Author: pierluigimastroserio

Visita Pastorale – cronaca/17 – Parrocchia “San Trifone” (Cerignola)

I GIOVANI DEL GIOVANE SAN TRIFONE!

Pastorale giovanile in forma di racconto…

Durante la Visita Pastorale alla parrocchia di “San Trifone” il vescovo Fabio ha incontrato i giovani e giovanissimi della comunità, venerdì 24 marzo 2023.

In un modo semplice ma intenso, i ragazzi, proiettando alcune foto, si sono alternati, presentando le diverse attività ed esperienze vissute in Parrocchia.

Jacqueline ha raccontato di quando, sotto Natale, con l’Azione Cattolica ha visitato una vicina Residenza per anziani: aiutando gli ospiti della casa a dipingere, ha visto nei loro occhi “tutta la vita vissuta fino a quel momento, la giovinezza appassita e la voglia di ritrovarla”. Anche Luigi, divertito, ha raccontato al Vescovo quel bel pomeriggio trascorso giocando a tombola.

Aldo ha spiegato, invece, come sia stato stimolante per lui preoccuparsi dei piccoli dell’ACR, affiancato da Claudia, Brunella e Rebecca. E proprio Claudia, che è cresciuta nell’Azione Cattolica, ha confidato di aver sentito il desiderio profondo di diventare anche lei “educatrice” per calcare le orme di quelle persone che sono state per lei veri esempi di vita.

Antonio ha raccontato la gioia e l’allegria della tanto attesa “Estate ragazzi” che ogni anno gli fa sperimentare l’oratorio come una casa accogliente. Subito dopo, Gennaro ha parlato del suo primo camposcuola a Cariati, nel 2019, e di tanti altri che sono seguiti, che lo hanno visto pian piano diventare, da giovane che si divertiva, un vero e proprio animatore.

Carmen, con gioia, ha raccontato della sua esperienza come “aiuto catechista” con i piccoli della prima e seconda elementare: “è bello stare con loro e vedere la loro faccia concentrata nel cercare di non uscire dai bordi mentre colorano, la voglia di parlare per mostrarci di aver capito, o ancora i loro confronti tra Dio e mamma e papà”. Matteo e Brunella, poi, hanno parlato dell’uscita per visitare “Terra Aut”, un territorio confiscato alla mafia e diventato un avamposto di legalità.

Rebecca e Nicola, infine, hanno raccontato di un’esperienza che da diversi anni sta coinvolgendo tutti i giovani di San Trifone: la realizzazione di uno spettacolo sulla Passione di Gesù, “Per Cristo, con Cristo”. Rebecca così diceva: “Non siamo attori, siamo ragazzi che hanno ritagliato questo tempo dalle loro vite frenetiche, per tornare a riassaporare l’autenticità della Pasqua, per provare a sentire nostra e viva quella Passione, che oggi ci porta a essere qui, giovani che provano ad andare contro corrente, sapendo di avere un amico, con noi, in ogni situazione”.

I giovani, al termine dell’incontro, hanno manifestato il loro affetto al Vescovo, salutandolo e invitandolo a questo spettacolo-meditazione. E così, il 29 marzo, il nostro Pastore è andato nuovamente in Parrocchia per incoraggiare i ragazzi che, con l’aiuto del loro educatore Luciano, hanno messo in scena una vera e propria “sacra rappresentazione”!

La commozione era percepibile in tutti e i ragazzi, ciascuno a modo suo, hanno saputo trasmettere emozioni vibranti e coinvolgenti. Le ultime ore di vita di Gesù passavano davanti agli occhi degli spettatori e quasi li obbligavano a prendere una posizione davanti al pianto di Maria, alla disperazione di Giuda, alla ferocia dei soldati, alla mitezza di Giovanni.

Il vescovo Fabio, alla fine, li ha ringraziati e li ha invitati a custodire nel cuore una storia che riguarda tutti, una storia vera e straordinaria: la storia di Gesù!

Cerignola, 24 marzo 2023

                                                                                                                                                                                                                               Il cronista

La VI Settimana Sociale Diocesana Strade d’inclusione

Si svolgerà dal 27 aprile al 2 maggio 2023 la VI Settimana Sociale Diocesana. Anche quest’anno, nel Salone “Giovanni Paolo II” della Curia Vescovile (Piazza Duomo, 42), l’Ufficio Caritas, diretto da don Pasquale Cotugno, e l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, guidato dal dott. Gaetano Panunzio, offrono al nostro territorio un’opportunità di analisi e di riflessione su alcuni fenomeni che determinano processi educativi e lavorativi della nostra società: dall’analisi del fenomeno delle baby gang ai percorsi d’inclusione dei ragazzi; dall’analisi del reddito di cittadinanza ai percorsi di inclusione lavorativa di chi vive l’esclusione sociale.

