Ecumenismo

“Prese il pane, rese grazie” (Lc 22,19). Il tutto nel frammento. La celebrazione diocesana della XVII Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

Si svolgerà giovedì, 6 ottobre 2022, con inizio alle ore 19, nel salone-teatro della
chiesa parrocchiale di San Giuseppe a Carapelle (Fg), in occasione della festa patronale
in onore della Beata Vergine Maria del Santo Rosario, la celebrazione diocesana della
XVII Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, quest’anno centrata sul tema
“Prese il pane, rese grazie” (Lc 22,19). Il tutto nel frammento. L’iniziativa, organizzata
dall’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e
dall’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo, in collaborazione con l’ISDE-
International Society of Doctors For Evironment, si pone nel solco di una solida attività
di sensibilizzazione della tutela dell’ambiente che la nostra diocesi, ormai da anni, opera
abitando il territorio.
Dopo i saluti introduttivi di don Claudio Barboni, parroco di San Giuseppe, e
dell’avv. Gaetano Panunzio, direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale, il dott.
Gaetano Rivezzi, rappresentante Medici per l’Ambiente-ISDE Italia, e la dott.ssa
Rosa Pedale di Medici per l’Ambiente-ISDE Foggia, animeranno il dibattito su
ecologia ed ambiente, evidenziando gli effetti che l’incuria umana procura sul
creato. Modererà l’incontro Antonio Mogavero, animatore di comunità del
Progetto Policoro.
“Quante cose sa dirci un pezzo di pane! Basta saperlo ascoltare. Purtroppo il pane ci
sembra scontato: è talmente ‘quotidiano’ da non attirare il nostro sguardo. Non si
apprezza, si usa; non si guarda, si mangia. Lo consumiamo automaticamente, senza
badarci”, affermano i Vescovi nel Messaggio per la Giornata, invitandoci a ritornare al
gusto del pane: “spezziamolo con gratitudine e gratuità, più disponibili a restituire e
condividere. Così ci è offerta la possibilità di sperimentare una comunione più
ampia e più profonda: tra cristiani anzitutto, in un intenso respiro ecumenico; con
ogni credente, proteso a riconoscere la voce di quello Spirito di cui la realtà tutta è
impastata; con ogni essere umano che cerca di fondare la propria esistenza sul
rispetto delle creature, degli ecosistemi e dei popoli”.
Fonte di ispirazione e di riflessione sono anche le parole di papa Francesco: “Non si
può non riconoscere – afferma il Pontefice – l’esistenza di un ‘debito ecologico’ delle
nazioni economicamente più ricche, che hanno inquinato di più negli ultimi due secoli;
esso richiede loro di compiere passi più ambiziosi sia alla COP27 che alla COP15. Ciò
comporta, oltre a un’azione determinata all’interno dei loro confini, di mantenere
le loro promesse di sostegno finanziario e tecnico per le nazioni economicamente
più povere, che stanno già subendo il peso maggiore della crisi climatica. Inoltre,
sarebbe opportuno pensare urgentemente anche a un ulteriore sostegno finanziario
per la conservazione della biodiversità. Anche i Paesi economicamente meno ricchi
hanno responsabilità significative ma ‘diversificate’; i ritardi degli altri non possono mai
giustificare la propria inazione. È necessario agire, tutti, con decisione. Stiamo
raggiungendo ‘un punto di rottura’” .
“La simbologia del pane, così cara alla nostra Chiesa, acquista un significato ancora
più profondo nei nostri biondi campi, che producono il grano, fonte di vita – afferma

l’avv. Panunzio –. Tuttavia nel corso degli anni, abbiamo perso il senso del valore di
quel pane e del lavoro che ne è all’origine: dalla coltivazione del grano alla cottura della
pasta. “Quando si cammina per ore ed ore per questa campagna, davvero si sente
che non esiste altro che quella distesa infinita di terra – la verde muffa del grano o
dell’erica e quel cielo infinito. Cavalli e uomini sembrano formiche. Non ci si
accorge di nulla, per quanto grande possa essere, si sa solo che c’è la terra e il cielo.
Tuttavia, in veste di piccola particella che guarda altre piccole particelle – per
trascurare l’infinito – ogni particella risulta essere un Millet”. Questa immagine
poetica dell’artista Van Ghog – continua Panunzio – si scontra con il grido di una Terra
che chiede aiuto contro le violenze dell’uomo”.

