Caritas

Quinta Giornata Mondiale dei Poveri “I poveri li avete sempre con voi” (Mc 14,7) Le iniziative nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano

Sarà celebrata domenica, 14 novembre 2021, la quinta Giornata Mondiale dei Poveri sul tema “I poveri li avete sempre con voi” (Mc 14,7). La Giornata non è soltanto un’opportunità per tutta la Chiesa e per ogni battezzato per rimettere al centro di ogni percorso l’attenzione e la cura di ogni forma di povertà, ma anche un momento di riflessione su quali relazioni noi creiamo con i poveri e qual è la loro presenza nelle nostre comunità. Afferma papa Francesco: “La loro presenza in mezzo a noi è costante, ma non deve indurre a un’abitudine che diventa indifferenza, bensì coinvolgere in una condivisione di vita che non ammette deleghe. I poveri non sono persone ‘esterne’ alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza, per alleviare il loro disagio e l’emarginazione, perché venga loro restituita la dignità perduta e assicurata l’inclusione sociale necessaria”. La Giornata, quindi, sollecita il cambiamento della nostra mentalità per accogliere la sfida della condivisione e della partecipazione, a “non considerare i poveri come persone separate” dalle comunità, ma a mettere in atto una logica relazionale sempre inclusiva, dove i poveri “devono essere messi nelle condizioni di poter dare”.

In diocesi, con il vescovo Luigi Renna, la Caritas Diocesana, i suoi operatori e i volontari del Servizio Civile, la Giornata vivrà un momento di condivisione e fraternità domenica, 14 novembre 2021, alle ore 16,30, nei locali del Centro Pastorale Diocesano “Santa Giuseppina Bakhita” sul tema “Crocevia di storie”. Un momento di condivisione fra ragazzi sui diversi percorsi umani, lavorativi ed esistenziali. Borgo “Tre Titoli” come crocevia di tante storie e come punto di partenza per la costruzione di una comunità che vede protagonisti i giovani e i poveri stringersi in un unico abbraccio in un’unica Chiesa.

“Questa giornata – dichiara don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana – nasce dalla volontà dei ragazzi in Servizio civile e dal loro percorso formativo in Caritas. È fondamentale per la nostra Chiesa mettersi in ascolto anche dei giovani e della loro creatività, come è necessario mettersi in ascolto dei poveri per costruire una società in cui chi è ai margini, i poveri come anche i giovani, diventi realmente protagonista”. “Comunione e missione – si legge tra le pagine della più recente lettera pastorale del vescovo Renna “La Pentecoste continua. Rinnovarci nel cammino e nell’annuncio del Vangelo” – sono tra loro intrinsecamente unite perché tutti coloro che sono chiamati alla stessa comunione sono inviati ad evangelizzare, ad annunciare e testimoniare il Vangelo nel mondo”.

Conclude papa Francesco nel suo messaggio: “Mi auguro che la Giornata Mondiale dei Poveri, giunta ormai alla sua quinta celebrazione, possa radicarsi sempre più nelle nostre Chiese locali e aprirsi a un movimento di evangelizzazione che incontri in prima istanza i poveri là dove si trovano. Non possiamo attendere che bussino alla nostra porta, è urgente che li raggiungiamo nelle loro case, negli ospedali e nelle residenze di assistenza, per le strade e negli angoli bui dove a volte si nascondono, nei centri di rifugio e di accoglienza”.

