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Presentazione del programma per i festeggiamenti 2024 in onore di Maria SS. di Ripalta

Appuntamento sabato, 29 giugno 2024, alle ore 21,15, al termine del solenne pontificale in onore dei santi Pietro e Paolo che si terrà in cattedrale, dinanzi alla sede della Deputazione Feste Patronali (corso Garibaldi, 62 – Cerignola) per la presentazione del programma religioso e ricreativo che guiderà i festeggiamenti patronali di quest’anno in onore di Maria SS.ma di Ripalta.

Alla conferenza stampa di presentazione interverranno Sua Ecc. Rev.ma Mons. Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Vincenzo D’Ercole, commissario vescovile, e il dott. Francesco de Cosmo, presidente della Deputazione Feste Patronali. Sarà un’occasione preziosa per conoscere in anteprima gli appuntamenti che, tra preghiera e riflessione, carità e cultura nelle sue diverse espressioni, a partire dal prossimo 29 agosto, giorno dell’inizio della devota novena, caratterizzeranno la quotidianità della Città di Cerignola, rivestita a festa per onorare la sua Patrona e Protettrice, e che culmineranno l’8 settembre – liturgicamente la Natività della Beata Vergine Maria – nella celebrazione mattutina del solenne pontificale presieduto dal vescovo Fabio in cattedrale e nella partecipata processione che, in serata, attraverserà le principali vie cittadine.

«“E tu, Cerignola” – affermava il vescovo Fabio nell’intervento omiletico dello scorso anno – così bistrattata nelle cronache italiane, non sei davvero solo quello che raccontano gli organi di informazione. Hai le tue ferite e i tuoi guai, ma hai anche tante risorse e positività. Soprattutto, hai una Madre, che dall’alta ripa dell’Ofanto e da questa sacra Icona continua a infonderti fiducia e rinnovato desiderio di progredire nel bene».

La data del 29 giugno non è scelta a caso: quest’anno, infatti, insieme al 75° dell’incoronazione (1949) della prodigiosa Icona, ricorre il 165° anniversario della proclamazione della Madonna di Ripalta a «patrona principale» della Città di Cerignola (1859) insieme a San Pietro Apostolo. 

Anche per tale ragione, siamo tutti invitati a partecipare!

Don Benito MININNO è tornato alla Casa del Padre

Presso l’infermeria dei Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo, dove è stato premurosamente assistito, è deceduto DON BENITO MININNO, umile e generoso sacerdote del Signore.Il Vescovo, il clero della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, unitamente ai familiari, invitano a pregare per la sua anima.

Oggi 13 giugno, alle ore 11.00, la sua salma giungerà presso la chiesa del Carmine a Cerignola, dove, nel pomeriggio alle ore 15.30, si svolgerà la celebrazione delle esequie.

La scelta dei vescovi pugliesi. Don Pasquale Cotugno nuovo delegato Regionale Caritas

Dopo aver richiesto la disponibilità di Mons. Fabio Ciollaro e aver ottenuto la disponibilità anche dal diretto interessato, la Conferenza Episcopale Pugliese, riunita in assemblea ordinaria lo scorso 4 giugno a Conversano, ha indicato don Pasquale Cotugno come nuovo delegato Regionale Caritas.
Don Pasquale, 50 anni di Cerignola, è stato ordinato presbitero il 13 Aprile 2002. È stato direttore Caritas dal 2001 al 2009, di seguito è stato anche direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, Referente del Presidio di Libera, nomi e numeri contro le mafie per diversi anni e dal 2019 ad oggi dirige la Caritas Diocesana. Attento da sempre a tutte le forme di povertà e di
esclusione sociale del nostro territorio diocesano, da quelle materiali a quelle educative, con la promozione di progettualità attente al recupero e integrazione di bambini e adolescenti attraverso la creazione di centri educativi, così come al contrasto al caporalato e ai temi legati alla giustizia e al mondo carcerario. Da storico obiettore di coscienza, ha sempre promosso i
valori della pace e della nonviolenza tra i giovani attraverso vari percorsi di formazione e progetti di servizio civile.
“Sono Grato della fiducia e della stima sia dei vescovi pugliesi, dichiara don Pasquale, che degli altri direttori Caritas della Puglia. In comunione con tutti loro porteremo avanti lo stile e la progettualità del nostro cammino regionale.
Per questo ringrazio don Alessandro Mayer, attualmente direttore della Caritas diocesana di Oria, che mi ha preceduto in questo incarico e per la fiducia mostrata nei miei confronti affidandomi, durante il suo mandato, l’oneroso impegno regionale di accompagnare le diocesi pugliesi nell’ambito della formazione. Insieme a tutti i direttori e secondo gli orientamenti indicati da Caritas Italiana, individueremo, attraverso il nascente Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, nuove frontiere che ci vedrà sempre in prima linea come Caritas”.
A don Pasquale auguriamo buon cammino e buon lavoro!

