Author: pierluigimastroserio

Dio educa la sua Chiesa – La tregiorni biblica diocesana – Appuntamento nei giorni 17-18-20 febbraio 2020

Lungo il cammino pastorale della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, c’è un’occasione propizia per riflettere sull’importanza della Parola: appuntamento nei giorni 17-18-20 febbraio 2020, alle ore 19,30, nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola, per la Tregiorni organizzata dal Settore “Apostolato Biblico”, coordinato da don Giuseppe Russo, sul tema Dio educa la sua Chiesa.

Come ricordava Giovanni Paolo II nella Lettera agli artisti, “la Sacra Scrittura è diventata una sorta di ‘immenso vocabolario’ (Paul Claudel) e di ‘atlante iconografico’ (Marc Chagall), a cui hanno attinto la cultura e l’arte cristiana” (n. 5). È anche per questo motivo che la Sacra Scrittura – che ci insegna la via pulchritudinis, cioè il percorso della bellezza per comprendere e raggiungere Dio – si rivela necessaria non soltanto per il credente, ma per tutti, allo scopo di riscoprire i significati autentici delle varie espressioni culturali e per ritrovare la nostra stessa identità storica e civile, umana e spirituale.

Su questa linea, lunedì, 17 febbraio 2020, don Antonio Scattolini ci presenterà la tematica La Chiesa educa i credenti: percorso quaresimale tra Vangelo e Arte. Don Antonio è docente di Catechetica nel Seminario e nello Studio Teologico di Verona..

Martedì, 18 febbraio 2020, la prof.ssa Rosanna Virgili approfondirà la riflessione sul testo biblico “Egli lo trovò in una terra deserta […] lo educò e ne ebbe cura” (Dt 32,10): Dio educa amorevolmente il suo popolo. La prof.ssa Virgili è docente di Esegesi nell’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona.

Giovedì, 20 febbraio 2020, Rosalba Manes, docente di Teologia Biblica della Missione nella Pontificia Università Gregoriana di Roma, offrirà la riflessione su: Gesù educa i suoi discepoli alla fede.

Per essere “Testimoni di Legalità”. L’Azione Cattolica Diocesana incontra Aldo Vincenzo Pecora

Si terrà sabato, 15 febbraio 2020, con inizio alle ore 20, nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo di Cerignola, il secondo incontro formativo organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana. Moderato dalla Presidente di Ac, la dott.ssa Maria Rosaria Attini, interverrà il giornalista Aldo Vincenzo Pecora, fondatore del Movimento Antimafia “Ammazzateci tutti”. In un momento particolarmente delicato della vita cittadina, dove l’Amministrazione Comunale risulta sciolta per infiltrazioni mafiose dall’ottobre dello scorso anno, l’iniziativa si pone sulla scia dei diversi appuntamenti che, negli ultimi mesi, stanno caratterizzando un autentico percorso di riflessione che, coinvolgendo le diverse espressioni della Chiesa locale, mira alla formazione delle coscienze: un nuovo incontro, quindi, che esprime voglia di responsabilità e di conoscenza, sinonimi di consapevolezza e impegno.

Aldo Vincenzo Pecora, come si legge fra le pagine del suo sito personale, è nato a Reggio Calabria nel 1986 ed è cresciuto a Polistena (Rc). Giornalista, scrittore, blogger e imprenditore nel settore della comunicazione, è romano d’adozione dal 2004 e per Rai Educational ha scritto diversi documentari ed ideato nuovi format Tv. Ne2005, appena diciannovenne, fonda il movimento antimafie “Ammazzateci Tutti”, che oggi costituisce la più grande organizzazione antimafia giovanile italiana, che tutt’ora presiede. Dal 2007 è tra i soci fondatori della Fondazione “Antonino Scopelliti”. Nello stesso anno è l’ideatore di “Legalitàlia“, meeting nazionale su antimafia e politiche legalitarie, organizzato ogni anno con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Studioso dei fenomeni criminali e di stampo mafioso, è esperto in comunicazione e management sociale e collabora gratuitamente con enti e istituzioni di tutta Italia in materia di educazione alla legalità e contrasto alla criminalità organizzata. Per il suo impegno sociale, nel 2009, è stato insignito del Premio Nazionale “Paolo Borsellino”, e nel 2011 è stato menzione speciale del Premio “Antonino Scopelliti”, nella ricorrenza ufficiale del ventesimo anniversario dall’uccisione del giudice calabrese.

Festa di Santa Giuseppina Bakhita a Tre Titoli

Sarà il vescovo Luigi Renna, sabato, 8 febbraio 2020, alle ore 16,30, nel Centro Pastorale di Integrazione Umana “Santa Giuseppina Bakhita”, in località “Tre Titoli”, agro di Cerignola, a presiedere la concelebrazione eucaristica per la festa in onore della santa religiosa, organizzata dalla Caritas diocesana, coordinata dal direttore, don Pasquale Cotugno.

