Caritas

Primo incontro del progetto “Liberiamo la Speranza”: intervento della dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, Direttore ULEPE Foggia

“L’UEPE evoluzione di un servizio: dall’esecuzione alla condivisione della misura con la comunità” è il tema del primo incontro del progetto “Liberiamo la Speranza”, realizzato con i fondi dell’OttoxMille dalla Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano in collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità-Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia, che – sulla scia della più recente lettera pastorale del vescovo Luigi Renna (“La via della speranza. Per non ricominciare allo stesso modo”, Cerignola 2020) – ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità in materia di giustizia e di misure alternative attraverso tre finalità: formare un gruppo di operatori e di volontari che agiscano nei vari contesti come le parrocchie, le associazioni e le cooperative allo scopo di coinvolgere il territorio per una maggiore consapevolezza del tema; assegnare cinque borse lavoro, precedute da un percorso di formazione e di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, per i soggetti in conflitto con la legge; garantire assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori.

All’incontro, che si terrà online sulla piattaforma Google Meet il prossimo 13 aprile 2021, dalle ore 16 alle ore 18, interverrà la dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna (ULEPE) di Foggia. Per informazioni e iscrizioni, inviare la richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: caritas.cerignola@gmail.com

“Liberiamo la Speranza” – Un progetto della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano per favorire l’inclusione

Si terrà giovedì, 25 marzo 2021, con inizio alle ore 17,  l’incontro di presentazione del progetto “Liberiamo la Speranza” della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano, realizzato in collaborazione con l’UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Foggia e finanziato con i fondi dell’OttoxMille della Chiesa cattolica.

“Il progetto ‘Liberiamo la speranza’ – dichiara il direttore della Caritas diocesana don Pasquale Cotugno – è in linea con la lettera pastorale 2020-2021 del nostro vescovo Luigi Renna, dal titolo ‘La via della Speranza’. Al punto 1.2, intitolato ‘La mafia cerignolana’, il Vescovo scrive: ‘Sappiamo, alla scuola della Dottrina Sociale della Chiesa, che per risolvere un problema non basta vederlo, né solo giudicarlo, ma anche agire. C’è un’azione che è propria dello Stato ed una della società civile, della quale la Comunità cristiana fa parte e nella quale porta il suo contributo di pensiero e di azione, soprattutto attraverso l’impegno dei laici. C’è poi un’azione propriamente ecclesiale, di denuncia e dell’annuncio di un Vangelo che libera e che salva. Il nostro compito più grande, in un territorio segnato da così grandi emergenze, è proprio l’educazione: a Cerignola e nei Comuni dei Cinque Reali Siti, con la finalità di avviare un processo di riscatto dalla mentalità di illegalità e di consumi di stupefacenti che hanno deviato tante famiglie e tanti ragazzi’”.

“Non si tratta di un percorso di perdono – continua don Pasquale – ma di riscoperta dell’umanità che può favorire l’avvio di un percorso inclusivo, partecipativo e trasformativo. L’idea è quella di accompagnare, secondo un principio di assoluta volontarietà, gratuità e riservatezza, soggetti che hanno commesso reati, le loro vittime e i loro familiari, la comunità, al fine di poter contribuire come realtà ecclesiale ad accrescere processi di accoglienza e di integrazione sociale dei detenuti e lo sviluppo di un nuovo paradigma di giustizia, più attento all’uomo e al suo sviluppo integrale”.

L’incontro si svolgerà in streaming sui canali Facebook e Youtube della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.

Il Progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità territoriale in materia di giustizia e di misure alternative. Tale obiettivo passa attraverso tre punti:

  1. formare un gruppo di operatori e di volontari che operino nei vari contesti, come le parrocchie, le associazioni e le cooperative, in cui si mettono in atto progetti sulla giustizia, sensibilizzando la comunità territoriale ad una maggiore consapevolezza del tema;
  2. assegnare cinque borse lavoro, precedute da un percorso di formazione e di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, per i soggetti in conflitto con la legge;
  3. garantire assistenza domiciliare alle famiglie dei detenuti, con particolare attenzione ai minori.

All’incontro interverranno: Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi; don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana; il dott. Giuseppe Russo, responsabile della progettazione sociale della diocesi; don Raffaele Sarno, cappellano della Casa Circondariale di Trani, nonché direttore della Caritas diocesana di Trani; il dott. Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia; la dott.ssa Mirella Enza Pina Malcangi, direttore UEPE di Foggia.

CARITAS-MIGRANTES – Convocazione per venerdì 5 marzo – Rinvio a data da destinarsi

A TUTTI I VOLONTARI CARITAS E MIGRANTES CONVOCATI PER L’INCONTRO DI FORMAZIONE SU SANTA BAKHITA CON LA SUORA CANOSSIANA SUOR FILOMENA RISPOLI PROGRAMMATO PER VENERDÌ 5 MARZO P.V. A CERIGNOLA

In considerazione dell’evolversi della situazione sulla diffusione del COVID-19, l’incontro previsto per VENERDÌ 5 marzo p.v. alle ore 17.00 è stato rinviato a data da destinarsi.

