la Legalità

Si terrà Sabato 9 giugno alle ore 20, nella chiesa parrocchiale di S. Antonio da Padova di Cerignola, l’incontro con il dott. Nicola Gratteri. La serata culturale è stata organizzata dal consiglio pastorale della parrocchia e dalla confraternita S. M. della pietà, nell’ambito dei festeggiamenti in onore del patrono della parrocchia S. Antonio da Padova.

Il dott. Nicola Gratteri, Procuratore delle Repubblica di Catanzaro è stato invitato per raccontare, a partire dalla propria esperienza,  la legalità.

La serata sarà introdotta dal parroco don Carmine Ladogana e conclusa dal Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano S.E. Mons. Luigi Renna.

Nicola Gratteri ha posto al centro della sua azione la sconfitta della ndrangheta. Ed i risultati conseguiti fanno ben sperare. Il motivo l’invito al dott. Gratteri, ha dichiarato don Ladogana, “nasce dalla consapevolezza che nella nostra città ogni giorno avvertiamo il bisogno di consolidare regole, di costruire una città dove il lavoro delle forze dell’ordine e dei magistrati deve essere affiancato da tutte le agenzie educative, dagli enti locali, dalle parrocchie, dal volontariato e da tutti i corpi sociali. Solo comunità affrancate dalla rassegnazione e dalla paura potranno aspirare  ad aprire l’orizzonte ai vasti campi della cultura e dello sviluppo”.

Una voce, quella del dott. Nicola Gratteri, che declinerà i temi della legalità attraverso la sua immensa esperienza. “Non mancheranno  – continua il parroco-, spunti di riflessione e soprattutto sono certo che  l’incontro ci lascerà solide tracce di nuovi percorsi culturali che non potranno che crescere ed arricchire la comunità parrocchiale. E’ molto interessante la lettura dei libri scritti dal dott. Gratteri perché si percepisce insieme alla passione per il suo lavoro anche l’attaccamento ai valori . L’idea di invitare il dott. Gratteri è nata, nel consiglio pastorale parrocchiale e con la nostra  confraternita,  dopo aver letto in una sua intervista, di qualche mese addietro, questa frase:  “Se io fossi nato in una casa di ndranghetisti, oggi sicuramente sarei un capo mafia. Dipende molto dai genitori. Io sarò grato a vita ai miei genitori per gli insegnamenti che mi hanno dato”.