OLTRE IL CORONAVIRUS: IL DIRITTO DI SPERARE #chiciseparera

Mi sia consentito accompagnare la proposta didattica sul tema: “Oltre il coronavirus: il diritto di sperare”, riservata agli alunni delle Scuole secondarie di I e II grado della nostra diocesi sia per motivare – per così dire – questa ‘intromissione’ nella scuola, in un momento così difficile; sia per offrire degli spunti di riflessione che sono sicuramente latenti nel cuore dei nostri adolescenti.

  1. Quali sono le motivazioni?

La finalità della scuola  è educare alla vita, cercando innanzitutto di aiutare il giovane a porsi le domande più profonde su di essa e accompagnandolo a trovare delle risposte significative. Su questo versante la scuola sa di poter contare sulla Chiesa, per la quale l’educazione della persona è parte essenziale della sua missione.

“Non si tratta di ‘occupare’ la scuola, ma [aiutarla] a restituirle il ruolo sociale che merita, essendo rimasta uno dei pochi presìdi culturali in una società che non sembra credere al valore della cultura” (dal Seminario Nazionale “Educare ancora, educare sempre”, sospeso a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid-19).

  1. Spunti di riflessione

I giovani non hanno mai goduto di un’invidiabile reputazione; …nel tempo riferirsi agli adolescenti ha per lo più significato puntualizzare la loro immaturità, insolenza, irresponsabilità” (Stefania Andreoli. Il Corriere della Sera). Al contrario, anche gli adolescenti stanno sperimentando una realtà che ha sconvolto i loro progetti, le loro amicizie, la loro vita; anche i loro occhi hanno potuto osservare i camion carichi di bare contenenti tanti nonni, mentre procedevano lentamente di notte verso i forni crematori; anche loro si stanno rendendo conto che il mondo era racchiuso in certezze che vanno via via frantumandosi…

  1. Tante risposte

La storia, la filosofia, la letteratura, la scienza, la religione… hanno dato delle risposte sul “Tempo”, su cui è opportuno riflettere. Pensiamo al Carpe diem di Orazio, alla Canzone di Bacco di Lorenzo il Magnifico (“Chi vuol essere lieto sia, di doman non c’è certezza…); alle riflessioni bibliche sul “Tempo” in Qoelet 3,1-2.7 (Per tutto c’è un momento, un tempo per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere un tempo per morire,… un tempo per piangere, e un tempo per ridere).

Nella letteratura, dall’Ottocento al primo Novecento, da Leopardi a Montale…

In tempi più recenti: le parole di papa Francesco nella Lumen Fidei n. 57, e nell’Evangelii gaudium n. 223: “Il tempo è superiore allo spazio…”.

Autori come l’argentino Ernesto Sàbato “La vita si scrive in brutta copia, senza la possibilità di correggerla e ricopiarla in bella”.

 Ma la risposta più genuina e sorprendente contiamo di averla dal cuore dei ragazzi.

Rocco Solomita