Comunicazioni Sociali

“Al cuore della democrazia” – Verso la cinquantesima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia

Si svolgerà giovedì, 18 aprile 2024, a partire dalle ore 19,30, nel salone “Giovanni Paolo II” della Curia Vescovile di Cerignola (piazza Duomo, 42), l’incontro organizzato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, dalla Caritas Diocesana e dal Progetto Policoro sul tema “Al cuore della democrazia”, eco a livello locale dell’argomento scelto per la cinquantesima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio prossimi: interverrà don Bruno Bignami, direttore nazionale dell’Ufficio della Conferenza Episcopale Italiana per i Problemi Sociali e il Lavoro. Durante l’incontro sarà illustrata la Buona Pratica Diocesana che il Comitato organizzatore per le Settimane Sociali ha selezionato per Trieste: il Centro Educativo “Diorama”, la cui operatività sarà presentata dalla dott.ssa Francesca Colopi, assistente sociale del Centro.

Anticiperanno gli interventi i saluti di mons. Vincenzo D’Ercole, vicario generale della diocesi, del dott. Francesco Bonito, sindaco di Cerignola, di don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana, del dott. Gaetano Panunzio, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro. Modererà l’incontro Antonio Mogavero, animatore di comunità del Progetto Policoro.

L’incontro costituirà una preziosa occasione per presentare il calendario completo della Settimana Sociale Diocesana che si svolgerà dal 30 aprile al 2 maggio, la cui programmazione prevede una tappa a Rocchetta Sant’Antonio.

“Riapre” Casa Rosati: accoglienza per le categorie fragili nel ricordo di Isah – L’immobile è stato ristrutturato grazie ai fondi dell’8×1000 e alla volontà del vescovo Fabio Ciollaro. Don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana: “È il nostro modo di essere Chiesa oggi”

Sarà dedicata a Isah, storico operatore della Caritas, l’antica Casa Rosati ubicata in Piazza Zingarelli a Cerignola e destinata all’accoglienza delle categorie più fragili. Grazie ai fondi dell’8×1000, alla volontà del vescovo Fabio Ciollaro e all’Economo diocesano, sac. Gerardo Rauseo, l’immobile è stato totalmente ristrutturato ed è pronto per essere messo a disposizione dei cittadini senza fissa dimora o di coloro che subiscono ordinanze di sfratto o che ne abbiano temporaneamente necessità.

Il progetto, che prevede quattro situazioni abitative distinte e separate con ingressi indipendenti, è tornato utile durante l’emergenza Covid e durante la prima fase della guerra in Ucraina, quando diverse famiglie hanno potuto trovare – come continuano a trovare – ospitalità e ristoro nelle stanze di Casa Rosati, oggi Casa Isah, dal nome del primo responsabile che ne ha curato la gestione e l’accoglienza nel periodo di pandemia.

“Riapre una casa che in realtà non è mai stata chiusa. La casa di Isah rappresenta il nostro modo di essere Chiesa oggi. Un ospedale da campo dove tutti possono essere accolti, come ci ricorda papa Francesco, una casa – spiega il Direttore della Caritas diocesana, don Pasquale Cotugno – segno di una Chiesa accogliente e aperta dove poter creare relazioni di prossimità con gli ospiti, accompagnandoli nella realizzazione del proprio progetto di vita e di integrazione nel tessuto sociale”.

“Ringrazio tutti gli operatori e i volontari che si sono adoperati quotidianamente soprattutto nel servizio di ambito territoriale PIS (Pronto Intervento Sociale). In piena sinergia con le Forze dell’Ordine e con i Servizi sociali dell’Ambito riusciamo a garantire h24 un servizio di ascolto e di accoglienza”, conclude don Cotugno