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Ufficio di Vice Postulazione per la Causa di Canonizzazione del Venerabile “Mons. Antonio Palladino” – Comunicato Stampa

La diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano, ufficio di vice-postulazione della causa di beatificazione,  e la Congregazione delle Suore Domenicane  del Santissimo Sacramento hanno organizzato, in occasione del 139° anniversario della nascita del Venerabile don Antonio Palladino (1881-1926), sacerdote di Cerignola per il quale è in corso la causa di beatificazione, che ricorrerà il prossimo dieci novembre, il seguente programma.

Martedì 10 novembre 2020, nella chiesa parrocchiale di San Domenico, ove il  Venerabile è stato primo parroco per diciassette anni, alle ore 19,00 sarà celebrata una Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano. Seguirà la presentazione del fumetto Don Antonio Palladino il Don Bosco di Cerignola. Introduce Mons. Carmine Ladogana, vice postulatore della causa di beatificazione; intervengono il Dott. Nicola Pergola e Pasquale Bufano, curatore e disegnatore del volume. Le conclusioni della serata sono affidate al Vescovo Mons. Luigi Renna. Il tutto si svolgerà nell’assoluto rispetto della normativa anti covid vigente.

La causa di beatificazione di don Antonio Palladino il 18 agosto 1994 ottenne dalla Santa Sede il nulla osta per l’inchiesta e l’avvio del processo diocesano. Il 10 dicembre 2010 Papa Benedetto XVI, lo proclamò Venerabile. Mentre dal 15 maggio 2019 i suoi resti mortali riposano nella chiesa parrocchiale di S. Domenico in Cerignola, dove da parroco tradusse in atti concreti il suo amore per Cristo, avvicinando la chiesa ai poveri e i poveri a Dio.

Cerignola, 3 novembre 2020

Mons. Carmine Ladogana

vice postulatore

La “Nota per la Commemorazione dei Defunti” del vescovo Luigi Renna

È in distribuzione nelle parrocchie in questi giorni la “Nota per la Commemorazione dei Defunti” a firma del vescovo Luigi Renna. Con il documento, il pastore della Chiesa di Cerignola-Ascoli Satriano – nel ricordare che “le precauzioni per evitare il diffondersi del Covid-19 hanno portato i Comuni ad emanare delle disposizioni che limitano l’accesso ai cimiteri, ed hanno altresì sollecitato la Penitenzieria Apostolica ad estendere la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria a chi visita i luoghi dove riposano i nostri cari defunti, a tutto il mese di Novembre” – esorta i diocesani ad attenersi alle norme emanate, nella consapevolezza che “la pietà verso i defunti quest’anno si veste anche del sacrificio di qualche restrizione per un bene maggiore, ossia la salute pubblica”, invitandoli a non recarsi “in massa il 2 novembre a visitare le tombe dei nostri cari, ma di programmare in tutto il mese un tempo nel quale compiere questo gesto di pietà”.

“Il 2 novembre – sottolinea il Vescovo – non tralasciamo di partecipare alla S. Messa in suffragio dei nostri cari: cioè sarà possibile solo nelle nostre chiese e non nel cimitero, né all’aperto, né tantomeno nelle cappelle comunali. I sacerdoti sono invitati a prevedere più celebrazioni eucaristiche durante quella giornata, solo nelle chiese parrocchiali, per permettere a tutti di suffragare i propri cari defunti e celebrare il memoriale della Passione Morte e Risurrezione del Signore che nutre la nostra speranza”. Sarà opportuno – continua mons. Renna – “solennizzare in tutte le chiese l’ottavario per i defunti, tempo propizio per la preghiera per i nostri cari e per meditare sui misteri delle realtà ultime e sulla speranza della risurrezione. Non dimentichiamo inoltre che i defunti si possono suffragare oltre che con la S. Messa e con la preghiera, anche con le opere di carità verso i poveri”.

Inoltre, dal 2 all’8 novembre 2020, ogni mattina, sulla pagina Facebook – Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, alle ore 7,45, il vescovo Renna offrirà una riflessione sul tema: “Il tempo in cui cadono le foglie. Ricordando i nostri cari defunti nella speranza della Resurrezione”.

