comunicato stampa

Appuntamento con la storia Le diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola tra vecchio e nuovo secolo… nella rettoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo il 28 e il 29 maggio 2021

Con il patrocinio della Facoltà Teologica Pugliese e dell’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa si svolgeranno il 28 e il 29 maggio 2021, nella rettoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a Cerignola, a partire dalle ore 18,30, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, le Giornate di Studio dedicate al tema “Le diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola tra vecchio e nuovo secolo…” che, sulla scia delle celebrazioni per il Bicentenario di erezione dell’antica arcipretura nullius dioecesis di Cerignola a sede vescovile (1819-2019), si propongono di continuare ad approfondire e diffondere lo storico legame, a livello locale, tra Chiesa e società.

L’iniziativa sarà inaugurata dalla prolusione del vescovo Luigi Renna su “Il vescovo e le ‘res novae’ tra Ottocento e Novecento”. La prima sessione illustrerà la storia diocesana, ponendosi in ascolto delle “relationes ad limina dei vescovi religiosi” che, tra Ottocento e Novecento, guidarono la Chiesa locale, come il cappuccino Domenico Cocchia (1887-1900) e il dottrinario Angelo Struffolini (1901-1914). La seconda sessione approfondirà le figure dei “testimoni delle novitates” che, come il sacerdote Antonio Palladino (1881-1926) e il vescovo Luigi Pugliese (1896-1923), originario di Cerignola e pastore della Chiesa di Ugento, incarnarono il magistero dell’allora recente pontificato di Leone XIII, autore della lettera enciclica Rerum novarum. Ambedue le sessioni saranno amalgamate dal contesto ecclesiale che, nel passaggio “tra vecchio e nuovo secolo…”, iniziava a esprimere un chiaro sapore di sinodalità, guidato dalle decisioni della Conferenza Episcopale Beneventana, la regione ecclesiastica che comprendeva, con l’avellinese, il beneventano e il basso molisano, anche le diocesi della Puglia settentrionale. Non mancherà la presentazione del volume “Angelo Struffolini (1853-1917). Dottrinario, catechista e vescovo del secolo nuovo” (Edizioni Dottrinari) del prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia (Università Pontificia Salesiana, Roma), curata da padre Alfonso Amarante C.Ss.R., preside dell’Accademia Alfonsiana di Roma.

Con il vescovo Renna relazioneranno studiosi ed esperti delle diverse tematiche: fr. Antonio Belpiede ofm capp., delegato vescovile per la vita religiosa; padre Sergio Lapegna dc, superiore generale della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana; il prof. mons. Carmine Ladogana, vice postulatore della Causa di Beatificazione del venerabile “Antonio Palladino”; il prof. mons. Salvatore Palese, preside emerito della Facoltà Teologica Pugliese di Bari. I lavori saranno moderati dalla prof.ssa Raffaella Petruzzelli della Consulta Diocesana per le Aggregazioni Laicali; dalla dott.ssa Maria Rosaria Attini, presidente dell’Azione Cattolica Diocesana; dal prof. sac. Donato Allegretti, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano “San Michele Arcangelo” di Foggia.

Le Giornate di Studio – trasmesse anche in diretta sulla pagina Facebook “Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano” – si svolgeranno nel pieno rispetto della normativa anti Covid-19: l’accesso nella rettoria sarà possibile con la mascherina, dopo aver effettuato l’igienizzazione delle mani ed essersi sottoposti al controllo della temperatura (che dovrà essere inferiore a 37,5°); i posti saranno distanziati e regolamentati dal servizio d’ordine, che non potrà ammettere più persone rispetto alla capienza massima definita.

