Author: pierluigimastroserio

Preparate la via al Signore

Si terrà mercoledi, 28 giungno 2023, alle ore 18:00, nel salone Giovanni Paolo II della Curia Vescovile, la presentazione del Progetto Catechistico Diocesano avente come tema: “Preparate la via al Signore”. Seguirà, alle ore 19:30, la celebrazione dei Primi Vespri di San Pietro Apostolo in Cattedrale.

IL MAGGIO DEI LIBRI: ULTIMO APPUNTAMENTO A CERIGNOLA – La lettura di Govoni per riflettere sul tema dei migranti

E’ in programma il 7 giugno 2023 a partire dalle ore 18.30, a Cerignola, presso il Salone Giovanni Paolo II, l’ultimo appuntamento con la rassegna ‘Il Maggio dei Libri’ la campagna nazionale, promossa dal Ministero della Cultura e giunta alla tredicesima edizione, che intende promuovere il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile di una comunità.

‘Un altro mondo è possibile’ è il titolo di questo ultimo incontro organizzato e promosso da UDPMR – Migrantes; Ass. San Giuseppe onlus; IC don Bosco Battisti – Plesso Tressanti e il gruppo territoriale Still I Rise – Puglia, che ha come destinatari l’Equipe Migrantes, le associazioni di volontariato e, in generale, studenti e docenti.

In occasione dell’ultimo appuntamento, sarà presentato il progetto umanitario di Nicolò Govoni “Still I rise” partendo dalle pagine dei suoi libri, riproposte in chiave personale dagli alunni. La presentazione sarà curata dal Plesso Scolastico di Borgo Tressanti.

‘Cerchiamo, nell’ambito della manifestazione culturale “Maggio dei libri”, don Claudio Barboni, presidente dell’Associazione San Giuseppe Onlus, – di analizzare ciò che succede a livello globale con lo sforzo di fare scaturire dalla lettura dei libri di Nicoló Govoni proposte costruttive che saranno certamente utili a definire i temi della prossima Giornata Mondiale del Migrante che si terrà nell’ultima domenica di settembre.’.

Visita pastorale – cronaca/22 Parrocchia “Sant’Antonio di Padova” – Cerignola

INCONTRO DI FAMIGLIE

Durante la visita alla comunità di Sant’Antonio a Cerignola

Il parroco non se l’aspettava. All’ora stabilita erano in tanti! Il grande stanzone, che funge da salone parrocchiale mentre si stanno completando i lavori per il nuovo Oratorio, era tutto pieno.

Famiglie di varie età avevano accolto l’invito a un incontro col vescovo Fabio nel corso della Visita Pastorale. Le coppie di sposi più giovani portavano con sé i figli piccoli che attiravano sguardi affettuosi. A un lato c’erano anche alcune coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio.

Il Vescovo ha introdotto l’incontro con le tre parole che tornano spesso nel magistero di papa Francesco quando si rivolge agli sposi. Anzitutto la parola del rispetto reciproco, «permesso?», ossia «la richiesta gentile di poter entrare nella vita di qualcun altro con rispetto e attenzione. Bisogna imparare a chiedere: “posso far questo? Ti piace che facciamo così? Che prendiamo questa iniziativa? Che educhiamo così i figli?”». Seconda parola: «grazie». Cioè la parola della gratitudine, che si insegna ai bambini, ma che a volte si dimentica proprio in casa, tra i coniugi o in generale nei rapporti quotidiani tra genitori e figli. Terza parola: «scusa». È la parola di chi sa riconoscere i propri sbagli perché non esiste la famiglia perfetta. Dice il Papa: «impariamo a chiedere scusa… Scusa se ho alzato la voce… se non ho salutato… se ho fatto tardi. Scusa se questa settimana sono stato troppo silenzioso. Oppure, scusa se ho parlato troppo e ho ascoltato poco… Scusa se mi sono dimenticato… Scusa se sono arrabbiato… Tante volte al giorno possiamo chiedere scusa».