 

Nasce il “Laboratorio delle Migrazioni” nel Seminario Vescovile di Cerignola

Sollecitato dal magistero episcopale, che risuona delle indicazioni fornite da papa Francesco nel “Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato” di quest’anno – dove si legge che occorre “Conoscere per comprendere, […] farsi prossimo per servire, […] ascoltare per riconciliarsi, […] condividere per crescere, […] coinvolgere per promuovere” – l’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei Migranti e dei Rifugiati-Migrantes, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano Missionario-Missio e con il supporto dell’Associazione “San Giuseppe” Onlus di Cerignola, mercoledì, 14 ottobre 2020, alle ore 18,30, nel pieno rispetto delle norme anticovid, inaugurerà il “Laboratorio delle Migrazioni”, ubicato nei locali del Seminario Vescovile (Via Plebiscito, 18) di Cerignola. Non si tratta di uno sportello informativo o caritativo, bensì di uno spazio di studio e di approfondimento, di formazione e di informazione rivolto agli operatori e a quanti sono interessati ad approfondire le tematiche migratorie.

La giornata inaugurale, dedicata alla riflessione e alla testimonianza, si aprirà con la visione del docufilm “Sfollati”; al termine, in collegamento da Roma, il dott. Simone Varisco presenterà il suo volume sulla storia delle Giornate mondiali del migrante e del rifugiato. A seguire, la riflessione del vescovo Luigi Renna sul Messaggio del Papa per la Giornata sul tema “Come Gesù, costretti a fuggire” e la presentazione delle finalità e delle attività del laboratorio che, tra l’altro, prevedono un cineforum itinerante nel primo venerdì del mese e un corso di formazione sulla prevenzione degli abusi sui minori nell’ultimo venerdì del mese a partire da novembre. Sarà, quindi, illustrato il volto europeo del “Laboratorio delle Migrazioni” attraverso il lavoro svolto dall’Associazione a sostegno della realtà locale.

 

L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari – A vent’anni dalla Nota Pastorale delle Chiese di Puglia “Le nostre feste”

Dalla Prima Domenica di Avvento la nuova edizione italiana del Messale Romano sarà usata in tutte le Chiese Puglia

A più di vent’anni dalla pubblicazione della Nota Pastorale sul Le feste religiose popolari nelle Chiese di Puglia (1998), la Conferenza Episcopale Pugliese, confermando una particolare attenzione alle feste religiose e alle diverse espressioni della pietà popolare tipiche delle Diocesi della nostra Regione, pubblica questa nota L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari.

«Si è sentito il bisogno di offrire una riflessione – ha dichiarato S.E. Mons. Claudio Maniago, Vescovo di Castellaneta e Vescovo incaricato per la Commissione regionale per la liturgia – riguardo a questo delicato e significativo aspetto della vita delle nostre Comunità, che fosse arricchito dai testi del magistero che in questi ultimi anni sono stati pubblicati, come il Direttorio su pietà popolare e liturgia e i vari interventi di Papa Francesco su questo tema, a cominciare dall’esortazione apostolica Evangelii Gaudium».

Il documento reso noto in data odierna, dopo aver tratteggiato il ruolo delle feste religiose nel contesto dell’azione evangelizzatrice della Chiesa, propone tre appendici che riportano i principi generali a cui si devono ispirare le feste, indicazioni per la musica e note legali per una corretta gestione di queste occasioni.

«Il solco in cui la nota dei Vescovi pugliesi si colloca – continua Mons. Maniago – è quello tracciato dal Concilio Ecumenico Vaticano II e in particolare dalla Riforma Liturgica, cifra dello stesso Concilio; l’orizzonte in cui si muove è quello del rinnovamento della Chiesa, chiamata a scrutare i segni dei tempi e ad essere capace di trasmettere il dono del Vangelo alle nuove generazioni. Un rinnovamento che, nelle nostre Comunità, non può prescindere dall’ambito delle feste religiose».

La Nota pubblicata oggi era stata approvata nella riunione della Conferenza Episcopale Pugliese tenutasi a Molfetta il 15 settembre scorso.

Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza i presuli hanno scelto la data del 29 novembre, Prima Domenica di Avvento, per l’adozione della nuova edizione italiana del Messale Romano in tutte le Diocesi di Puglia.

