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Rivitalizzare non è cancellare, bensì valorizzare – Lettera del vescovo Luigi Renna alla comunità ecclesiale di Cerignola

Carissimi fedeli,

da quando sono tra voi, ho potuto constatare quale grande devozione nutre il popolo cerignolano per la Madre di Dio, qui venerata con il titolo di Madonna di Ripalta. Mi sono unito a voi, pellegrino fra i pellegrini, nel cammino che ogni anno muove dal Santuario Diocesano per accompagnare la “Mamma nostra” in città.

Ho visto crescere la partecipazione dei pellegrini, ma – nel contempo – ho notato che il secondo lunedì di ottobre, quando la Sacra Icona torna al Santuario, il numero dei fedeli diventa più esiguo e, arrivati al Piano delle Fosse, poche decine di devoti accompagnano la Madonna. Scarsa devozione o – forse – mutate condizioni di lavoro, che non consentono a tutti di accompagnare la nostra Mamma in modo dignitoso al Suo Santuario?

È per questo motivo che, quest’anno, per il vivo desiderio di avervi numerosi nel pellegrinaggio da Cerignola al sito di Ripalta, proveremo ad anticipare la processione la domenica mattina. Sarà bello dedicare una giornata a questa festa di fede e di devozione, dalle prime ore della mattina alle ore 13, così come facevano i nostri antenati, che non si accontentavano di dare un saluto fugace alla Madre di Gesù e Madre nostra, ma andavano pellegrini fino al Santuario. Alle ore 10,30 inoltre, per i ragazzi delle comunità parrocchiali e per i loro genitori, ci saranno degli autobus messi gentilmente a disposizione dal Comune di Cerignola, per compiere insieme l’ultimo tratto e celebrare l’Eucaristia in forma veramente corale.

Rivitalizziamo la nostra devozione a Maria. Io sarò con voi e in mezzo a voi, accanto alla Madonna di Ripalta.

Vi aspetto tutti e vi benedico.

Cerignola, 25 settembre 2019.

  † Luigi Renna

Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano

Convegno Ecclesiale Diocesano – Il seminatore e il buon terreno. Diventare cristiani nel nostro tempo

Come ormai avviene da tempo, anche quest’anno, l’avvio delle diverse attività pastorali nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano sarà caratterizzato dai lavori del Convegno Ecclesiale Diocesano che, dal 24 al 26 settembre prossimi, monopolizzerà nella chiesa dello Spirito Santo a Cerignola, dalle ore 19 alle ore 21, l’attenzione del clero e degli operatori, dei religiosi e delle religiose, dei catechisti e dei fedeli, nonché dei membri dell’associazionismo.

A legare gli approfondimenti della tre giorni sarà il tema della più recente lettera pastorale del Vescovo – Il seminatore e il buon terreno. Diventare cristiani nel nostro tempo – analizzato nei suoi articolati e molteplici indirizzi da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna (24 settembre); dalla prof.ssa Gaia De Vecchi, docente di Teologia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e già docente dell’Istituto Teologico “Regina Apuliae” della Facoltà Teologica Pugliese a Molfetta (25 settembre); dai Gruppi di discernimento che, composti dalle diverse espressioni della Chiesa locale, approfondiranno le riflessioni suggerite dai relatori (26 settembre).

Anche quest’anno, quindi, e sulla scia del precedente magistero episcopale del vescovo Renna – Ascoltare. Il primo gesto di una Chiesa “in uscita” (2016); Ascolta – Fermati – Incontra. Luoghi da cui ripartire per una nuova vita (2017); Una bellezza da riscoprire e da vivere: il “sogno di Dio” sulla famiglia (2017); Chiesa e famiglia. Grembi che generano presenze che accompagnano (2018) – il  Convegno Ecclesiale costituirà un importante appuntamento per illustrare e definire le piste che animeranno, nei prossimi mesi, le attività organizzate dagli Uffici Pastorali Diocesani, dalle parrocchie, dai gruppi e dalle associazioni, all’interno di una specifica prospettiva.