Le famiglie presenti all’incontro sono state colpite da queste tre parole e dalla loro semplicità. Infatti lo hanno sottolineato nei diversi interventi spontanei sia le coppie più giovani sia quelle con tanti anni di vita matrimoniale alle spalle. Negli interventi raccontavano anche qualche aspetto del loro rapporto in famiglia, e così l’incontro col Vescovo è stato una buona occasione per scambiarsi piccole esperienze di vita. Pure qualcuno dei nubendi, in questo clima disteso e confidenziale, ha messo in evidenza in che cosa poteva migliorare la loro relazione di coppia in vista del matrimonio. Poi si è alzata una mano e c’è stato un piccolo “fuori programma” nato spontaneamente. Dal fondo della sala uno ha sentito il bisogno di intervenire così: «Ci troviamo tutti d’accordo che in famiglia fa bene sapersi dire grazie con sincerità. Anche la parrocchia è come una famiglia. Allora vorrei dire grazie al nostro parroco per tutto quello che fa per noi e per i nostri figli». Don Carmine era imbarazzato, ma durante l’applauso il Vescovo sorrideva. Del resto, in altre occasioni abbiamo sentito dalle labbra del nostro Pastore  che egli è sempre contento quando sente lodare i suoi preti!

Erano quasi le 22 quando, dopo aver consumato qualcosa insieme, ci si è salutati con cordialità. Uscendo dal salone sui volti si leggeva la gioia per il bel momento di familiarità vissuto. In molti c’era il proposito di usare spesso quelle famose tre parole per crescere come famiglie cristiane.

Cerignola, 19 maggio 2023

                                                                                                                                                                                                                 Il cronista

Visita pastorale – cronaca/21 – Parrocchia “San Francesco di Assisi” – Cerignola

NELLA TERRA “VECCHIA”…

UN GERMOGLIO “NUOVO”

 

Il Vescovo incontra l’Associazione Volontari Emmanuel

 

La “Terra Vecchia”: il cuore pulsante della fede e della storia della nostra Cerignola. Qui, tra le mura della stupenda Chiesa Madre, per secoli si è annunciato il Vangelo e si è vissuta e celebrata la fede. E non è un caso che sempre qui, alla fine degli anni ‘80, sia cominciata un’avventura che ancora oggi sorprende e non si arresta: l’associazione Volontari Emmanuel. È uno di quei “fiori” belli di una Cerignola che non si arrende, sbocciato dalla intuizione di Mons. Nunzio Galantino e di alcuni uomini e donne che hanno sentito il bisogno di dare speranza a un territorio dai mille problemi.

Anche il nostro Vescovo Fabio ha voluto conoscere e incoraggiare questa significativa esperienza, la sera di giovedì 11 maggio 2023, proprio nei giorni in cui il nostro Pastore era in visita alla comunità della Chiesa Madre di Cerignola, dove tutto ha avuto inizio. È stato accolto con gioia dal  presidente Antonio Scardigno nella sede dell’associazione, insieme al parroco don Giuseppe Gaeta e al convisitatore Mons. Vincenzo D’Ercole.

Dopo un bel video che ha illustrato sinteticamente la loro missione, la parola è passata a coloro che sono coinvolti in prima linea nella vita associativa. Daniela, Angelo, Giovanni, Giuseppe, Annarita e tanti altri con fierezza hanno presentato al Vescovo le diverse realtà curate dall’associazione: il Centro di ascolto, che accoglie giovani con problemi di dipendenze; la Scuola per genitori, che sostiene l’impegno educativo delle famiglie più in difficoltà; il supporto scolastico per i bambini e i ragazzi che ne hanno bisogno; i campi lavoro in Romania in collaborazione con la Fundatia bambini in Emergenza; le varie attività di promozione del volontariato nelle scuole; il laboratorio “Il Grifo”, che in piazza del Cinquecentenario propone tante attività ludico-ricreative; la gestione di alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata, come Villa “San Luigi”.

Si è poi proseguito con un momento di confronto sinodale che con schiettezza ha messo in luce la bellezza di “essere” Chiesa, ma anche le paure che spesso portiamo nel cuore e che frenano l’annuncio del Vangelo. “Col cammino sinodale si sono aperte le porte, ma noi non siamo usciti!”, sottolineava qualcuno. “Un aspetto bello della Chiesa?”, ribadiva qualcun altro, “proprio questo che sta avvenendo oggi: il Vescovo che ci viene a visitare! Segno dell’attenzione e della conferma della Chiesa sul nostro impegno”.