Fine del Ramadan: il vescovo Luigi Renna incontra i fratelli musulmani nel Centro “Santa Giuseppina Bakhita”

“Il tempo di Ramadan è un tempo di guarigione spirituale, di crescita e di condivisione con i poveri e di rafforzamento dei legami con parenti ed amici. Per noi (…) cristiani, è un tempo propizio per consolidare le nostre relazioni con i fratelli musulmani, mediante i saluti e gli incontri. Il Ramadan e ‘Id al-Fitr sono occasioni speciali per far crescere la fraternità tra cristiani e musulmani. (…) Aggiungo l’augurio che cristiani e musulmani dimostrino solidarietà con l’umanità così duramente colpita e rivolgano le loro preghiere a Dio Onnipotente e Misericordioso, affinché estenda la Sua protezione su ogni essere umano, perché possano essere superati questi momenti tanto difficili”: scrive così il cardinale Miguel Àngel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (Messaggio per il mese di Ramadan e ‘Id al-fitr 1441 h./2020 a.d.).

La fine del Ramadan sarà l’occasione propizia per un momento di fraternità che si svolgerà, guidato da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, venerdì, 14 maggio 2021, alle ore 17, nel Centro “Santa Giuseppina Bakhita” in località “Tre Titoli”.

L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei Migranti, coordinato da don Claudio Barboni, attraverso lo scambio degli auguri, approfondirà la mutua conoscenza allo scopo di accrescere la comunione tanto desiderata: anche in vista della prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che, come ogni anno, sarà celebrata nell’ultima domenica del mese di settembre, quest’anno il giorno 26, guidata dal messaggio di papa Francesco, intitolato Verso un “noi” sempre più grande, dove si legge: “Oggi la Chiesa è chiamata a uscire per le strade delle periferie esistenziali per curare chi è ferito e cercare chi è smarrito, senza pregiudizi o paure, senza proselitismo, ma pronta ad allargare la sua tenda per accogliere tutti. Tra gli abitanti delle periferie troveremo tanti migranti e rifugiati, sfollati e vittime di tratta, ai quali il Signore vuole sia manifestato il suo amore e annunciata la sua salvezza. ‘I flussi migratori contemporanei costituiscono una nuova ‘frontiera’ missionaria, un’occasione privilegiata di annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo senza muoversi dal proprio ambiente, di testimoniare concretamente la fede cristiana nella carità e nel profondo rispetto per altre espressioni religiose. L’incontro con migranti e rifugiati di altre confessioni e religioni è un terreno fecondo per lo sviluppo di un dialogo ecumenico e interreligioso sincero e arricchente’”.

 

Le diocesi di Puglia verso la Settimana Sociale di Taranto In Capitanata appuntamento online il 15 maggio 2021

La Commissione Regionale, insieme alle delegazioni diocesane, per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace, la custodia del creato, ha organizzato un cammino di riflessione verso la 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021.

Il percorso coinvolgerà le diocesi pugliesi per aree geografiche, allo scopo di individuare ed evidenziare i “nodi da sciogliere” relativi all’intero territorio regionale, che saranno convogliati nella più estesa riflessione della Settimana Sociale, dove le questioni ambientali e i temi riguardanti il lavoro troveranno una giusta sintesi, permettendo così di avviare processi condivisi.

Questo il calendario degli appuntamenti:

 

per le diocesi del nord della Puglia (Foggia-Bovino; Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo; Cerignola-Ascoli Satriano; San Severo; Lucera-Troia;). Tema: “Agricoltura e legalità”. Sabato 15 maggio 2021, ore 9, in diretta streaming sulla pagina Facebook “Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano” e sul canale YouTube “DiocesidiCerignola”;

 

per le diocesi del sud della Puglia (Brindisi-Ostuni; Ugento-Santa Maria di Leuca; Nardò-Gallipoli; Lecce; Oria; Otranto; Taranto; Castellaneta). Tema: “Giovani, lavoro e ambiente”. Venerdì 21 maggio 2021, ore 16, in diretta streaming sulla pagina Facebook “Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro – Arcidiocesi Lecce” e sul canale YouTube “Portalecce”.