L’ambasciatore del Niger ospite della Caritas Diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano

Lo scorso 26 settembre l’ambasciatore nigerino in Italia, Nana Hadiza Noma Ngade, è stato ospite della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano nei locali del Centro “Santa Giuseppina Bakhita” in località Tre Titoli, per poi incontrare la comunità nigerina presente a Pozzo Terraneo. Una circostanza dolorosa ha fatto nascere un incontro importante. Un ragazzo nigerino è deceduto in circostanze ancora tutte da chiarire, probabilmente per suicidio. Un gesto estremo che ci fa comprendere quanta sofferenza esista nel cuore di questi ragazzi che abitano le nostre campagne e che ogni giorno devono combattere contro lo sfruttamento quotidiano, la solitudine, il senso di frustrazione e di fallimento che soffoca la speranza di poter cambiare la propria esistenza. La Caritas diocesana, in collaborazione con l’Ufficio dei Servizi Sociali, ha provveduto a dare una degna sepoltura al giovane, accompagnata dalla preghiera islamica presieduta dall’Imam locale.

Durante l’incontro il direttore della Caritas diocesana, don Pasquale Cotugno, ha illustrato all’Ambasciatore le attività e i servizi offerti quotidianamente agli immigrati presenti nella borgata di Tre Titoli: dall’ambulatorio medico gestito dai medici volontari agli sportelli per l’assistenza legale e sanitaria, alle attività progettuali per l’integrazione, come l’inserimento lavorativo dei residenti attraverso la raccolta del pomodoro sui terreni del Centro “Bakhita”, i cui introiti saranno utili per sostenere nuove progettualità e sviluppare maggiori opportunità occupazionali.

“L’incontro – afferma don Pasquale – ci ha permesso di creare un’importante relazione con l’Ambasciata nigerina in Italia, allo scopo di sviluppare collaborazioni concrete per fornire il massimo supporto a tutti i cittadini del Niger presenti sul nostro territorio”. Un ponte istituzionale importante, quello creatosi, che permetterà di aiutare i ragazzi nigerini sia nel sostenere il costo di eventuali affitti, sia nel facilitare il percorso burocratico per eventuali rimpatri assistiti.

Un ringraziamento particolare va alle Forze dell’Ordine nella persona della dott.ssa Loreta Colasuonno, vicequestore e dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza a Cerignola, che in sinergia con la Caritas diocesana offre un costante aiuto e un pronto sostegno per la gestione di casi così delicati nel nostro territorio.

 

PRESENTAZIONE DELLA RICERCA “DENTRO IL WELFARE CHE CAMBIA. 50 ANNI DI CARITAS, AL SERVIZIO DEI POVERI E DELLA CHIESA”

In occasione del 50° anniversario dell’istituzione di Caritas Italiana è stata realizzata una ricerca sul welfare religioso cattolico in Italia, con particolare riferimento al ruolo svolto da Caritas Italiana in tale contesto.
Il lavoro, curato da tre ricercatori (Massimo Campedelli, sociologo, esperto di welfare; Giorgio Marcello, docente presso l’Università della Calabria a Cosenza; Sergio Tanzarella, docente presso la Facoltà Teologica Italia Meridionale a Napoli e l’Università Gregoriana a Roma), da Renato Marinaro e Francesco Marsico (Caritas Italiana), ha coinvolto anche testimoni della storia di Caritas Italiana, direttori o ex direttori di Caritas diocesane e studiosi cattolici, oltre a diversi operatori di Caritas
Italiana.
I risultati della ricerca verranno pubblicati online nel sito di Caritas Italiana (www.caritas.it) in quattro volumi dai seguenti titoli:
1. “Non solo servizi”. Il welfare religioso cattolico come prospettiva di ricerca
2. La Caritas Italiana. Storia, presenza, ricerca e advocacy
3. Caritas: parlano i testimoni. Memorie e proposte per guardare al futuro
4. Prospettive teologico-pastorali del ministero della Carità
Lunedì 27 settembre, dalle ore 11 alle 13,
la ricerca verrà presentata online alle Caritas diocesane.
Per partecipare è necessario collegarsi a:
https://chiesacattolica.webex.com/meet/CaritasItaliana

La campagna di vaccinazione della Caritas diocesana a favore degli immigrati e dei senza fissa dimora