«Stiamo cercando di aprire sempre di più il Centro “Bakhita” al nostro territorio – afferma don Cotugno – un centro “aperto” dove poter fare esperienza non solo di servizio, ma anche di prossimità attraverso incontri di integrazione e relazione, assolvendo alla mission della Caritas, caratterizzata da un’azione che è, nel contempo, pedagogica e formativa. In quest’ottica, i volontari in servizio civile di quest’anno hanno contribuito a realizzare l’animazione della festa attraverso alcune attività, declinando così il loro progetto Generatori di pace. “Generare pace” significa contribuire a creare delle relazioni nuove, dove l’altro è il mio compagno di viaggio e non il nemico da abbattere».

Nata in Sudan nel 1869, rapita all’età di sette anni, santa Giuseppina fu venduta più volte e conobbe sofferenze fisiche e morali, che la lasciarono senza un’identità. Furono i suoi rapitori a darle il nome di Bakhita («fortunata»). Nel 1882 fu comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani. Nel 1885 seguì quest’ultimo in Italia dove, a Genova, fu affidata alla famiglia di Augusto Michieli e divenne la bambinaia della figlia. Quando la famiglia Michieli si spostò sul Mar Rosso, Bakhita restò con la loro bambina presso le Suore Canossiane di Venezia. Qui ebbe la possibilità di conoscere la fede cristiana e, il 9 gennaio 1890, chiese il battesimo, prendendo il nome di Giuseppina. Nel 1893, dopo un intenso cammino, decise di farsi canossiana per servire Dio che le aveva dato tante prove del suo amore. Divenuta suora, nel 1896 fu trasferita a Schio (Vicenza), dove morì l’8 febbraio 1947 (notizie biografiche da www.santiebeati.it).

Memoria e impegno per la legalità

Si terrà a Palermo, il prossimo 21 marzo, la XXV edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, appuntamento promosso da Libera e Avviso Pubblico. Quest’anno, l’importante iniziativa assume un significato più denso: i venticinque anni dalla nascita dell’Associazione Libera, guidata da don Luigi Ciotti. «Un periodo lungo – si legge sulle pagine web all’indirizzo www.libera.it – che ha reso protagoniste una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori».

Sulla scia di tali riflessioni, a livello locale, nell’ambito del Progetto “Legalità” dell’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco-Battisti”, un incontro interessante si terrà il prossimo 29 gennaio 2020, con inizio alle ore 9,30 nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del Buon Consiglio, sul tema La memoria e l’impegno: in cammino verso il 21 marzo 2020. Dopo gli interventi della dott.ssa Pamela Petrillo, dirigente scolastica dell’IC “Don Bosco-Battisti”, dell’avv. Gaetano Panunzio, membro del Presidio Libera di Cerignola, e di don Pasquale Cotugno, parroco della chiesa della Beata Vergine Maria del Buon Consiglio, interverrà il sig. Pinuccio Fazio, padre del giovane Michele, vittima innocente della mafia.

«La storia – si legge sul sito Libera.it – oggi ci chiede di avere più coraggio e di far sentire forte e chiara la nostra voce. È il momento di Conoscere, Decidere, Schierarsi. Per andare incontro al futuro, non attenderlo».

Giornalismo, etica e politica – L’incontro con Renato Brucoli

“Giornalismo, etica e politica”: sarà questo il tema dell’incontro che, organizzato dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, per la memoria di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, si terrà sabato, 25 gennaio 2020, a partire dalle ore 19,30, nel salone “Giovanni Paolo II” della Curia Vescovile di Cerignola.

Moderato da Gennaro Balzano, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” e de “lanotiziaweb.it”, interverrà Renato Brucoli, editore e giornalista, già collaboratore di don Tonino Bello per il settimanale d’informazione religiosa della diocesi molfettese, oggi direttore della rivista d’arte “Tracce”, autore di contributi pubblicati sul magazine “Odysseo” e sul mensile “La Nuova Città”, nonché scrittore e curatore di saggi biografici su numerose personalità del Novecento pugliese.

L’iniziativa si pone sulla scia del più recente indirizzo magisteriale del vescovo Luigi Renna, il quale tra le pagine della lettera pastorale Il Seminatore e il buon terreno. Diventare cristiani nel nostro tempo (Cerignola 2019), ha evidenziato che: “C’è il buon terreno che cerca di fruttificare, ed è tanto, sia nelle nostre comunità, sia in tante associazioni nelle quali si opera per il bene dell’umanità. Tutti, però, abbiamo bisogno di crescere in due aspetti: la cura della concordia e la cura della formazione. […] Non poche volte, modi errati di usare i social e i media turbano la nostra comunione: sono spine che soffocano la vita della comunità cristiana. I social, che vedono gli adulti esprimere giudizi malevoli e istintivi su questioni che richiederebbero il confronto tra le persone; i media, perché spesso vogliono ‘tirarci dentro’ questioni importanti, ma nelle quali la Chiesa sta con uno stile diverso da quello di un partito politico o di un movimento culturale. È necessaria, poi, la cura della formazione, soprattutto di coloro che hanno responsabilità nei vari punti-cardine della società: scuola, lavoro, politica, cultura” (pp. 39-40).