Nel pomeriggio seguente il nostro Pastore ha visitato le comunità educative “San Francesco” e “Santa Chiara”, sempre gestite dall’associazione Volontari Emmanuel. Si è fermato a parlare con i giovani ospiti, come Ahmed e Barjo, che, nella CEM “Santa Chiara”, da diverse zone della Costa d’Avorio, Gambia, Tunisia e Nuova Guinea sono stati accolti e hanno ricevuto la possibilità di “costruire”il proprio futuro, grazie alla dedizione e alla cura generosa dei diversi operatori ed educatori. Subito dopo, il Vescovo Fabio è stato accompagnato da Angelo Minardi nell’altro centro che accoglie minori con situazioni di fragilità di vario genere. In un clima di grande familiarità, e in un modo originale e simpatico, i giovani della comunità si sono presentati uno ad uno, raccontando le loro giornate e i momenti significativi della loro esperienza insieme. Poi hanno rivolto all’ospite alcune domande sulla sua vita. E il Vescovo li ha ascoltati e li ha incoraggiati con semplicità a fare di ogni momento vissuto nel centro un’occasione di crescita. Infine, guidato da loro, ha visitato i vari ambienti in cui vivono, li ha lodati per alcune cose che ha notato, ha scambiato qualche battuta e li ha salutati con affetto. Ecco nella Terra Vecchia il germoglio nuovo che continua a crescere!

Cerignola, 11 maggio 2023

            Il cronista

 

Un altro mondo è possibile

Nell’ambito della manifestazione culturale “Maggio dei libri”, cerichiamo di analizzare ciò che succede a livello globale dall’angolatura visiva di quelli di sotto con lo sforzo di fare scaturire dalla lettura dei libri di Nicoló Govoni proposte costruttive come il diritto a rimanere in riferimento al tema della prossima 109 giornata mondiale del migrante che si terrà nell’ultima domenica di settembre.

“Aldo Moro mio padre” – Incontro con Agnese Moro, figlia dello statista Aldo, ucciso dalle Brigate Rosse

Nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova, titolare dell’omonima parrocchia a Cerignola guidata da mons. Carmine Ladogana, il 6 giugno 2023, alle ore 20, la comunità incontrerà la dott.ssa Agnese Moro, figlia dello statista Aldo, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978.

Il titolo dell’incontro, organizzato in collaborazione con la Confraternita di Santa Maria della Pietà, sarà “Aldo Moro mio padre”. “Abbiamo scelto questo argomento – sottolinea don Carmine – perché nell’ambito del tema di quest’anno sulla ‘Parrocchia, famiglia di famiglie’, sarà interessante ascoltare la testimonianza di Agnese Moro e come la famiglia ha affrontato il dolore per la tragica scomparsa del padre. Altrettanto stimolante sarà udire dalla sua voce il racconto del quotidiano che, da un giorno all’altro, fu drammaticamente interrotto”.

Nato a Maglie, in provincia di Lecce, il 23 settembre 1916, Aldo Moro fu docente universitario e tra i fondatori della Democrazia cristiana, nonché suo rappresentante durante i lavori dell’Assemblea Costituente e segretario. Nel 1945 sposò Eleonora Chiavarelli, come lui iscritta della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fuci). Dalla coppia nacquero quattro figli. Più volte Ministro della Repubblica Italiana, Aldo Moro fu, in qualità di Presidente del Consiglio, alla guida dei governi di centro-sinistra negli Anni Sessanta, promuovendo, nel decennio successivo, la “strategia dell’attenzione” verso il Partito Comunista Italiano, guidato da Enrico Berlinguer. Il 16 marzo 1978 fu rapito dalle Brigate Rosse che ammazzarono gli uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera. Il 9 maggio successivo, dopo 55 giorni di prigionia, fu ucciso dalle Brigate Rosse. Aveva 61 anni.

Dopo il saluto iniziale di mons. Ladogana, introdurrà l’incontro il prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia, docente di Storia della Chiesa nell’Università Pontificia Salesiana (Roma) e nella Facoltà Teologica Pugliese (Bari). Le conclusioni saranno di Sua Ecc. Mons. Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano.

“In tanti anni e in tante vicende – si legge nella lettera indirizzata dallo statista ‘Al partito della Democrazia Cristiana’ il 27 aprile 1978 durante la prigionia – i desideri sono caduti e lo spirito si è purificato. E, pur con le mie tante colpe, credo di avere vissuto con generosità nascoste e delicate intenzioni. Muoio, se così deciderà il mio partito, nella pienezza della mia fede cristiana e nell’amore immenso per una famiglia esemplare che io adoro e spero di vigilare dall’alto dei cieli”.