 

AL VIA IL BANDO DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

Il 21 dicembre 2020 il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile universale ha emanato un Bando nazionale volontari per la selezione di giovani da impiegare in progetti di servizio civile.
Per la Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano è possibile presentare domanda per il progetto denominato “Reti educative per l’inclusione-Cerignola”, per un totale di 9 posti, 3 per ogni ognuna delle seguenti parrocchie: San Francesco d’Assisi e San Domenico per la città di Cerignola, SS. Crocifisso per la città di Orta Nova. La scadenza per le domande da parte dei giovani è fissata al 15 febbraio 2021 alle ore 14.00.

Un Natale che infonde Speranza

Domenica, 20 dicembre 2020, durante la recita dell’Angelus, papa Francesco ci ha invitato a dare una mano a chi ha più bisogno per celebrare il vero Natale. “In questo tempo difficile, anziché lamentarci di quello che la pandemia ci impedisce di fare, facciamo qualcosa per chi ha di meno: non l’ennesimo regalo per noi e per i nostri amici, ma per un bisognoso a cui nessuno pensa”, ha affermato il Pontefice, offrendo ai fedeli un “consiglio” per il Natale: “Perché Gesù nasca in noi, prepariamo il cuore, andiamo a pregare, non ci lasciamo portare avanti dal consumismo, da quella frenesia di fare cose, cose, cose”. “Guardiamoci intorno, guardiamo soprattutto a quanti sono nell’indigenza, il fratello che soffre dovunque si trovi: il fratello che soffre ci appartiene, è Gesù nella mangiatoia”. “Incontreremo davvero il Redentore nelle persone che hanno bisogno” ha sottolineato papa Francesco.

La città di Cerignola ancora una volta ha risposto all’appello sia del Papa che della Caritas diocesana. In questo periodo tante sono state le famiglie che hanno espresso un gesto di solidarietà nelle Caritas parrocchiali e tante le aziende che hanno sostenuto la Caritas diocesana:

 

COLDIRETTI- FOGGIA; AGRI. Cer. di Vincenzo Cirulli srl; PUGLIA FOOD di Amato Sante; CGIL SANITASERVICE – CERIGNOLA; ALLIANZ ASSICURAZIONI – CERIGNOLA; MOLINI AMORUSO – FARINE DAL 1958; LIONS CLUB – CERIGNOLA; ROTARY CLUB – CERIGNOLA; SUPERMERCATI CONAD – FRATELLI MORANO – CERIGNOLA; SOCIETÀ SPORTIVA AUDACE CERIGNOLA; IPOSEA S.R.L.;  PROFUMO DI PANE – FRATELLI DILORENZO; FOCACCERIA/PANETTERIA TULLO NICOLA; CASEIFICIO ANDRIESE – BONTÀ GENUINA PERINA; FARMAVERDE srl di Luigi Argentino; AURESGROUP srl; UnipolSai di Fratepietro Domenico; GRUPPO MEGAMARK; Associazione La Cicogna di Cerignola; Arte e Sapori s.r.l. di Pino Merafina; Azienda AZZOLLINO.

 

“Grazie!” alla POLIZIA DI STATO – COMMISSARIATO di CERIGNOLA in prima linea anche nella raccolta di beni di prima necessità.

 

Un “Grazie!” a tutti coloro che hanno permesso a tante famiglie di vivere un Natale più sereno, a quanti in questo periodo hanno sperimentato la sofferenza, l’isolamento, la solitudine, un lavoro precario e sottopagato o addirittura la perdita del lavoro.

 

La pandemia ha messo a dura prova la vita di tante persone, costringendole spesso ad affrontare da sole dolori grandi come la morte dei propri cari o l’impossibilità di stare accanto a chi vive in sofferenza. Un Natale, però, che ci ha fatto riscoprire anche l’importanza di donarsi e di incontrare Cristo che nasce nel povero.

Il contagio della carità ci dà speranza perché ci aiuta a diffondere la cultura della solidarietà e dell’amicizia sociale che può riscattare la nostra Città.

 

† Luigi Renna

Vescovo

 

Sac. Pasquale Cotugno

Direttore Caritas diocesana

Tendi la mano al povero

La Caritas diocesana, dal 19 al 23 dicembre, invita a “farsi carico dei pesi dei più deboli” attraverso una raccolta alimentare presso ogni parrocchia e presso la Casa della Carità sita al Piano San Rocco. Si potrà fare una donazione anche tramite bonifico bancario.