 

per le diocesi del centro della Puglia (Bari-Bitonto; Trani-Barletta-Bisceglie; Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi; Conversano-Monopoli; Altamura-Gravina-Acquaviva; Andria). Tema: “Evangelizzazione e transizione ecologica”. Sabato 29 maggio 2021, ore 9,30, in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube “Portale Arcidiocesi Bari-Bitonto”.

“Tutte le generazioni mi chiameranno Beata” – Pellegrinaggio Spirituale Diocesano

Per antica tradizione, il sabato “in albis” a Cerignola è una giornata densa di devozione mariana, segnata dal ritorno in città, dopo il periodo invernale, dal santuario diocesano in cattedrale dell’icona della Madre di Dio venerata con il titolo di “Madonna di Ripalta”. A causa della diffusione del coronavirus, anche quest’anno – come l’anno scorso – non potrà tenersi il tradizionale pellegrinaggio che, al termine della giornata, sfocia nella processione vespertina che dal Piano delle Fosse accompagna l’immagine di Ripalta nella Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo.

A questo proposito, nella “Nota” diffusa lo scorso 14 marzo 2021, il vescovo Luigi Renna ha scritto che “Per Cerignola la settimana di Pasqua rimane caratterizzata dal culto della B.V.M. di Ripalta, secondo un calendario che la Deputazione diffonderà. I presbiteri sono invitati tutti alla celebrazione delle ore 11,30 in Cattedrale il giorno 10 aprile. Tale Santa Messa sostituisce la concelebrazione che abbiamo sempre vissuto nel sabato di Pasqua al Santuario. In tutta la giornata, fino a sera, le parrocchie della città si alterneranno in preghiera, perché non si perda il carattere orante di una giornata così importante nella spiritualità della nostra gente”.

“Tutte le generazioni mi chiameranno Beata” è il tema della settimana che, organizzata dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano in collaborazione con la Deputazione Feste Patronali e il Coordinamento Diocesano delle Confraternite, sta coinvolgendo i sodalizi confraternali (arciconfraternita del SS. Sacramento, confraternita di Maria SS. del Carmelo e arciconfraternita Orazione e Morte, confraternita Maria SS. della Pietà, confraternita di Maria SS. del Rosario e San Rocco, arciconfraternita di Maria SS. Addolorata) nel pellegrinaggio spirituale verso la cattedrale, che confluirà sabato, 10 aprile 2021, nelle seguenti celebrazioni: ore 8 – recita del santo rosario; ore 8,30 – santa messa a devozione dell’arciconfraternita “Maria SS. Assunta in Cielo”; ore 11,30 – santa messa presieduta da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, con la partecipazione del clero, a devozione del pio sodalizio dei portantini “Maria SS.ma di Ripalta”.

Le celebrazioni, in cattedrale, si svolgono nel pieno rispetto della normativa prevista per il contenimento della pandemia da Covid-19: l’accesso in chiesa è possibile con la mascherina, l’igienizzazione delle mani, il controllo della temperatura (che deve essere inferiore a 37,5°); i posti in chiesa sono distanziati e regolamentati dal servizio d’ordine, che non può ammettere più persone rispetto alla capienza massima definita.

XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico

Sabato 20 marzo in Puglia momenti di lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e di riflessione nei capoluoghi di provincia, nelle città in cui sono attivi i presìdi di Libera e in tante scuole sparse per la regione, anche se sono in DDI

 Appuntamento nazionale all’Auditorium Parco della Musica di Roma con la lettura dei nomi e l’intervento conclusivo di Luigi Ciotti.

Diretta su rai 3 dalle 10.30 e sui canali di Libera dalle 10.45

 “A ricordare e riveder le stelle – cultura e memoria”: questo il tema che accompagnerà la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa Libera e da Avviso Pubblico in collaborazione con Rai Per il Sociale e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie, oggi riconosciuta per legge, e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione.

Iniziative di riflessione in presenza si svolgeranno in Puglia come in tutta Italia sabato 20 marzo e prevedono la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, dinanzi a spazi culturali come teatri, cinema, musei, biblioteche con la partecipazione di un numero estremamente limitato di persone, distanziate tra loro, con l’uso della mascherina protettiva e nel pieno e rigoroso rispetto delle normative anti-covid vigenti.