Il 14 settembre 2021 è la data che ha segnato il “Via!” della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 negli insediamenti rurali del territorio della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, dove forte è la presenza di immigrati. In forma sinergica la Caritas Diocesana con il progetto FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione), che promuove la gestione integrata dei flussi migratori, e l’ASL di Foggia hanno previsto una serie di interventi grazie alla presenza di una equipe specializzata con il compito di informare ed offrire agli stranieri l’assistenza socio-sanitaria e legale. Con gli operatori e i volontari si è proceduto, durante il mese di agosto, a raccogliere la disponibilità e a stilare gli elenchi con i dati anagrafici degli aderenti. La campagna vaccinale coinvolge migranti soli, nuclei familiari, i senza fissa dimora, persone assistite dalla Caritas che frequentano strutture come mense, dormitori, centri diurni e centri di assistenza sanitaria.

“Papa Francesco – afferma don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana – ha insistito sulla necessità che la comunità mondiale si adoperi per colmare i ritardi accumulati nella distribuzione dei vaccini contro il coronavirus e, nel nome di un vero e proprio ‘internazionalismo dei vaccini’, ne garantisca la distribuzione a tutti, soprattutto ai deboli, ai fragili e ai poveri”.

Mantenendo un filo diretto e costante tra gli operatori, martedì 14 settembre, alle ore 15, sono iniziate le somministrazioni negli spazi del Santuario Diocesano della Madonna di Ripalta, con 2 medici e 4 infermieri, affiancati da mediatori interculturali e operatori sociali. Sul posto è stata presente anche un’unità mobile di rianimazione dell’ASL di Foggia. Dal prossimo 21 settembre le vaccinazioni saranno estese e garantite alla popolazione residente in località “Tre Titoli” nei locali del Centro “Santa Giuseppina Bakhita”. Successivamente sarà coinvolta la popolazione residente a Borgo “Tressanti”. “Noi abbiamo il dovere di mantenere viva la speranza – conclude don Cotugno – e i vaccini sono uno ‘strumento essenziale’ per porre fine alla pandemia, sollecitandone una rapida diffusione”.

#fateibravi: Storie di Covid ai tempi del Covid

In occasione dei FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI MARIA  SANTISSIMA DI RIPALTA, presentazione del Libro di Domenico  Farina: #fateibravi: Storie di Covid ai tempi del Covid. L’ incontro, che sarà moderato dal giornalista Dott. Gennaro Balzano, vedrà la partecipazione di S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano, don Pasquale Cotugno, Direttore Caritas Diocesana e dell’ Avv. Domenico Farina, autore del libro. I proventi della vendita del Libro saranno interamente devoluti per sostenere le attività della Caritas Diocesana

 

Nata la cooperativa sociale “Charlie fa surf”: sostenuta dalla Caritas diocesana, è frutto del Progetto Policoro

Si è costituita lo scorso 21 luglio la cooperativa sociale “Charlie fa surf” con sede a Cerignola, nei locali del Centro Educativo “Diorama” (vico V Addolorata, 79), nata per fornire continuità alle attività e ai progetti promossi dalla Caritas della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano sostenuti dalla Caritas Italiana con i fondi dell’OttoxMille: come avvenuto dal 2017 proprio con il progetto “Charlie fa Surf”, che denomina l’iniziativa, finalizzato al contrasto della dispersione scolastica e all’orientamento al lavoro per i minori e i giovani della diocesi. Sulla scia del progetto, la cooperativa si propone di coinvolgere l’interesse generale della comunità locale nella promozione umana e nell’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. La cooperativa, che nasce come gesto concreto del Progetto Policoro, scaturisce, inoltre, dall’incontro di operatori che, da tempo, svolgono il servizio di prossimità nel settore dell’educativa di strada, dell’assistenza ai bisognosi, dell’immigrazione, dell’educazione alla legalità.