              Commissione regionale

Cultura e Comunicazioni

106° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – 27 settembre 2020

Appuntamento, domani, domenica, 27 settembre 2020, alle ore 19, nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria Addolorata – la Chiesa Madre – di Orta Nova, dove il vescovo Luigi Renna presiederà la celebrazione eucaristica per la Giornata Mondiale del 

Migrante e del Rifugiato 2020, guidata dal tema “Come Gesù, costretti a fuggire. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati interni”, promossa dalla Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana.

Nella sua ultima lettera pastorale – “La via della speranza. Per non ricominciare allo stesso modo” – il Vescovo invita ad affidare il cammino diocesano alla Vergine Santissima, sollievo dei migranti e a guardare con rinnovata speranza il percorso comune da compiere alla scoperta dei segni dei tempi: “Mentre i giorni che ci aspettano – scrive mons. Renna – sono ancora incerti a causa dell’imperversare del Covid-19 in tutto il mondo, noi guardiamo con speranza al futuro, consapevoli che non bisogna ignorare la criticità di questo momento storico, ma che allo stesso tempo bisogna camminare, fare i passi giusti, soprattutto percorrere insieme la stessa strada”.

Sollecitato dal magistero episcopale, che echeggia le indicazioni fornite da papa Francesco nel “Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato di quest’anno – dove si legge che occorre “Conoscere per comprendere, […] farsi prossimo per servire, […] ascoltare per riconciliarsi, […] condividere per crescere, […] coinvolgere per promuovere” – l’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei Migranti e dei Rifugiati-Migrantes, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano Missionario-Missio e con il supporto dell’Associazione “San Giuseppe” Onlus di Cerignola, mercoledì, 14 ottobre 2020, alle ore 18,30, inaugurerà il “Laboratorio delle Migrazioni”, ubicato nei locali del Seminario Vescovile di Cerignola. Non si tratta di uno sportello informativo o caritativo, bensì di uno spazio di studio e di approfondimento, di formazione e di informazione rivolto agli operatori e a quanti sono interessati ad approfondire le tematiche migratorie.

La giornata inaugurale, dedicata alla riflessione e alla testimonianza, si aprirà con la visione del docufilm “Sfollati”; al termine, in collegamento da Roma, il dott. Simone Varisco presenterà il suo volume sulla storia delle giornate mondiali del migrante e del rifugiato. A seguire, la riflessione del vescovo Renna sul Messaggio del Papa per la Giornata sul tema “Come Gesù, costretti a fuggire” e la presentazione delle finalità e delle attività del laboratorio che – tra l’altro –  prevedono un cineforum itinerante nel primo venerdì del mese e un corso di formazione sulla prevenzione degli abusi sui minori nell’ultimo venerdì del mese a partire da novembre. Sarà, quindi, illustrato il volto europeo del Laboratorio delle Migrazioni attraverso il lavoro svolto dell’Associazione a sostegno della realtà locale.

Invocazione

Madre, il tuo volto è Sollievo dei migranti:/lo è stato per la nostra gente partita anni fa,/che nelle valigie di cartone,/verso Torino, Milano, la Germania,/ha portato anche l’immagine del tuo dolce volto, davanti al quale da bambini,/a Cerignola, ad Ascoli Satriano,/nei Cinque Reali Siti,/a Candela e Rocchetta Sant’Antonio,/abbiamo balbettato “Ave Maria”./Grazie per la consolazione/che hai dato ai nostri emigrati./Ora facci più sensibili a coloro/che sbarcano sui nostri lidi/in cerca di pane e futuro;/sii sollievo per le madri che li lasciano partire perché non muoiano di fame e di guerra./Dalla nostra capacità di essere con te,/loro sollievo, noi capiremo che abbiamo imparato la lezione della storia. E quella del Vangelo. Madre Santissima, aiutaci a guarire,/aiutaci ad aprire un varco nelle nostre vite,/nelle nostre città,/allo Spirito che rinnova/la faccia della terra e la ricrea!/Così sia”.