CORPUS DOMINI A CERIGNOLA

La celebrazione del CORPUS DOMINI quest’anno ricorre domenica, 2 giugno 2024.
A Cerignola, alle ore 18,30, in Duomo inizierà la Santa Messa solenne presieduta dal Vescovo Mons. Fabio Ciollaro. Subito dopo, alle ore 19,30, si snoderà la Processione Eucaristica che, partendo da piazza Duomo, quest’anno raggiungerà la chiesa dell’Addolorata, percorrendo le seguenti vie: corso Garibaldi, via Pasquale Fornari, via San Leonardo, via Galilei, viale XXIV Maggio, largo Addolorata.
Per la religione cattolica la Processione del Corpus Domini è, senza confronti, quella più importante. In tutte le altre, infatti, si reca soltanto un’immagine o un simulacro. In questa, invece, si onora il SS. Sacramento in cui la fede riconosce la presenza viva del Signore, secondo le sue stesse parole: “Questo è il mio Corpo”.
Per tale motivo alla Processione del Corpus Domini partecipano tutte le parrocchie della città con i bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione, i gruppi degli Scout, gli ammalati dell’UNITALSI, le varie associazioni ecclesiali, le Confraternite al completo, le suore, i ministranti e tutti i sacerdoti insieme al Vescovo che regge l’Ostensorio. Sono invitate in veste ufficiale le Autorità civili e militari. Per amore della Terra Santa, le aste del baldacchino, sotto cui incede il Santissimo, sono portate dai cavalieri del Santo Sepolcro.
Partecipare alla processione del Corpus Domini è espressione di fede, ma è anche impegno di onestà e di solidarietà. Camminiamo con Cristo lungo le strade di Cerignola, ma impegniamoci per il bene e la legalità in questa nostra città, di cui alcuni sfigurano il nome. Quando la fede è sincera spinge ad agire in modo coerente.
Cerignola, 30 maggio 2024.

IL PAPA E QUEL DIPINTO DEL PERUGINO

Al  clero e ai fedeli della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano

prot. 95/24

Carissimi,

rientrando in sede, sento il bisogno di condividere subito con voi ciò che ho vissuto nei giorni scorsi. Da lunedì 15 a venerdì  19 aprile con i vescovi  di tutte le diocesi pugliesi sono stato a Roma  per la Visita al Limina Apostolorum.  E’ un appuntamento a cui, a turno, sono tenuti periodicamente tutti i vescovi del mondo per  venerare le tombe dei santi Pietro e Paolo, per incontrare il Papa, per presentare una relazione dettagliata sulla vita diocesana e  per visitare i vari dicasteri della Curia romana.