Di seguito il programma completo:

 

27 aprile 2023 – ore 18,30 – LE BANDE GIOVANILI

Saluti

Don Pasquale Cotugno – Direttore Caritas Diocesana

Dott. Gaetano Panunzio – Direttore PSL Diocesana

Dott. Francesco Bonito – Sindaco di Cerignola

Dott.ssa Maria Dibisceglia – Vicesindaco

Interventi

Walter Nanni – Sociologo – Ufficio studi Caritas Italiana

Pino Tucci – Coordinatore ufficio USSM Foggia

Modera: dott. Pietro Russo, giornalista

 

28 aprile 2023 – ore 10 – Teatro Mercadante

RACKET E USURA: TESTIMONIANZE DI CORAGGIO E LIBERTÁ

Incontro rivolto agli alunni dele classi secondarie di II grado

Alla presenza del Prefetto di Foggia, dott. Maurizio Valiante; del Procuratore di Foggia, dott. Ludovico Vaccaro; del Questore di Foggia, dott. Ferdinando Rossi; di don Luigi Ciotti, Presidente di “Libera – Associazione Nomi e enumeri contro le Mafie”; di Maria Grazia Nicolò, Commissario Straordinario del Governo Antiraket e Antiusura; di mons. Tonino Mottola, vicario generale della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, con la testimonianza di don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, e di Franco Elia, imprenditore agricolo

 

29 aprile 2023 – ore 18,30

LA GIUSTIZIA RIPARATIVA: INCONTRO, ASCOLTO, COMUNITÁ

Interventi

Agnese Moro, figlia di Aldo Moro, giornalista pubblicista

Adriana Faranda, ex appartenente alle Brigate Rosse, fotografa

Modera: dott. Gennaro Balzano, Giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”

 

1° maggio 2023 – ore 9 – Basilica Cattedrale “San Pietro Apostolo”

Celebrazione per la Giornata del Lavoro

 

Santa Messa presieduta da Sua Ecc. Rev.ma Fabio Ciollaro,

vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano,

alla presenza delle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL

 

2 maggio

ore 17 – Incontro del Vescovo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL

ore 18,30 COSTRUIRE ALLEANZE PER L’INCUSIONE

Interventi

Piero D’Argento, docente alla LUMSA di Taranto

Antonio Russo, portavoce nazionale dell’Alleanza contro la povertà e Vicepresidente delle ACLI

Cristiano Gori, professore ordinario di Politica sociale nel Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento

Modera: Roberto Rotunno, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”

Conclusioni: Sua Ecc. Rev.ma Mons. Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano

Il Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano ai portantini della Madonna di Ripalta.

Carissimi,
nonostante la pioggia, il peso e la strada piena d’acqua, con sacrificio e con amore, avete portato a piedi l’immagine sacra della nostra Regina, debitamente coperta e protetta, per tutto il percorso dal santuario di campagna fino al Duomo. Al termine, benché stanchi ed infreddoliti, mi avete manifestato la vostra gioia e io ne sono stato intimamente commosso.

Così, secondo la tradizione locale, in questo sabato dopo Pasqua, la venerata Icona della Madonna di Ripalta, sorretta dalle vostre braccia e dalle vostre spalle, è tornata al centro della nostra città per continuare a infonderci fiducia e conforto.

Abbiate sempre questa fede, figli carissimi. E cercate di vivere in modo tale che la Madonna sia contenta di voi, come certamente lo è stata oggi! Recitate spesso quella bella “preghiera dei portantini” che esprime i vostri sentimenti e sforzatevi di mettere in pratica ciò che promettete a Maria SS. di Ripalta.

Da parte mia vi rinnovo gli auguri pasquali e vi benedico con affetto paterno.
Il vostro Vescovo
+ Fabio

https://fb.watch/jWOljy3E6V/

 

Attacco di phishing a nome di Mons. Fabio Ciollaro

Si informa che è in atto un tentativo di truffa telematica, attraverso il phishing (invio di mail che richiedono informazioni personali) ai danni del Vescovo Fabio Ciollaro e dei destinatari di falsi messaggi di posta elettronica. È l’ennesimo caso nel giro di pochi giorni dopo le truffe ai danni dell’Arcivescovo di Trani-Bisceglie-Barletta, Mons. Leonardo D’Ascenzo, di Lecce, Mons. Michele Seccia e di Foggia, Mons. Vincenzo Pelvi.

