrinaggio che accompagnerà l’Icona di “Ripalta” nell’omonimo Santuario Diocesano, posto a circa nove chilometri dal centro abitato. È un giorno molto atteso, quello del ritorno dell’Icona nella cappella campestre, dalla popolazione locale, a conferma dell’antico legame che unisce i fedeli alla propria Protettrice, rinvigorito negli ultimi anni dalla corale partecipazione dei membri delle comunità parrocchiali, dei gruppi-famiglia, dei giovani, delle diverse
espressioni dell’associazionismo ecclesiale.
Domenica, 8 ottobre, al termine della santa messa (ore 6), il pellegrinaggio raggiungerà piazza Castello (ore 6,45) per dirigersi al Piano San Rocco, nella chiesa di San Domenico (ore 7,15), dove la recita delle Lodi mattutine (ore 7,30) anticiperà la partenza dell’Icona verso il Santuario Diocesano (ore 7,45). Le soste nelle cappelle de “Le Pozzelle” (ore 9,30) e de “La Salve Regina” (ore 10,40) costituiranno le tappe del cammino che terminerà sulla “ripa-alta” del fiume Ofanto con la celebrazione della santa messa (ore 12,30).
La festa di fede che accompagna l’Icona al Santuario permette di pregustare la gioia del ritorno: impariamo da Maria – è stato l’invito rivolto dal vescovo Fabio a conclusione del messaggio diffuso in occasione delle recenti festività patronali – “ad avere fede sempre, anche nelle ore più buie, perché dietro le nuvole più nere c’è sempre il sole e, prima o poi, tornerà a splendere. Chiediamo a Maria che tenga sempre salda in noi questa fede pasquale. Ricordiamoci quanta gioia ci dà quando ogni anno vediamo tornare la sua sacra Icona nella nostra Cerignola proprio il sabato in Albis, proprio nella settimana di Pasqua!”.

Omelia nella Festa patronale – 8 settembre 2023

E TU, CERIGNOLA…

Omelia nella Festa patronale – 8 settembre 2023

 

  1. La profezia di Michea

Lo abbiamo sentito nella Prima Lettura: una piccola località a sud di Gerusalemme viene interpellata direttamente. Una località che non contava niente nei rapporti di forza. Non aveva nessun peso politico. Ma lo sguardo antiveggente del profeta Michea, otto secoli prima della nascita di Cristo, intravede per lei qualcosa di grande e di unico: “E tu Betlemme di Efrata, così piccola tra i villaggi della Giudea, da te uscirà il Dominatore di Israele…”. Tutta la tradizione ebraica ha sempre inteso questa profezia in riferimento al re Davide, che realmente nacque nella piccola borgata di Betlemme, e fu il più grande re d’Israele. Se andate a cercare nella Bibbia il breve libro del profeta Michea – e vi consiglio molto di farlo – vi accorgerete che è un continuo alternarsi di denunce sociali, di parole fortissime contro la pseudo-religione, ma anche di oracoli di salvezza, di annunci che aprono alla speranza che viene da Dio. Infatti, quando dice: “E tu Betlemme di Efrata… intende annunciare tempi migliori, a vantaggio di tutti. Ebbene, ciò che sembrava riferirsi solo alla nascita del grande re Davide, il Nuovo Testamento lo vede pienamente realizzato in Gesù, figlio di Maria, nato a Betlemme. Esplicitamente l’evangelista Matteo cita le parole di Michea, constatando il sorprendente avverarsi dell’antica profezia. È affascinante la fitta rete di continui rimandi dall’Antico Testamento al Nuovo e dal Nuovo all’Antico, per cui la Sacra Scrittura si comprende pienamente solo nell’insieme!