La scelta è ricaduta sui luoghi di cultura, perché la cultura in questo anno di pandemia è stata spesso penalizzata e messa ai margini, ritenuta non essenziale, invece è fonte primaria per l’evoluzione umana. La cultura è capace di svegliare le coscienze, seminare responsabilità e generare partecipazione. È ingrediente fondamentale per la lotta alle mafie e alla corruzione, scintilla di memoria e impegno sociale.

Saranno oltre 1000 i nomi delle vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.

A Bari sotto il porticato del Teatro Piccinni a partire dalle ore 10.30 del 20 marzo si terrà un momento di ricordo delle vittime innocenti delle mafie e la lettura dei nomi alla presenza di familiari di vittime innocenti e di alcuni magistrati. Il momento sarà trasmesso in diretta sulle pagine facebook di Libera Puglia e Libera Bari.

La lettura dei nomi è prevista nella stessa fascia oraria anche a Brindisi presso il Teatro Verdi, a Foggia presso la Comunità Emmaus, mentre a Lecce è previsto un momento alle 18.30 presso l’open space in piazza Sant’Oronzo. A Taranto si è già svolta la lettura con un incontro on line nel pomeriggio del 19 marzo.

In altre città della Puglia in cui sono presenti i presìdi di Libera, saranno proposti tra le 10 e le 11.30 del 20 marzo prevalentemente incontri on line o elaborazioni video sui canali social, per manifestare l’adesione di ciascuno alla Giornata della memoria e dell’impegno.

Molte istituzioni scolastiche, inoltre, dal nord al sud della Puglia, hanno aderito alla proposta pensata per le scuole da Libera e diramata il 5 febbraio scorso tramite circolare del Ministero dell’Istruzione e hanno scelto di organizzare degli eventi on line, anche se sono in DDI, per celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno. Alcuni hanno previsto un solo evento mattutino, altri anche 2 o 3 appuntamenti nei giorni a cavallo del week end in cui si celebra la giornata.

Dato che l’evento nazionale di Libera si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma a partire dalle 10.45 con diretta su Rai 3 a partire dalle 10.30, gli eventi mattutini termineranno tutti entro le 11.30, orario in cui è previsto l’ intervento da Roma di Luigi Ciotti.

Per la giornata di domenica 21 marzo Libera organizza momenti di raccoglimento.

A Bari, alle ore 10.00 presso la Cattedrale di San Sabino, sarà celebrata una messa in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, alla presenza di alcuni familiari residenti nella zona.

Anche a Foggia si terrà una celebrazione in loro memoria presso il Villaggio don Bosco.

Nel resto della regione, sono previste deposizioni di fiori presso lapidi o strade intitolate a vittime innocenti delle mafie, sempre nel pieno rispetto dei decreti vigenti.

Si segnala, inoltre, che a livello nazionale anche il mondo dello sport scende in campo: il Coni con Libera in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Molte federazioni e realtà sportive di promozione sociale vestiranno nel week end sportivo del 19-21 marzo una maglia simbolica con la scritta “Lo sport non vi dimentica”, come faranno i capitani delle squadre di Serie B e Lega Pro.

“Liberiamo la Speranza” – Un progetto della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano per favorire l’inclusione

Si terrà giovedì, 25 marzo 2021, con inizio alle ore 17,  l’incontro di presentazione del progetto “Liberiamo la Speranza” della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano, realizzato in collaborazione con l’UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Foggia e finanziato con i fondi dell’OttoxMille della Chiesa cattolica.