Si legge, infatti, tra le pagine del magistero più recente del vescovo Renna: «Una Lettera Pastorale nuova non cancella quella precedente, ma continua sullo stesso percorso, che è quello del triplice ascolto (ascoltare Dio, gli altri, i segni dei tempi), dell’attenzione alle famiglie, anche a quelle che sono ferite e vivono situazioni di irregolarità. […] Affido al Signore Gesù ciascuno di voi e ogni comunità parrocchiale, terreni su cui scende con abbondanza il seme della Parola; prego perché nonostante la terra battuta, i sassi, i rovi, il campo della nostra Diocesi fruttifichi, a gloria di Dio e per la salvezza degli uomini».

Omelia della solennità di Maria SS. di Ripalta

Messaggio alla Città di Cerignola

nell’Omelia della solennità di Maria SS. di Ripalta

8 settembre 2019

Cerignola-Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo

 

Guardiamo a Maria per costruire il futuro

 

Carissimi fedeli tutti di Cerignola,

carissimo signor Sindaco, Amministratori

e Consiglieri della Città di Cerignola,

carissimo signor Sindaco di Ascoli Satriano,

carissimi responsabili delle Forze dell’Ordine,

carissimi Presbiteri, Diaconi e Consacrati,

 

mentre nella celebrazione dei Primi Vespri, ieri sera, rivolgevo la mia parola alla comunità ecclesiale, quest’oggi voglio parlare anche alla comunità civile di Cerignola. Come cristiani dobbiamo avere a cuore la nostra Città e, in questo giorno nel quale veneriamo Maria SS. Madre di Gesù, come celeste patrona, ci lasciamo ispirare da Lei nel nostro impegno civile e nella testimonianza che siamo chiamati a dare da credenti…

Canto tradizionale “Dio vi salvi, Regina”

#novenamadonnadiripalta

Testo:

Dio vi salvi, Regina
E madre universale
Per cui favor si sale
in paradiso.

Voi siete gioia e riso
Di tutti i sconsolati
Di tutti i tribolati
Unica speme.

A voi sospira e geme
Il nostro afflitto core
In un mare di dolore
E d’amarezza.

Maria, mar’ di dolcezza
I vostri occhi pietosi
Materni ed amorosi
a noi volgete.

Da peste, fame e guerra,
dal terremoto ancora
liberateci, Signora,
in questo esilio.

Gesù il vostro Figlio
qul frutto benedetto,
del vostro ventre eletto
a noi mostrate.

Gradite ed ascoltate
Ô vergine Maria
Dolce clemente e pia
Gli affetti nostri.

E dei nemici nostri
a noi date vittoria
E poi l’eterna gloria
In paradiso.

Il Dio vi Salvi Regina (in corsoDiu vi Salvi Regina) è un canto religioso dedicato alla Vergine Maria derivato dal Salve Regina, che fu scritto in latino nel 1097 da Ademaro di Monteil. È stato scritto in italiano nel 1676 da San Francesco di Geronimo (gesuita).

Venne adottato come inno nazionale della Corsica da una consulta tenuta a Corte il 30 gennaio 1735 dove venne proclamata l’indipendenza della nazione corsa sotto la protezione della Vergine Maria. Due cambiamenti sono stati fatti in confronto al canto originale: “disperati” fu sostituito da “tribolati”, e “nemici vostri” da “nemici nostri”.

Il 25 aprile del 2012 è stato riadattata dal parroco di Lari, Armando Deri, e cantato al Santuario della Madonna de’ Monti di Casciana Terme, […]

Il Dio vi Salvi Regina è cantato a Loano, in Liguria, nella chiesa della Madonna del Loreto in occasione della Novena della Madonna della Neve (5 agosto). Viene cantato con qualche variazione melodica dovuta probabilmente alla tradizione. In quella chiesa la tradizione ha aggiunto una strofa cantata sopra una melodia differente (Parto o Cara Madre, ecco Vi lascio il cuore / in pegno dell’amore / che a Voi porto). Viene cantato anche ad Imperia nella Basilica Concattedrale di San Maurizio, ove è conosciuto come canto risalente alla figura di S. Leonardo da Porto Maurizio.[…].