La cooperativa – afferma il presidente avv. Gaetano Panunzio – rappresenta una nuova avventura che, grazie al sostegno fornito dal vescovo Luigi Renna e da don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana, stiamo per intraprendere. Continueremo a svolgere il nostro servizio in maniera concreta e organica, attivando collaborazioni sul territorio con enti e istituzioni nella consapevolezza che, come ci insegna papa Francesco, ‘ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie’. Siamo tutti entusiasti di iniziare questo nuovo percorso che trova negli incroci, diventati incontri di talenti, la sua vera forza”.

Sostenere i giovani nella creazione di un’impresa – dichiara don Cotugno – vuole essere per il nostro territorio un segno di speranza. Il lavoro diventa l’opportunità per mettere a fuoco la vocazione di ciascuno, rendendo la propria vita prolungamento della fantasia di Dio. È questa la mission del Progetto Policoro: animare le comunità e sostenere i giovani nella creazione del lavoro. La nuova cooperativa nasce da un lungo percorso di formazione e di animazione su temi sociali e sul contrasto alle povertà soprattutto quelle educative. Auguro a questi giovani di continuare a mantenere vivo il fuoco della carità che ha animato i progetti della Caritas diocesana e che ha visto alcuni di loro protagonisti, continuando ad essere anche tra i loro coetanei la voce di coloro che si sanno riappropriare positivamente del territorio, rendendolo un posto sicuro dove fare esperienza di gratuità e di amore”.

Il progetto “Liberiamo la Speranza”: al via le borse lavoro!

Concluso il primo step di formazione del Progetto, che ha registrato l’attiva partecipazione di operatori delle Caritas parrocchiali, di Avvocati, di Associazioni di Categoria, con l’assistenza e la prossimità degli operatori prende il via una delle fasi più importanti del progetto “Liberiamo la Speranza”: l’assegnazione di cinque borse lavoro.

Nel pomeriggio di martedì, 20 luglio 2021, nel Salone “Giovanni Paolo II” della Curia Vescovile di Cerignola, alla presenza di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo diocesano; di don Pasqua

le Cotugno, direttore della Caritas diocesana; delle Aziende aderenti; della dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Foggia; del dott. Matteo Padovano, ispettore della Polizia Penitenziaria e coordinatore del Nucleo di Foggia; e dei Borsisti, sono state firmate le convenzioni per l’assegnazione di cinque borse lavoro. I beneficiari, individuati dall’ULEPE (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna) di Foggia, avvieranno un periodo lavorativo grazie alla disponibilità di alcune aziende di Cerignola: la Coop. Soc. “Pietra di Scarto”, la Coop. Soc. “Altereco”, la Società Agricola “F.lli Merra” e la Società “Marmi Ciannamea”.

Il Progetto, avviato dalla Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano in collaborazione con l’UEPE di Foggia e finanziato con i fondi OttoxMille della Chiesa Cattolica, ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità in materia di giustizia e di misure alter

native e si sviluppa attraverso tre punti: la formazione di un gruppo di operatori e di volontari che operino nei vari contesti come le parrocchie, le associazioni e le cooperative, dove mettere in atto progetti sulla giustizia per sensibilizzare il territorio ad una maggiore consapevolezza del tema; l’assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori; l’assegnazione di cinque borse lavoro. L’obiettivo delle borse lavoro è favorire processi di accoglienza e di integrazione sociale dei detenuti, nonché lo sviluppo di un nuovo paradigma di giustizia, più attento all’uomo e al suo sviluppo integrale attraverso un percorso inclusivo e partecipativo.

I borsisti avranno un regolare contratto di lavoro della durata di sei mesi presso le aziende resesi disponibili: le stesse saranno accompagnate durante il percorso non soltanto dall’UEPE di Foggia, ma anche dagli operatori del Progetto attraverso una stretta collaborazione e un proficuo dialogo.