È, di fatto, un tentativo di truffa online ai danni di persone vicine al Vescovo Fabio che da un falso indirizzo di posta elettronica, fatto risalire al suddetto, sono state inviate delle mail a diversi destinatari.

Queste mail sembrano giungere dall’indirizzo di posta elettronica monsenoruffcuria@aol.com che non è in nessun modo collegato a Mons. Vescovo.

L’email inviate a diversi destinatari portano una dicitura simile alla seguente: ”Ciao, Sei disponibile? Ho una richiesta che devi gestire con discrezione. Sarò impegnato in una sessione di preghiera per il resto della giornata, nessuna chiamata, quindi rispondi alla mia email”.

Si raccomanda di non dare seguito alla suddetta richiesta e di cestinare la mail ricevuta.

SÌ, NE SIAMO CERTI: CRISTO È DAVVERO RISORTO – Omelia nel giorno di Pasqua – Duomo di Cerignola, 9 aprile 2023

C’è una certezza che riecheggia nella liturgia di Pasqua.  Riecheggia in molti modi, nelle Letture, nelle orazioni, nei canti. Una certezza affermata esplicitamente nella Sequenza pasquale, cioè nell’antico poema liturgico che è stato cantato poco fa, prima del  Vangelo: Scimus Christum surrexisse  a  mortuis vere.  Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.  Scimus,cioè lo sappiamo. E’ un dato acquisito, un punto fermo. E’ la certezza fondamentale del cristianesimo.  Una certezza umile, perché non proviene da noi, ma dalla realtà. Una certezza umile, perché la proclamiamo senza vani trionfalismi, ma semplicemente per rendere omaggio alla verità.  Se il sole risplende, non è merito nostro dire che c’è.  La verità è forte in se stessa, non in base a chi la riconosce e la   comunica.

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. 

Questa certezza richiede l’assenso della fede, ma è una fede ragionevole.  Supera la ragione, ma non la contraddice.  Con la ragione, infatti, è possibile rispondere alle obiezioni, che sostanzialmente si riducono sempre a due, e che talora vengono ripetute più per pregiudizio che per ricerca serena della verità.  La resurrezione di Cristo non è un astuto inganno e neppure una suggestione o un’allucinazione. Se  si esaminano i fatti in modo spassionato, si può capire che essi non  stati manipolati, ma semplicemente raccontati. Sussistono piccole divergenze su dettagli secondari, ma concordanza sull’essenziale. Chi vuole studiare seriamente le testimonianze sulla risurrezione, riscontrerà che esse sono molteplici, convergenti e attendibili.  Gli Apostoli stessi erano riluttanti a credere, ma hanno dovuto arrendersi all’evidenza. Erano bloccati dalla paura, e all’improvviso diventano coraggiosi annunciatori della risurrezione. Ne sono talmente sicuri che si giocano la testa per continuare ad annunciarlo: continuano a proclamarlo con franchezza anche a costo di rimetterci la vita, e muoiono martiri proprio per questo.

Afferma l’Apostolo  Paolo : “Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture (1 Cor 15, 3-4). E lo dice lui, che era stato nemico acerrimo del nascente cristianesimo, accanito persecutore dei primi discepoli di Gesù, ma si era convertito, riconoscendo la verità della resurrezione di Cristo e la stupenda bellezza del Vangelo,  e da allora in poi ne era divenuto instancabile missionario, e in questa fede  era rimasto saldo anche dinanzi al ceppo dove venne decapitato, sulla via di Ostia antica, fuori le mura di Roma.

 Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. 

Questa semplice e nitida certezza  acquisita dagli Apostoli è stata trasmessa ai loro successori, i vescovi.  Così, di generazione in generazione, è giunta intatta fino ai nostri giorni. E l’attuale vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano l’ha ricevuta, e da questa Cattedrale umilmente, ma con sicurezza,  la rilancia. Questo è per antonomasia l’ eu-anghellion, il cuore della lieta notizia cristiana. Annuncio felice e  non ingannevole;  annuncio della Pasqua, che ho la gioia di gioia di ripetere a voi oggi, come l’ho rivolto  a tutti nel Messaggio diffuso nei giorni scorsi. Annuncio che esprime anche la mia personale esperienza cristiana:  “Pasqua vuol dire che in fondo al tunnel c’è sempre una luce. Pasqua vuol dire che ogni dolorosa passione alla fine può trovare senso. Pasqua vuol dire che la morte non è l’ultima parola. Pasqua vuol dire che le forze del male, per quanto sembrino potenti, alla fine non prevarranno.” [1]  Amen. Alleluia