Fonte: it.Wikipedia.org

La Città di Cerignola nelle relationes ad limina dei suoi Vescovi (1821-1921)

Mostra documentaria nel bicentenario della sede vescovile

 Sarà il vescovo Luigi Renna, martedì, 3 settembre 2019, alle ore 20,30, nei locali della Curia Vescovile di Cerignola, alla presenza del sindaco, avv. Franco Metta, delle autorità civili e militari, del clero, dei religiosi e delle religiose, dei membri dell’associazionismo ecclesiale e dei fedeli, a inaugurare la mostra documentaria su «La Città di Cerignola nelle relationes ad limina dei suoi Vescovi (1821-1921)», organizzata in occasione del bicentenario della erezione della arcipretura nullius di Cerignola a sede episcopale (1819-2019) e realizzata per arricchire il già denso programma cittadino che prepara alla festa patronale dell’8 settembre in onore della Madre di Dio «Maria SS.ma di Ripalta», della quale – quest’anno – ricorrono il 160° della proclamazione a protettrice (1859) e il 70° di incoronazione dell’icona (1949).

Dopo l’indizione dell’Anno Giubilare, avviato lo scorso 17 aprile, nel giorno del Mercoledì Santo, che si concluderà il prossimo 24 novembre, nella solennità di Cristo Re; le Giornate di Studio che il 24 e il 25 maggio hanno ripercorso, nel Teatro “Mercadante”, gli aspetti salienti degli ultimi due secoli di Storia della Chiesa a Cerignola; la prestigiosa presenza di Sua Em. il Card. Angelo Amato SdB, Prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei Santi, Legato Pontificio per la celebrazione eucaristica che, il 14 giugno 2019, nel secondo centenario della pubblicazione della bolla Quamquam per nuperrimam di papa Pio VII, ha commemorato nella cattedrale cittadina l’importante traguardo diocesano; il solenne pontificale dello scorso 29 giugno nella festa cittadina di San Pietro Apostolo; un ulteriore appuntamento caratterizzerà il cammino della Chiesa locale: ventotto pannelli riproporranno, in una lettura sinottica, accanto alle testimonianze della storia locale nei suoi aspetti civili e sociali, economici e politici, le “voci” dei vescovi che hanno raccontato, tra le pagine delle relationes ad limina, l’identità della realtà ecclesiale di Cerignola tra il 1821 e il 1921.

«Abbiamo ritenuto opportuno – afferma il prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia, docente di Storia della Chiesa nell’Università Pontificia Salesiana di Roma e nella Facoltà Teologica Pugliese di Bari, coordinatore scientifico della mostra – con Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, convinto assertore della necessità di arricchire il fondo diocesano con la copia delle relationes ad limina conservate nell’Archivio Segreto Vaticano, realizzare un’iniziativa che illustri il rapporto esistito, in un secolo di storia, a livello locale, tra Chiesa e società». Ad arricchire, infatti, le informazioni documentali contribuisce parte del patrimonio fotografico, in parte inedito, gentilmente messo a disposizione dall’Archivio “Luigi Belviso” di Cerignola. «Certamente – continua il docente – molto è stato già analizzato e pubblicato da esperti, ricercatori e cultori. La Mostra, ponendosi sulla scia degli studi già effettuati, ha l’esclusiva finalità di contribuire a valorizzare l’identità storica della realtà civile ed ecclesiale di Cerignola da una prospettiva inedita: quella del “parere” episcopale».

Durante i giorni di apertura della mostra, allestita nella Sala del Fracanzano della Curia Vescovile (dal 4 al 21 settembre 2019: ore 18,30-21,30; dal 7 al 9 settembre 2019: ore 10-13), alcuni studenti delle scuole superiori cittadine, guidati dai membri della sezione diocesana del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic) di Cerignola, accompagneranno i visitatori nell’interessante e articolato percorso.

Maria nostra Madre e Regina, ci aiuta ad essere “pietre vive”.