E perché oggi, otto settembre, nella Liturgia si legge proprio questo passo della Scrittura? Perché in questo brano, in cui aleggia ottimismo e speranza, tanto che può essere considerato un piccolo proto-vangelo, a un certo punto si parla di una donna e di un parto:  “…fino a quando Colei che deve partorire, partorirà”. Michea, come del resto Isaia (cfr 7,14), mette in evidenza la madre del futuro re davidico, e questa Madre noi la riconosciamo in Maria, la riconosciamo in questa splendida icona che è qui davanti a noi, la riconosciamo in Colei che ognuno di noi ama profondamente e incondizionatamente: Maria Santissima di Ripalta. Il Bambino che regge su un braccio è il Figlio di Dio fatto uomo nel suo grembo verginale, e Lei ce lo indica con la mano destra. Ce lo indica con mano sicura, perché Lei sa che solo in Gesù troveremo sempre luce, forza e speranza.

Vergine di Ripalta, Madre nostra, ti guardiamo con gratitudine e con fiducia, nel giorno della tua festa. Grazie perché Tu sei il presidio della nostra speranza, grazie perché tu ci leggi nel cuore senza nemmeno parlare, quando non riusciamo neanche a pregare: il figlio muto/la figlia muta la mamma lo intende! So che c’è anche in dialetto cerignolano questo detto. Anche quando non riusciamo ad esprimerti quello che c’è nel guazzabuglio del nostro cuore, tu ci comprendi, o Maria!

  1. Una parola alla nostra Città

E tu, Cerignola”, sii sempre felice di avere una Madre così, e perciò non lasciarti cadere le braccia. Non ti avvilire se l’operosità di tante persone e l’impegno degli onesti sembrano oscurati da tante cose che succedono. La scena surreale, ripresa dalle telecamere di sicurezza poche settimane fa, del parchimetro abbattuto, sradicato e caricato in auto e la notizia battuta dall’Ansa che rimbalza in tutt’Italia, non sono e non devono essere la fotografia della nostra città. Chi lavora onestamente, chi governa cercando il bene comune, chi tutela l’ordine pubblico, chi dimostra senso civico, chi  dona il suo tempo nel volontariato e chi si sforza di essere religioso in maniera coerente si sentano sempre sostenuti dallo sguardo materno di Maria SS. di Ripalta e dall’umile incoraggiamento del Vescovo.

E proprio a onore di Maria e a nostro conforto, vorrei richiamare ciò che abbiamo vissuto l’altra sera qui in Duomo. Fra i tanti ragazzi e giovani che hanno partecipato alle attività estive nelle parrocchie di Cerignola, un gruppo ben motivato è partito per Lisbona e si è unito alla pacifica folla cosmopolita della GMG, la Giornata Mondiale della Gioventù intorno al Papa. Non era un viaggio turistico, anzi non sono mancati aspetti faticosi e scomodi, previsti e imprevisti. Eppure i nostri ragazzi sono tornati entusiasti, allegri come è giusto alla loro età, ma anche commossi per certi momenti toccanti che hanno vissuto. L’altra sera erano qui, hanno raccontato la loro esperienza agli altri giovani che erano in Duomo e insieme si sono rivolti alla Madonna di Ripalta con la preghiera così cara al nostro popolo: Vergine bella, Madre dolcissima di Ripalta… Per la comunità cristiana e per la nostra città, non sono motivo di speranza questi ragazzi? E in più, davanti a loro, l’altra sera, sotto gli occhi di Maria, un giovane cerignolano, Pasquale, ha fatto la “Declaratio”, il giuramento canonico, prima di ricevere gli Ordini Sacri. Non è anche questo un motivo di speranza?   Persone che, per amore, vogliono dedicare tutta la vita a Dio e al prossimo non sono una grazia di Maria per questo popolo?

E tu, Cerignola”, così bistrattata nelle cronache italiane, non sei davvero solo quello che raccontano gli organi di informazione. Hai le tue ferite e i tuoi guai, ma hai anche tante risorse e positività. Soprattutto, hai una Madre, che dall’alta ripa dell’Ofanto e da questa sacra Icona continua a infonderti fiducia e rinnovato desiderio di progredire nel bene. E cosi sia.

+  Fabio Ciollaro