Salsa “Bakhita”: il 14 novembre 2020 la presentazione della passata realizzata nel Centro Caritas di Tre Titoli

Domenica, 15 novembre 2020, si celebra la IV Giornata Mondiale del Povero. Scrive papa Francesco nel Messaggio che ha per tema “Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32): “Sempre l’incontro con una persona in condizione di povertà ci provoca e ci interroga. […] La comunità cristiana è chiamata a coinvolgersi in questa esperienza di condivisione, nella consapevolezza che non le è lecito delegarla ad altri. […]. Il grido silenzioso dei tanti poveri deve trovare il popolo di Dio in prima linea, sempre e dovunque, per dare loro voce, per difenderli e solidarizzare con essi davanti a tanta ipocrisia e tante promesse disattese, e per invitarli a partecipare alla vita della comunità. È vero, la Chiesa non ha soluzioni complessive da proporre, ma offre, con la grazia di Cristo, la sua testimonianza e gesti di condivisione. ‘Tendi la mano al povero’, dunque, è un invito alla responsabilità come impegno diretto di chiunque si sente partecipe della stessa sorte. È un incitamento a farsi carico dei pesi dei più deboli”.

In questo contesto si svolgerà il prossimo 14 novembre, a partire dalle ore 18 (diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano) la presentazione di “Salsa Bakhita”, la passata di pomodoro  ottenuta da pomodori coltivati sui terreni del Centro “Santa Giuseppina Bakhita”, gestito dalla Caritas Diocesana e situato in contrada “Tre Titoli”, più noto come “Ghetto Ghana”.

L’attività è stata realizzata in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola, da sempre in prima linea nell’azione di lotta al caporalato sul nostro territorio. La Cooperativa, nello specifico, si è occupata della gestione agricola, caratterizzata dall’assunzione regolare di persone provenienti da percorsi di giustizia e situazioni di fragilità, come nel caso di Justice e Bernice, marito e moglie, che si sono occupati della conduzione del campo, dalla piantumazione alla raccolta. “È stata un’esperienza molto intensa – afferma Pietro Fragasso che della ‘Pietra di Scarto’ è il presidente – proprio come immaginavamo. Quando abbiamo deciso di coltivare pomodori a ‘Tre Titoli’ sapevamo di doverci confrontare con delle costanti contraddizioni, come vedere i nostri lavoratori tutelati e, oserei dire, coccolati, mentre attorno a noi si manifestava la negazione della dignità delle persone. Tuttavia ha avuto un senso, per quanto complesso, raccontare la lotta allo sfruttamento in un luogo che di sfruttamento è alimentato, soprattutto a causa di una filiera produttiva ed economica malata”.

“Un prodotto – dichiara don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana – che per noi rappresenta il riscatto di uomini e donne finalmente libere dallo sfruttamento e protagoniste di un lavoro dignitoso. Un prodotto ‘giusto’ e solidale che può diventare simbolo di un territorio desideroso di riscatto”. “Volevamo – continua don Pasquale – condividere con tutti questo importante risultato, chiedendo il sostegno attraverso l’acquisto della passata, dono perfetto per qualsiasi circostanza, anche per il prossimo Natale, perché racconta una storia che merita di essere raccontata”. Il risultato finale della sperimentazione sono 3.000 vasi di passata di pomodoro da 440 gr che potranno essere acquistati collegandosi al sito www.pietradiscarto.it/salsabakhita.

Alla presentazione, oltre a don Pasquale Cotugno e Pietro Fragasso, prenderanno parte Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, il dottor Antonio Palieri, responsabile del Centro “Santa Giuseppina Bakhita”, e l’avvocato Stefano Campese, coordinatore del Progetto SIPLA.

Gli introiti dell’iniziativa serviranno a sostenere nuove progettualità e a sviluppare opportunità occupazionali per persone in situazione di fragilità.

Il messaggio del vescovo Luigi Renna ai cittadini di Cerignola: “Prendiamoci cura della ‘casa comune’”

Nell’anno del quinto anniversario della “Laudato si’”, l’enciclica di papa Francesco dedicata alla “cura della casa comune”, e in concomitanza con l’avvio della raccolta differenziata in alcuni dei quartieri della Città di Cerignola, il vescovo Luigi Renna rivolge un accorato appello ai cittadini perché non si lascino sfuggire una preziosa occasione “per prenderci cura della ‘casa comune’: la nostra Cerignola”: “Non vi stupisca ‒ si legge sul manifesto-invito distribuito in questi giorni nelle chiese e negli istituti della città ‒ che il vostro Vescovo dica qualcosa sulla ‘raccolta differenziata’ che è stata avviata a Cerignola dall’inizio di Ottobre in alcune zone della città. Tale raccolta è un segno di civiltà, è segno di uno stile di vita nuovo che dice responsabilità verso il creato che Dio ci ha donato e che noi abbiamo ricevuto ‘in prestito’ dalle generazioni future”.

Cita papa Francesco il Vescovo, ricordando la “conversione ecologica” suggerita da Bergoglio con il chiaro riferimento ai piccoli gesti della quotidianità “evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti” (n. 211) allo scopo di “cambiare mentalità per cambiare modalità di sfruttare le nostre risorse e smaltire i nostri rifiuti”. In questo modo ‒ è il parere di mons. Renna ‒ “come ‘buoni cristiani e onesti cittadini’ assumiamo l’impegno di fare bene la raccolta differenziata e di mettere in atto altri comportamenti che dicono il nostro amore all’ambiente, ‘patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti’”.