Bentornata, scuola! L’apertura necessaria, Willy e lo sguardo sul mondo – Messaggio per il nuovo Anno Scolastico 2020-2021

Carissimi bambini, ragazzi e giovani,

carissimi Dirigenti, docenti e personale scolastico,

carissimi genitori,

buon inizio dell’anno scolastico! Immagino che, per i più giovani, nel marzo scorso, la notizia della chiusura della scuola a causa del Covid-19 sia risuonata come l’annuncio di una lunga vacanza. Ma così non è stato perché tutti si sono adoperati affinché non mancasse a nessuno il supporto di lezioni online e qualche forma di contatto che permettesse di continuare ad esercitare quel diritto allo studio che fa crescere ogni società e Paese.

Ora si riprende e sento di dover dire a tutti: “Coraggio!” Osate!”. Perché di tutte le “aperture” di questi mesi, quella della scuola è davvero “necessaria”! Un Paese con le scuole chiuse, con una didattica soltanto a distanza, è un Paese che non sta guardando né al suo presente, considerando i tanti che “si perdono per strada”, né al suo futuro, nella convinzione che la cultura è la grande risorsa che permette di affrontare le sfide personali, sociali, mondiali. Prego il Signore perché ci siano le condizioni affinché la ricchezza di tutto quel mondo racchiuso nella parola “scuola” cresca e non venga ostacolata da nessuna situazione!

Cari ragazzi e giovani, non possiamo iniziare l’anno senza pensare alemno per un attimo ad un ragazzo poco più grande di voi, Willy Monteiro Duarte di Colleferro, che qualche settimana fa, a soli ventuno anni, è stato ucciso in una rissa, dopo che era andato in soccorso di amici per “mettere pace”. La sua storia ci interpella e ci fa chiedere dove sta il bene e dove sta il male, in un mondo che sembra relativizzare tutto.

Il bene sta in Willy, nella sua gentilezza, nella sua voglia di vivere testimoniata dai suoi amici, nel suo desiderio di troncare una rissa perché il dialogo e il rispetto sono le scelte migliori di vita, sempre! Il male sta nella violenza, nella “legge del branco” che si assimila più a dei lupi che a delle persone, alla mancanza di pietà, al vivacchiare senza valori. La storia di Willy è così simile a quella del “nostro” Donato Monopoli, per il quale i familiari attendono ancora giustizia.

Cari ragazzi, se nella vita non impariamo a distinguere il bene dal male, come faremo a vivere una vita umana, felice, che si realizza nella misura in cui diffonde attorno a sé serenità e pace? Imparate dalla storia di Willy non ad avere paura, ma ad osare il bene e a rifuggire da ogni tipo di prepotenza!

Carissimi,

voglio concludere il mio messaggio con lo stralcio di una poesia – Una scuola grande come il mondo – di Gianni Rodari, del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita. È una poesia che forse abbiamo ascoltato da bambini, nell’età in cui ci sentiamo tutti un po’ in dovere di imparare. Ma se crescendo abbandoniamo il desiderio di essere “alunni”, di continuare a tenere lo sguardo aperto sul mondo che in tutti i suoi aspetti è scuola, forse perderemo tante lezioni importanti che la vita ci riserva.

C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri, professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle. (…)

Ci si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi. (…)

Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso
.

Buona scuola a tutti! Con gli occhi aperti sul mondo!

Cerignola, dalla Sede Episcopale, 22 settembre 2020.

Vostro

† Luigi, Vescovo

“Camminare sulla via della speranza” Appuntamento nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo per il Convegno Ecclesiale Diocesano (24-25 settembre 2020) #chiciseparera

Si intitola “Camminare sulla via della speranza”, con un evidente richiamo alla più recente lettera pastorale del vescovo Luigi Renna – “La via della speranza. Per non ricominciare allo stesso modo” – il Convegno Ecclesiale Diocesano che, quest’anno, nel pieno rispetto delle norme previste per il contenimento del Covid-19, si svolgerà nei giorni 24-25 settembre 2020, a partire dalle ore 19, nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola.