+  Fabio  Ciollaro

[1] Messaggio del Vescovo alla città di Cerignola per la Pasqua 2023

O REDEMPTOR, SUME CARMEN – Omelia alla Messa Crismale – 5 aprile 2023

O Redemptor, sume carmen Temet concinentium

O Redentore, accogli l’inno di coloro che cantano a Te

A  Lui, al nostro Redentore, si riferiscono le Letture bibliche che sono state proclamate in questa celebrazione.  E’ Lui l’Unto di Jahvè, preannunciato dal profeta Isaia, inviato a portare il lieto annunzio ai miseri e a fasciare le piaghe dei cuori spezzati.  Di Lui ci ha parlato il libro dell’Apocalisse, ricordandoci che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre.  E’ Lui che nella sinagoga di Nazareth, come abbiamo ascoltato nel vangelo, apre il rotolo, trova il passo dove era scritta l’antica profezia, e con la semplicità e la forza che provengono dalla verità dichiara che quelle parole si sono compiute nella sua persona e nella sua missione sulla terra.

O Redemptor, sume carmen Temet concinentium.

Te-met, proprio Te.  Il rafforzativo evidenzia il vero Protagonista di questa Messa Crismale, il Signore Gesù, Colui che da inizio e porta a compimento la nostra fede. E’ Lui l’Autore dei sacramenti, il Fondatore della Chiesa, il suo Capo, il suo perenne, invisibile centro,  il suo  insostituibile, divino Maestro. A Lui canta con amore la Chiesa sua sposa, diffusa nel mondo intero in comunione con il Papa, e raccolta in questa Cattedrale, intorno al Vescovo, visibile centro di unità della nostra Chiesa diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano.

 O Redemptor, sume carmen Temet concinentium.

A  Lui elevate il canto di gratitudine, voi presbiteri, che stasera rinnovate nelle mie mani le promesse della vostra Ordinazione sacerdotale.  Voi più anziani, che ci date esempio di fedeltà; voi sacerdoti più giovani che da poco tempo siete stati  immessi nel solco del sacro ministero, sognato e preparato negli anni del Seminario; e voi, preti in età matura, che siete chiamati ogni giorno a portare il peso delle responsabilità, e che ogni giorno rinnovate il proposito di dedicarvi con generosità al Signore e alla gente. So quali sono le vostre fatiche quotidiane, specialmente in questa fase della storia. So quanto vi contristi l’indifferenza religiosa di molti, ma so anche quale gioia intima vi allieti quando scoprite che, nonostante tutto, anche nella nostra difficile epoca ci sono cuori che si aprono alla grazia di Dio. E lo vado constando anch’io con voi durante la Visita Pastorale.

Coraggio, fratelli miei sacerdoti. Stasera, e ancor più domani, Giovedì Santo, ricordatevi che il Signore vi ha scelto. Ricordatevi il vostro innamoramento per Lui,  quell’innamoramento che si è acceso delicatamente nel vostro cuore, quando   avete percepito la vocazione sacerdotale, sancita poi e autenticata dalla voce della Chiesa. Ricordatevene sempre,  e  andate avanti con questo canto di gratitudine immensa nella vostra anima.

O Redemptor, sume carmen Temet concinentium.

Così cantate  anche voi religiosi e religiose consacrati totalmente a Lui;  voi, diaconi permanenti, chiamati ad aiutare il Vescovo e i presbiteri in vari compiti, e specialmente nel servizio della carità; e voi tutti, figli e figlie di questa nostra diocesi, voi operatori pastorali, che collaborate in tanti modi nelle parrocchie; voi laici adulti che vi sforzate di portare anche nel lavoro e nei vari ambienti che frequentate un po’ del   profumo di Cristo;  voi giovani che non vi lasciate condizionare e volete avere Gesù come  amico.  Inneggiamo tutti a Colui che ci ama.

Tra poco verranno portati all’Altare i nuovi Oli da benedire, l’olio dei catecumeni, l’olio degli infermi e l’olio del sacro Crisma. In quel momento, mentre verranno recati gli Oli,  considerate quanti doni ci ha fatto e ci fa la bontà del Signore, e allora, ognuno di noi con le vibrazioni del proprio cuore,  e tutti insieme all’unisono col Vescovo, cantiamo con riconoscenza e con amore l’inno che la Chiesa pone oggi sulle nostre labbra: O Redemptor, sume carmen Temet concinentium.  Amen, gloria a Te, Signore!

+  Fabio Ciollaro