“Questa fase del Progetto – dichiara don Cotugno – ci rimanda al n. 287 del ‘Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa’ dove si legge: ‘Il lavoro è un diritto fondamentale ed è un bene per l’uomo: un bene utile, degno di lui perché adatto appunto ad esprimere e ad accrescere la dignità umana. La Chiesa insegna il valore del lavoro non solo perché esso è sempre personale, ma anche per il carattere di necessità’. Il lavoro – continua il direttore della Caritas diocesana – è lo strumento attraverso il quale si può davvero avviare un processo di integrazione e di rinnovamento dell’intero nucleo familiare per scardinarsi da un sistema culturale e sociale che tenta di affiliare e sottomettere gli uomini a una logica criminale ed illegale. Il lavoro, regolarmente pagato e disciplinato da un contratto, apre gli uomini ad una logica di corresponsabilità e di autonomia. Per tale motivo, questa fase del Progetto rappresenta un vero punto di partenza per la creazione di nuovi stili di vita”.

 

Le misure alternative: dall’istruttoria per il Tribunale di Sorveglianza all’esecuzione nel territorio – Secondo appuntamento del progetto “Liberiamo la Speranza”

Si terrà online, martedì, 20 aprile 2021, con inizio alle ore 16, il secondo appuntamento con “Liberiamo la Speranza”, il progetto della Caritas della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano realizzato con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità-Ufficio locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia, che ha lo scopo di “accompagnare – afferma don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas – secondo un principio di assoluta volontarietà, gratuità e riservatezza, soggetti che hanno commesso reati, le loro vittime e i loro familiari, la comunità, al fine di poter contribuire come realtà ecclesiale ad accrescere processi di accoglienza e di integrazione sociale dei detenuti e lo sviluppo di un nuovo paradigma di giustizia, più attento all’uomo e al suo sviluppo integrale”.

L’incontro, in collaborazione con l’ANF Foggia-Sindacato degli Avvocati del Tribunale di Foggia, dopo i saluti di don Pasquale e dell’avv. Stefania Panunzio, presidente ANF di Foggia, prevede gli interventi della dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore ULEPE di Foggia, e dell’avv. Giulio Treggiari, presidente della Camera Penale di Capitanata. Le conclusioni saranno di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi. Modererà l’avv. Gaetano Panunzio del progetto “Liberiamo la Speranza”.

L’evento è accreditato dall’Associazione Nazionale Forense con il riconoscimento di 2 crediti formativi in materia non obbligatoria. Per iscriversi basta collegarsi al seguente indirizzo: https://www.elawformazione.it e cliccare sul link: https://zoom.us/webinar/register/WN__0KD-z8jQvO6QqlBlbDd_Q. Agli iscritti sarà inviato via e-mail il link per la partecipazione.

Primo incontro del progetto “Liberiamo la Speranza”: intervento della dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, Direttore ULEPE Foggia

“L’UEPE evoluzione di un servizio: dall’esecuzione alla condivisione della misura con la comunità” è il tema del primo incontro del progetto “Liberiamo la Speranza”, realizzato con i fondi dell’OttoxMille dalla Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano in collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità-Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia, che – sulla scia della più recente lettera pastorale del vescovo Luigi Renna (“La via della speranza. Per non ricominciare allo stesso modo”, Cerignola 2020) – ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità in materia di giustizia e di misure alternative attraverso tre finalità: formare un gruppo di operatori e di volontari che agiscano nei vari contesti come le parrocchie, le associazioni e le cooperative allo scopo di coinvolgere il territorio per una maggiore consapevolezza del tema; assegnare cinque borse lavoro, precedute da un percorso di formazione e di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, per i soggetti in conflitto con la legge; garantire assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori.

All’incontro, che si terrà online sulla piattaforma Google Meet il prossimo 13 aprile 2021, dalle ore 16 alle ore 18, interverrà la dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna (ULEPE) di Foggia. Per informazioni e iscrizioni, inviare la richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: caritas.cerignola@gmail.com