Due giorni di riflessione, illuminati dai contenuti e dalle indicazioni fornite dal Vescovo per il prossimo Anno Pastorale, guideranno presbiteri e diaconi, religiosi e  religiose, operatori pastorali e membri dell’associazionismo ecclesiale su “La via della speranza” in un tempo “rivelativo” – come ha definito la contemporaneità Matteo Truffelli, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana – che invita tutti e ciascuno a “prendere coscienza che non possiamo essere spettatori passivi di uno sconvolgimento che invade tutti i campi della vita” (p. 6). Per tale ragione, scrive il vescovo Renna nella lettera pastorale, “ritorneremo su queste tre grandi questioni ‒ la pandemia, il problema della criminalità e la trasmissione della fede ‒ in ascolto di un brano della Parola di Dio che sempre ‘rilancia’ la Chiesa verso il futuro: l’apparizione del Signore Risorto ai discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). Da questo ascolto e dal discernimento che ne scaturirà potremo delineare alcuni percorsi pastorali che sono in continuità con il cammino fin qui fatto, ma vogliono anche cercare di cogliere la novità del momento storico che ci interpella” (p. 8).

Giovedì, 24 settembre, dopo la preghiera e il saluto del Vescovo, interverranno la prof.ssa Angiola Pedone dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali (“Immagini per ‘camminare’: il ciclo della ‘Cena di Emmaus’ di Arcabas”) e don Francesco Zaccaria, docente di Teologia Pastorale nella Facoltà Teologica Pugliese e Presidente dell’Associazione Italiana Catecheti (“Le linee pastorali a partire dalla Lettera ‘La via della Speranza’”). Venerdì, 25 settembre si passerà “Dall’analisi al discernimento su ‘La via della Speranza’” quando, dopo l’introduzione di Sua Ecc. Mons. Renna, i Gruppi di Studio coinvolgeranno nel dibattito e nel confronto le diverse espressioni dell’ecclesialità diocesana.

Il grido della terra, il grido dei poveri

“Il grido della terra, il grido dei poveri” è il titolo dell’appuntamento organizzato dall’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro e dall’Ufficio Caritas della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, che si terrà sabato, 26 settembre 2020, con inizio alle ore 18,30, nel cortile della Curia Vescovile (Piazza Duomo – Cerignola)

L’iniziativa scaturisce da una constatazione: non possiamo più indugiare, occorre riflettere e impegnarsi, e per farlo è necessario informarsi. La nostra Casa Comune, il Pianeta Terra, come denuncia papa Francesco, è in pericolo. E con essa è in pericolo la sopravvivenza del genere umano. Per questo ognuno, pur con responsabilità differenti, deve fare la propria parte. Educhiamoci alla “cittadinanza ecologica” e preserviamo il creato da ogni male, per il bene nostro, dei popoli e delle future generazioni.

Nel quinto anniversario della enciclica “Laudato sì’” di papa Bergoglio, intendiamo anche noi celebrare questo importante evento, dedicando l’incontro a due temi strettamente collegati tra loro: l’ecologia e l’equità.

Ad aiutarci a capire meglio l’enciclica, dopo i saluti di don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas, e dell’avv. Gaetano Panunzio, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, interverranno il Luogotenente Luigi Catino-Carabinieri NOE, Bari, e l’ing. Andrea Pugliese, Ingegnere Ambientale. Modererà l’incontro il dott. Luca Maria Pernice, giornalista. Le conclusioni saranno affidate a Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.

Al termine dell’incontro, in collaborazione con Mercato Circolare, assisteremo alla rappresentazione teatrale dal titolo “Blue Revolution Show, l’economia ai tempi dell’usa e getta”, una produzione pop economix. Un one man show che unisce tre storie – la storia dell’economia dell’usa e getta, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari, la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky – per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente.

Come scrive il vescovo Renna nella sua ultima lettera pastorale “La via della speranza. Per non ricominciare allo stesso modo”, «Il virus ha rivelato la fragilità e la vulnerabilità di un mondo che è malato, come ci ha ricordato il Papa nella omelia del 27 marzo scorso. Il problema dell’ambiente, della perdita delle biodiversità, del cambiamento climatico, della domanda sul “perché” i virus attaccano sempre più l’uomo e meno gli animali, richiede che diveniamo tutti più sensibili a queste tematiche… Sono passati cinque anni dalla Laudato sì’ di papa Francesco e, ora più che mai, non possiamo archiviare questo importante documento. Siamo consapevoli della nostra responsabilità verso la casa comune del creato? Cosa stiamo facendo?».