“Il progetto ‘Liberiamo la speranza’ – dichiara il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno – è in linea con la lettera pastorale 2020-2021 del nostro vescovo Luigi Renna, dal titolo ‘La via della Speranza’. Al punto 1.2, intitolato ‘La mafia cerignolana’, il Vescovo scrive: ‘Sappiamo, alla scuola della Dottrina Sociale della Chiesa, che per risolvere un problema non basta vederlo, né solo giudicarlo, ma anche agire. C’è un’azione che è propria dello Stato ed una della società civile, della quale la Comunità cristiana fa parte e nella quale porta il suo contributo di pensiero e di azione, soprattutto attraverso l’impegno dei laici. C’è poi un’azione propriamente ecclesiale, di denuncia e dell’annuncio di un Vangelo che libera e che salva. Il nostro compito più grande, in un territorio segnato da così grandi emergenze, è proprio l’educazione: a Cerignola e nei Comuni dei Cinque Reali Siti, con la finalità di avviare un processo di riscatto dalla mentalità di illegalità e di consumi di stupefacenti che hanno deviato tante famiglie e tanti ragazzi’”.

“Non si tratta di un percorso di perdono – continua don Pasquale – ma di riscoperta dell’umanità che può favorire l’avvio di un percorso inclusivo, partecipativo e trasformativo. L’idea è quella di accompagnare, secondo un principio di assoluta volontarietà, gratuità e riservatezza, soggetti che hanno commesso reati, le loro vittime e i loro familiari, la comunità, al fine di poter contribuire come realtà ecclesiale ad accrescere processi di accoglienza e di integrazione sociale dei detenuti e lo sviluppo di un nuovo paradigma di giustizia, più attento all’uomo e al suo sviluppo integrale”.

L’incontro si svolgerà in streaming sui canali Facebook e Youtube della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.

Il Progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità territoriale in materia di giustizia e di misure alternative. Tale obiettivo passa attraverso tre punti:

  1. formare un gruppo di operatori e di volontari che operino nei vari contesti, come le parrocchie, le associazioni e le cooperative, in cui si mettono in atto progetti sulla giustizia, sensibilizzando la comunità territoriale ad una maggiore consapevolezza del tema;
  2. assegnare cinque borse lavoro, precedute da un percorso di formazione e di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, per i soggetti in conflitto con la legge;
  3. garantire assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori.

All’incontro interverranno: Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi; don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana; il dott. Giuseppe Russo, responsabile della progettazione sociale della diocesi; don Raffaele Sarno, cappellano della Casa Circondariale di Trani, nonché direttore della Caritas diocesana di Trani; il dott. Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia; la dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore UEPE di Foggia.

Nuovo volume del prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia

È in uscita in questi giorni in libreria e sui principali bookstore la nuova ricerca di Angelo Giuseppe Dibisceglia, docente di Storia della Chiesa nell’Università Pontificia Salesiana (Roma) e nella Facoltà Teologica Pugliese (Bari), che descrive e analizza i diversi aspetti della figura episcopale di “Angelo Struffolini (1853-1917). Dottrinario, catechista e vescovo del secolo nuovo”, pastore delle allora diocesi unite di Ascoli Satriano e Cerignola dal 1901 al 1914. Pubblicato dalle Edizioni Dottrinari, il volume si avvale della “Presentazione” di padre Sergio Lapegna dc, Superiore Generale della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, fondata alla fine del XVI secolo dal beato Cesare de Bus ormai prossimo alla canonizzazione – della quale Struffolini fu prima Segretario quindi Superiore Generale – e della “Prefazione” di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, successore del vescovo sulla cattedra, oggi, dell’unica diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.

Agli inizi del Novecento, nel Mezzogiorno del Regno d’Italia – afferma Dibisceglia – “Struffolini fu un vescovo capace di fondere ‘in unum’ l’antico impegno ecclesiale dello ‘stare’ in chiesa con la rinnovata responsabilità dell’‘essere’ Chiesa suggerita dal magistero di papa Leone XIII. A questo proposito, a partire da un’affermazione del venerabile don Antonio Palladino, che qualificò il suo vescovo come ‘vero discepolo del Ven. Cesare de Bus, del Ven. D. Bosco, vero interprete del pensiero eucaristico del Papa del SS. Sacramento’, il libro sviluppa una biografia tematica, approfondendo le molteplici espressioni dell’attività di Struffolini che emergono dall’impegno svolto tra gli scranni della Conferenza Episcopale Beneventana, dalle pagine delle numerose lettere pastorali, dall’attenzione per la romanitas che abita gli atti della visita pastorale e la redazione della relatio ad limina, senza dimenticare la sua efficace operosità tra le file della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana”.

