News

Messaggio del vescovo Fabio per la festività patronale in onore della Madonna di Ripalta

La Madre del Risorto

Messaggio del Vescovo

Giunge sempre cara al nostro popolo la festa di Maria SS. di Ripalta. Liturgicamente è collocata il giorno 8 settembre, giorno in cui la Chiesa in tutto il mondo celebra la Natività di Maria. La nascita di Maria preannunziò la gioia al mondo intero. Nella sua vita, tuttavia, Maria, come ogni essere umano, conobbe anche momenti di prova e di sofferenza. Poi arrivò la prova più dura e il suo cuore fu trapassato dalla spada del dolore per la Passione, Morte e Sepoltura di Gesù. Il sabato santo, mentre Gesù era ancora nella tomba, fu così lungo per lei… Arrivò finalmente l’alba della domenica e il suo cuore fu rallegrato dall’immensa gioia della Risurrezione. Venne la Maddalena, vennero gli apostoli a dirle trafelati: “Lo abbiamo visto!”. È del tutto naturale pensare che il Risorto abbia voluto consolare sua madre, mostrandosi in modo particolare a lei.

“Oltre al merito di aver creduto fermamente alla resurrezione di Gesù, senza dubbio Maria ha avuto anche la gioia di contemplare di nuovo su questa terra quel corpo santissimo, che Dio ha formato verginalmente nel suo grembo e che ella ha nutrito col proprio sangue e col proprio latte. Lo ha contemplato non più nello scempio del corpo martoriato del calvario, ma nei bagliori del corpo glorioso, risorto, spiritualizzato nell’incorruttibilità, nello splendore, nella potenza. E le è tornata in mente la descrizione del Cantico dei Cantici: Il mio Diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille… Dove è avvenuto l’incontro? Come si è svolto? Le ha parlato il Figlio risorto, come ha fatto con le pie donne e con i discepoli? La Madre gli ha abbracciato i piedi e gli si è prostrata innanzi, come hanno fatto le pie donne? Tutte domande, a cui il silenzio pudico del Vangelo non permette di dare risposta” (M. Adinolfi, Maria, Casale Monferrato 2001, p. 201).

I Vangeli, infatti, stendono un velo di pudore sui sentimenti intimi tra Madre e Figlio, su tanti particolari che a noi piacerebbe sapere; sono sintetici: ci dicono le cose essenziali per la nostra salvezza. Ma certamente la Madre del Risorto ha gioito più di tutti per la Pasqua del Signore.

In un prefazio del tempo pasquale, rivolgendosi all’Eterno Padre, la Chiesa canta così:

Nella risurrezione di Cristo tu hai colmato di letizia ineffabile il cuore della Madre, * ed hai mirabilmente esaltata la sua fede: * la Vergine Maria che credendo concepì il Figlio, credendo attese intrepida la vittoria pasquale. ** Forte di questa fede guardò al giorno radioso, * in cui, dileguate le tenebre della morte, una luce gioiosa avrebbe inondato il mondo intero, * e la Chiesa nascente avrebbe contemplato con trepida esultanza il volto glorioso del suo immortale Signore. **

Guardiamo in questa luce Maria, per imparare da lei ad avere fede sempre, anche nelle ore più buie, perché dietro le nuvole più nere c’è sempre il sole e, prima o poi, tornerà a splendere. Chiediamo a Maria che tenga sempre salda in noi questa fede pasquale. Ricordiamoci quanta gioia ci dà quando ogni anno vediamo tornare la sua sacra Icona nella nostra Cerignola proprio il sabato in Albis, proprio nella settimana di Pasqua!

 Il vostro Vescovo

† Fabio Ciollaro

Ordinazione diaconale

Martedì 12 settembre 2023, memoria del Santissimo Nome di Maria, durante la Celebrazione eucaristica delle ore 19.30 nel Duomo di Cerignola, il nostro vescovo Fabio ordinerá diacono l’accolito Pasquale Strafezza, della comunità parrocchiale di San Gioacchino.
Preghiamo per lui e per il dono di nuove vocazioni!

La testimonianza cristiana di Aldo Moro

Si terrà mercoledi, 16 agosto, alle ore 20.30, presso il “Giardino Pensile” dell’ Episcopio in Ascoli Satriano, una iniziativa culturale guidata del Vescovo Mons. Fabio Ciollaro sul tema: “La testimonianza cristiana di Aldo Moro”. L’evento si inserisce nei festeggiamenti della festa patronale in onore di San Potito.

Solennità di San Pietro Apostolo – Patrono di Cerignola

In occasione della Solennità di San Pietro Apostolo, patrono di Cerignola, mercoledì 28 giugno 2023, alle ore 19.30, verranno celebrati i Primi Vespri solenni, presieduti da S. Ecc. Mons. Fabio Ciollaro, con la partecipazione del Capitolo Cattedrale. Giovedi 29 giugno 2023, sempre alle ore 19.30, Solenne Pontificale presieduto  da S. Ecc. Mons. Fabio Ciollaro, con la partecipazione del clero cittadino.