 

Nei vari Dicasteri  ho potuto conoscere  le persone che aiutano il Papa nella guida della Chiesa universale.  Essi leggono le relazioni  che si invia nelle settimane precedenti alla Visita e  ne fanno delle sintesi. Con loro si è sviluppato un dialogo, in base alle rispettive competenze: ci siamo confrontati, ad esempio,  sull’evangelizzazione, sul culto divino, sul servizio della carità, sulla vita del clero, sui problemi del nostro territorio, sulle comunicazioni sociali ecc.  Passare da un Dicastero all’altro, in un programma molto fitto,  ha assorbito ogni giorno la maggior parte del  nostro tempo. Per me personalmente il frutto di questi incontri è stato sentire maggiormente l’universalità della Chiesa Cattolica, in cui s’inserisce anche la  nostra cara comunità diocesana.

 

Il pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli  caratterizza la Visita dei vescovi a Roma.  Era pomeriggio inoltrato quando noi siamo arrivati a S.Paolo fuori le Mura. Gli ultimi raggi prima del tramonto facevano scintillare i mosaici dorati dell’abside dove abbiamo celebrato l’Eucarestia. Poi siamo scesi al luogo dove si venera il sepolcro dell’Apostolo Paolo.  Sembrava di sentire la sua voce: sono stato afferrato da Cristo !  (Fil 3,12) Tutta la sua vita, dopo la conversione, si spiega proprio così.  Di primo mattino, invece, nei giorni seguenti, siamo scesi nelle Grotte Vaticane, per venerare il sepolcro dell’Apostolo Pietro, che fin dal 1° secolo d.C. è proprio lì sotto, dove poi è sorta la basilica che porta il suo nome.   Abbiamo recitato il Credo, chiedendo la grazia di mantenere nella fede di Pietro noi stessi e le singole Chiese  che ci sono state affidate. Ho pensato a tutti voi. A rendere presente la nostra diocesi c’era anche mons.Galantino, che ho salutato con piacere.

 

L’incontro con il Papa, in quella stessa mattinata di giovedì 18 aprile,  è stato il naturale prolungamento del Credo recitato sulla tomba dell’Apostolo. Pietro, infatti, vive  nella persona dei suoi Successori.   Con questo senso di fede e con una certa emozione siamo saliti per l’udienza. Il Papa ci attendeva sulla soglia della sua Biblioteca privata e ci ha salutato affabilmente ad uno ad uno. Poi ci ha fatto accomodare intorno a lui. Per un’ora e mezza ci  ha dato la possibilità di porgli delle domande oppure di manifestargli liberamente quello che volevamo dirgli. Io gli  ho raccontato un fatto  simpatico accaduto ad un giovane della nostra diocesi, riguardante il tema della trasmissione della fede alle nuove generazioni.  Traendo spunto da ciò che ognuno di noi gli diceva, papa Francesco esprimeva le sue considerazioni oppure rispondeva alle domande,  sottolineando ciò che gli premeva maggiormente e sostenendoci nella nostra missione di vescovi nel mondo di oggi.

Mentre parlava, lo guardavo da vicino, in quell’abito bianco  che crea quasi un alone  di luce. Il suo volto era sereno, nonostante tutto quello che deve affrontare quotidianamente.  Solo la voce era un po’ fioca per i noti problemi di respirazione. Ci invitava ad andare avanti senza abbatterci, ci raccontava che ogni giorno lui recita la preghiera di S.Tommaso Moro per la grazia del buon umore e ci invitava a fare altrettanto. Continuavo a guardarlo con meraviglia, pensando al carico enorme che deve reggere alla sua età.   Guardavo lui e guardavo il celebre dipinto appeso alle sue spalle: il Cristo Risorto di Pietro Perugino, quello che si vede spesso in televisione quando mostrano le immagini delle udienze nella Biblioteca privata  del Palazzo Apostolico.  I miei occhi andavano dal Papa  a quel bellissimo Cristo Risorto, e viceversa. Ecco che attraverso l’incontro con il Successore di Pietro noi venivamo ricondotti al punto focale: a Gesù risorto e vivo, da cui ha avuto inizio  e in cui ritrova slancio la missione della Chiesa.  Sono uscito dall’udienza felice per questa rinnovata certezza e con  gioia ne rendo partecipi tutti voi!

Cerignola, 20 aprile 2024

                                      Il vostro vescovo

                                      + Fabio