Un’analisi storica, quindi, tesa a evidenziare che “Struffolini non fu un vescovo estraneo alla difficile materia della contem­poraneità – come scrive padre Lapegna – Egli, infatti, non rinchiuse il proprio essere vescovo all’interno di una sicura e tranquilla disquisizione teologica, ma si immerse nella faticosa missione della denuncia dei mali della società, indicando percorsi utili da seguire e strategie da attuare per affrontare e, possibilmente, superare i molteplici e articolati ostacoli che fomentavano, ormai da decenni, il rap­porto fra la Chiesa e la società”. Aspetti approfonditi dal vescovo Renna, secondo il quale lo studio su Struffolini, “notevole per la contestualizzazione della formazione, dell’at­tività ministeriale propria di un padre Dottrinario, e di quella apostolica nel governo delle diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola, va compreso nel processo dei cambiamenti epocali che contraddistinguono il passaggio tra XIX e XX secolo. L’attenta analisi delle fonti – conclude il Vescovo – permette di avere un quadro completo della temperie culturale, dell’attenzione alle res novae del pon­tificato di Leone XIII e della riforma preparata da papa Sarto, dell’attività della Sacra Congregazione del Concilio in cui la perizia del ‘dotto e santo’ Angelo Struffolini crebbe”.

Alla scuola di San Giuseppe: educatore, custode e costruttore

Si terrà online, sulla pagina Facebook della chiesa parrocchiale della Purificazione della Beata Vergine Maria di Candela, un’interessante iniziativa organizzata dalla Pastorale delle Famiglie. Nell’Anno di San Giuseppe, indetto lo scorso 8 dicembre da papa Francesco con la Lettera Apostolica “Patris Corde” per ricordare il 150° anniversario della dichiarazione del Santo a “Patrono della Chiesa Universale”, dal 16 al 18 marzo 2021, con inizio alle ore 19,30, tre incontri approfondiranno alcuni degli aspetti legati al tema della famiglia e della paternità.

“Giuseppe, sposo fedele, padre responsabile: per una pastorale del ‘per sempre’” sarà il tema analizzato il 16 marzo da fra’ Marco Vianelli ofm, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Conferenza Episcopale Italiana; “Il progetto biologico del Maschile e del Femminile” sarà approfondito, nella sera del 17 marzo, dalla dott.ssa Lodovica Carli, presidente del Forum delle Associazioni  Familiari di Puglia; “Antropologia del matrimonio” è la tematica che sarà sviluppata il 18 marzo dal prof. Stephan Kampowski, docente ordinario di Antropologia Filosofica nel Pontificio Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia in Roma.

Ogni incontro sarà introdotto e moderato dai coniugi Maria Rosaria Teta e Antonio D’Acci. Le conclusioni saranno di don Michele Centola, parroco della chiesa della Purificazione in Candela. “Tante volte, nella nostra vita – scrive papa Francesco nella ‘Patris Corde’ al n. 4 – accadono avvenimenti di cui non comprendiamo il significato. La nostra prima reazione è spesso di delusione e ribellione. Giuseppe lascia da parte i suoi ragionamenti per fare spazio a ciò che accade e, per quanto possa apparire ai suoi occhi misterioso, egli lo accoglie, se ne assume la responsabilità e si riconcilia con la propria storia. Se non ci riconciliamo con la nostra storia, non riusciremo nemmeno a fare un passo successivo, perché rimarremo sempre in ostaggio delle nostre aspettative e delle conseguenti delusioni”.

“Economia è vita” – Incontro con il prof. Giuseppe Martino Nicoletti

“L’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. Questi temi non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti” (LS 16).

Si terrà venerdì, 26 febbraio 2021, alle ore 20, sulla pagina Facebook “Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano”, l’appuntamento dal titolo “Economia è vita”. Partendo dalla “Laudato sì” di papa Francesco, insieme al prof. Giuseppe Martino Nicoletti, docente ordinario di Scienze Merceologiche nell’Università degli Studi di Foggia, parleremo di come l’economia non solo rappresenti un tratto fondamentale della stessa Enciclica, ma di come il Santo Padre ci inviti a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso, e di come la “cultura dello scarto” è la matrice di una “economia che uccide”. Introdurrà, in qualità di moderatrice, Raffaella Petruzzelli, responsabile CDAL diocesana. Le conclusioni saranno di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano.

L’evento è organizzato dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, dall’Azione Cattolica Diocesana, dal CDAL e dal MEIC di Cerignola

La Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di essere umani: le iniziative in diocesi

In occasione della Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di essere umani, che si celebra l’8 febbraio, quest’anno caratterizzata dal tema “Economia senza tratta di persone”, gli appuntamenti che caratterizzeranno la celebrazione della Giornata nella Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano saranno i seguenti:

 

Domenica 7 febbraio 2021, alle ore 20,30, in diretta online sulla piattaforma “Google Meet”, le Suore Canossiane organizzano un incontro su Santa Giuseppina Bakhita dal titolo “Donna di libertà”; per partecipare, contattare sr. Elena (333.6490341) o sr. Nadia (346.0525434) o sr. Antonella (335.5761568) o sr. Filomena (348.0492706).

 

Lunedì 8 febbraio 2021, dalle ore 10 alle ore 17, si svolgerà la Maratona di Preghiera “Economia senza tratta di persone”, in diretta live sul canale www.youtube.com/c/preghieracontrotratta; una maratona di sette ore in cinque lingue, con preghiere e testimonianze dalle diverse realtà impegnate nel mondo contro la tratta; inizio alle ore 10 con la Preghiera guidata dal team di coordinamento internazionale; dalle ore 10,10 alle ore 12,20 sarà il turno dell’Oceania, dell’Asia e del Medio Oriente (Australia, Giappone, Filippine, Indonesia, Thailandia, Cambogia, Myanmar, Vietnam, Sri Lanka, Bangladesh, India, Pakistan); dalle ore 12,20 alle ore 13 collegamento con l’Africa (Nigeria, Ghana e Kenya); dalle ore 13 alle ore 13,30, sarà il turno dell’Europa (Albania, Spagna, Regno Unito); dalle ore 13,30 alle ore 14,10 si svolgerà il momento centrale dell’iniziativa con il Messaggio di papa Francesco; dalle ore 14,10 alle ore 15, nuovo collegamento dall’Europa (Italia); dalle ore 15 alle ore 16 ci sarà l’America Latina (Brasile, Peru, Colombia, Ecuador, El Salvador, Nicaragua, Messico, Uruguay); dalle ore 16 alle ore 17, il Nord America (Stati Uniti e Canada); seguirà la Preghiera Conclusiva; sarà una giornata di preghiera globale che attraverserà ogni angolo della Terra.

 

Lunedì 8 febbraio 2021, alle ore 17, nel Centro “Santa Bakhita”, in località Tre Titoli, il vescovo Luigi Renna celebrerà la santa messa in ricordo di Giuseppina Bakhita, la schiava divenuta santa: “Mediante la conoscenza della speranza – affermò papa Benedetto XVI – lei era ‘redenta’, non si sentiva più schiava ma libera figlia di Dio”. La celebrazione costituirà una preziosa occasione per riflettere su una delle principali cause della tratta: il modello economico dominante, i cui limiti e le cui contraddizioni sono state acuite dalla pandemia da Covid-19.