PER IL RISCATTO DI ORTA NOVA

Alla vigilia della festa patronale, la sera del 12 giugno 2023, su iniziativa dei parroci del luogo, si
è svolta davanti alla chiesa madre di Orta Nova una manifestazione cittadina per la giustizia e la
legalità. La gente ha partecipato molto numerosa. In prima fila erano presenti il prefetto Valiante,
il questore Rossi e i vertici della forze dell’ordine della Provincia di Foggia. Ha reso la sua
commovente testimonianza Daniela Marcone, figlia di una vittima della mafia foggiana. Sono
intervenuti con forza Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera”, il dott. Ludovico Vaccaro, capo della
Procura della Repubblica di Foggia, e il nostro Vescovo Fabio che si è espresso così:
1. Ringrazio il Sig. Procuratore Capo dott. Vaccaro per il suo intervento che al tempo stesso ci ha
spronato e incoraggiato, e desidero sottolineare come le sue parole in questa piazza sono confermate
dalla sua testimonianza di vita a servizio della giustizia e della legalità. Ringrazio parimenti Daniela
per quello che ci ha detto in modo così toccante e don Luigi Ciotti per la sua presenza tra noi, per la
sua coraggiosa testimonianza e per il suo intervento di stasera. Ma desidero ringraziare anche i quattro
parroci di Orta Nova, don Donato, don Luciano, don Gerardo e don Leonardo, che all’unisono tra
loro e con me, hanno voluto questa importante iniziativa cittadina. E’ un’iniziativa nata in seguito
alla Visita pastorale che ho compiuto qui a febbraio scorso. Per circa un mese ho abitato a Orta Nova,
senza tornare a Cerignola la sera. Durante il giorno ho camminato per le vie del paese, ho avuto tanti
incontri di gruppo e tanti colloqui personali, dentro e fuori i locali parrocchiali. Al termine, facendo
sintesi con i quattro parroci, abbiamo visto anzitutto i punti prioritari di impegno pastorale e
spirituale. Tuttavia, poiché le parrocchie non vivono tra le nuvole, abbiamo sentito anche il bisogno
di esprimere da che parte sta la Chiesa riguardo la giustizia e la legalità gravemente minacciate e
offese in questa comunità cittadina. La malavita locale,a parte episodi eclatanti, si muove
normalmente sottotraccia eppure pretende di dominare la zona. Orta Nova, però, non può e non
deve soggiacere a queste forme di prepotenza spavalda, Orta Nova non può e non deve essere un
feudo della cosiddetta quarta mafia. Lo Stato deve far sentire forte la sua presenza, ma le coscienze
addormentate devono risvegliarsi e la cittadinanza deve collaborare al riscatto di questo paese.
2. E’ significativo che la manifestazione di stasera si svolga nell’ambito della festa patronale, alla
vigilia del giorno dedicato a S.Antonio di Padova. La vostra numerosa presenza qui in piazza
dimostra che avete capito il senso di questo appuntamento promosso dai parroci. Le luminarie, le
bande, i fuochi d’artificio, le bancarelle, le noccioline sono forme tradizionali nel nostro folklore e
sono occasioni liete di socialità. Le feste cristiane però non dovrebbe lasciare dietro di sé solo bucce
di noccioline. Dovrebbe ravvivare in noi quei valori che il santo patrono ha incarnato e di cui ci ha
dato l’esempio. Non è difficile trovare nella biografia di S.Antonio insegnamenti che rafforzano le
motivazioni che ci spingono in piazza stasera. Lui ha combattuto a viso aperto gli usurai e i
prepotenti del suo tempo. Riflettiamo: che cosa muoveva allora quelle persone e che cosa muove
oggi la mafia locale ? che cosa li porta al male, al crimine, a cercare e affermare il potere anche con
la violenza ? Il denaro, come un idolo a cui si immola ogni cosa. La volontà di arricchirsi a tutti
costi, calpestando la coscienza e ogni ostacolo. Ebbene, le fonti biografiche su S.Antonio riportano
un episodio impressionante. Egli si trovò una volta in Toscana mentre facevano i funerali di un uomo
straricco. Si trattava purtroppo di una ricchezza male acquisita. Era un funerale solenne, in pompa
magna, un’affermazione della sua potenza. Al termine avrebbe dovuto essere seppellito in chiesa,
nelle cripte sotterranee o in qualche monumento funebre, come avveniva allora poiché non c’era
ancora l’obbligo dei cimiteri fuori dell’abitato urbano. Ispirato da Dio, fra’ Antonio cominciò a
gridare: questo morto non deve essere sepolto in chiesa, non può stare in luogo consacrato. E’ morto
dannato. Gesù ha detto un giorno: dov’è il tuo tesoro, lì sarà il tuo cuore (Mt 6,19). Aprite il suo
cadavere, non troverete il cuore. Aveva parlato con tanta forza e sicurezza, e sapevano che lui era un
uomo di Dio. Decisero allora, in una specie di autopsia, di aprire il cadavere. Nel suo petto non trovarono il cuore. Controprova: andarono a casa di quel morto, con i familiari aprirono la sua
cassaforte, ed ecco il suo cuore stava lì, sull’oro che aveva ammassato, ma non aveva potuto portare
con sé.
3. Fratelli miei, la giustizia deve fare il suo corso, e dobbiamo collaborare a questo scopo, ma come
cristiani noi non odiamo nessuno. Non vogliamo la dannazione di nessuno. Perciò diciamo ai capi
della criminalità radicata in questa terra: fermatevi, finchè siete in tempo. Fermatevi, cambiate vita,
riparate il male fatto. Che cosa raccoglierete alla fine da questa vita malvagia? Lo ripeto ancora:
fermatevi, finchè siete in tempo. Lo dico per il vostro bene. Liberate voi stessi dall’ossessione del
denaro facile ma sporco. Liberate questo paese dalla cappa pesante che lo avvolge. Il nome di Orta
Nova non merita di essere di essere associato tristemente al male che voi avete fatto finora. Durante
la Visita pastorale io ho conosciuto tante persone brave, tante esperienze lodevoli, tanti aspetti
positivi. Ho conosciuto l’altra Orta Nova e ne ho parlato in ogni occasione. Questa è la parte sana
che deve prevalere, per il riscatto di questa comunità.
Orta Nova, 12 giugno 2023
+ Fabio Ciollaro