La celebrazione della Giornata Nazionale per la Custodia del Creato nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano

“‘Camminare in una vita nuova’” (Rm 6,4). La transizione ecologica per la cura della vita” è il titolo della 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che vede la Chiesa italiana in cammino verso la 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, in programma a Taranto dal 21 al 24 ottobre prossimi, che avrà per titolo “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. La diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, attraverso l’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro e l’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo, non mancherà di celebrare questo importante appuntamento con un momento di riflessione fissato il 22 settembre a Orta Nova, con inizio alle ore 20, nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria Addolorata.

All’incontro, che si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, dopo i saluti di don Saverio Grieco, direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo, e dell’avv. Gaetano Panunzio, direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali, interverranno fra’ Gianparide Nappi ofm, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Provincia Salernitano-Lucana dell’Ordine dei Frati Minori, e Antonello Zaza, responsabile Tekra-Area Puglia. Concluderà l’incontro Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi e presidente della Commissione Episcopale/Cei per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace. Modererà la dott.ssa Maria Rosaria Attini, presidente diocesana di Azione Cattolica. Inquadrando il codice QR riportato sul manifesto, è possibile accedere alla pagina del sito www.cerignola.chiesacattolica.it e scaricare i materiali relativi alla celebrazione della Giornata.

Nuovi stili di vita, “nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti” (Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Centesimus annus, 1° maggio 1991, n. 36), scaturiscono da un effettivo cambiamento di mentalità e da una grande attenzione nei confronti del creato, nella considerazione che esiste una profonda reciprocità tra noi, il prossimo, la creazione e Dio: “nel prenderci cura del creato, noi constatiamo che Dio, tramite il creato, si prende cura di noi” (Benedetto XVI, Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato, 1° gennaio 2010, n. 13).

“L’epoca che stiamo vivendo è piena di contraddizioni e di opportunità. – scrivono i Vescovi nel messaggio per la Giornata – Nella fede siamo chiamati ad abbandonare ciò che isterilisce la nostra vita: nell’incontro con Cristo rinasce la speranza e diveniamo capaci di rinnovata fecondità. San Paolo nella lettera ai cristiani di Roma ricorda il grande annuncio pasquale che si realizza nel battesimo di ciascuno: in Cristo siamo morti al peccato e ‘possiamo camminare in una vita nuova’ (Rm 6,4). La vita nuova di cui si parla colloca il discepolo di Gesù in una comunione profonda con Dio. A partire da questa esperienza possiamo immaginare una vera fraternità tra gli uomini, come suggerisce l’Enciclica Fratelli tutti, e una nuova relazione con il creato, secondo il disegno dell’Enciclica Laudato si’”.

“La Giornata del Creato – afferma al proposito l’avv. Panunzio – si pone sulla scia della Settimana Sociale di Taranto che, con l’hastag #tuttoèconnesso, affronterà il tema dell’ambiente, del lavoro e del futuro. Un cammino che impone una profonda riflessione sul delicato periodo che stiamo vivendo; una riflessione sul ruolo che noi cittadini abbiamo nella custodia della nostra casa, per realizzare a tutti i livelli quella conversione ecologica cui ci invita il sesto capitolo dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Già l’Instrumentum Laboris, documento preparatorio alla Settimana Sociale, richiama l’importanza di un intervento immediato che possa contrastare il degrado socio-ambientale”.

“Mi sarebbe piaciuto poter ammirare e amare l’opera del creato prima che fosse violentata da qualsiasi inquinamento ad opera dell’uomo. Questo nostro mondo è spesso danneggiato dalla nostra incuria – dichiara don Grieco – e dal nostro poco amore, tanto da non essere più in grado di provocare in noi lo stupore. Penso ad un seme, ad una zolla di terra, a una goccia d’acqua, a una foglia, realtà così piccole, tanto da far fatica a misurarle o apprezzarle; eppure milioni di questi piccoli doni popolano la nostra terra. Chiediamo solo un gesto di delicatezza verso la nostra amata terra perché tutto diventi opportunità, anche per il creato e non soltanto per l’uomo”.

Viaggiatori sulla terra di Dio

Si svolgerà mercoledi, 20 settembre 2017, alle ore 19.30, presso la chiesa di san Domenico in Cerignola, l’incontro ecumenico a tre voci in occasione della 12^ Giornata per la cura del creato. Il dibattito si terrà tra il vescovo Luigi Renna, Francesco Marfè, Pastore della Chiesa Valdese di Cerignola e Padre Maria Micu, Ortodosso della Parrocchia Romena in Cerignola.