Messaggio del vescovo Luigi Renna in occasione della festa patronale 2019 – Novena e preghiera

La festa della Madonna di Ripalta nel bicentenario della Diocesi, nell’anniversario della proclamazione a patrona di Cerignola e dell’incoronazione

E’ un anno ricco di anniversari il 2019. Il 14 giugno scorso abbiamo celebrato, con la presenza del cardinal Angelo Amato il Bicentenario della Fondazione della Diocesi e della sua unione con la Chiesa di Ascoli Satriano; l’8 settembre del 1949, 70 anni fa, l’Arcivescovo di Acerenza, mons. Anselmo Pecci, incoronava la prodigiosa immagine della Madonna di Ripalta; il 22 settembre del 1859 (160 anni fa), papa Pio IX, su richiesta del Vescovo Leonardo Todisco Grande, del Capitolo, del Clero e dei fedeli di Cerignola, la proclamava patrona principale della città insieme a San Pietro apostolo. Quale è il “filo rosso” che attraversa questi eventi? Credo che sia la consapevolezza, manifestata in diversi modi, di essere non semplicemente “popolo”, ma “popolo di Dio”, di essere non un “gruppo di credenti”, ma “Chiesa” radunata dalla Trinità Santa.

Nel 1819 Cerignola diventa Diocesi, assume cioè la forma ecclesiale di popolo di Dio unito attorno al successore degli Apostoli, il Vescovo, in comunione con il Papa, e vede riconosciuta ecclesialmente una rilevanza sociale, dovuta al suo  sviluppo economico, che era cresciuta nel corso dei secoli. Anche la richiesta di proclamare Maria SS. di Ripalta Patrona principale della città è stata il frutto di una richiesta tutta ecclesiale, come la lapide commemorativa in Chiesa Madre ricorda, e che di seguito riporto nella traduzione  dal latino: “Richiedendo e   plaudendo/il Vescovo, il Clero e il popolo/l’elezione della Madre di Dio/sotto il titolo di Ripalta/a principale patrona di Cerignola/nelle assisi ordinarie/tenute in Vaticano/il giorno 19 settembre 1859/fu approvata e fissata/il giorno 8 settembre/come festa patronale/decisione che papa Pio IX/ convalidandola ratificò/con la sua suprema autorità/il giorno 22 del medesimo mese/e anno”.

E, infine, anche l’incoronazione della Sacra Icona è frutto della devozione di tutto il popolo cerignolano, come si evince dal Libro d’oro per l’incoronazione della Madonna di Ripalta, conservato nel nostro archivio, la cui copertina impreziosisce il presente opuscolo. Commuove leggere i nomi di persone che hanno donato  qualcuno dei loro monili d’oro e d’argento: chi era più ricco si sarà privato di qualcosa di prezioso, contando su altri oggetti di cui adornarsi; ma i poveri avranno dato quel poco che avevano: una catenina, una crocetta, un anello, che fusi, dovevano costituire quell’oggetto che, posto sul capo del Bambino Gesù e della sua Madre Santissima, stava a dire: “Tu Signore, sei il mio Re. Tu, Maria, sei la Regina mia!”. Perché questa memoria fosse rinverdita, ho voluto che quei nomi venissero pubblicati sul presente opuscolo, perché ciascuno potesse leggervi il nome di un proprio antenato, la storia di fede della propria famiglia.

E la storia continua… Una storia di fede, delle “pietre vive” che fanno la Chiesa, come ci dice la Prima Lettera di Pietro. In questi giorni di festa, mentre le comunità parrocchiali della Diocesi si alterneranno nella loro “peregrinatio” in Cattedrale e alla Sacra Icona, vogliamo chiedere a Maria che ci sia un rinnovamento della fede nelle nostre famiglie, nelle città, nei cuori: abbiamo bisogno di narrare alle giovani generazioni la tenera fiducia nella Madre di Gesù Cristo, che continua ad indicarci la Via, la Verità e la Vita, ossia il nostro Salvatore.

Siano giorni di festa di fede, di fede rinnovata, di carità verso i poveri. Ringrazio fin d’ora il Comune di Cerignola per il suo contributo per i festeggiamenti e per la pregevole iniziativa che da qualche anno mette in scena delle opere di musica lirica in prossimità della festa; ringrazio la Deputazione Feste Patronali per il suo impegno costante e i fedeli che contribuiranno alla riuscita delle manifestazioni esterne; elogio le comunità parrocchiali che, nel loro convenire “in unum”, manifesteranno il nostro esser Chiesa, che ha in Maria il suo modello e la sua Madre.

Vi saluto e vi benedico, affidandovi tutti a Maria Santissima.

Vi Benedico di cuore.

+ Luigi Renna

Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano