Veglia di preghiera per la pace
Author: pierluigimastroserio
“Tutti uniti contro la guerra” – La Diocesi e la Città di Cerignola per la pace: la manifestazione si terrà martedì, 1° marzo, in piazza Matteotti, alle ore 19:30
Si svolgerà martedì, 1° marzo 2022, in piazza Matteotti, a Cerignola, dinanzi al Teatro “Mercadante”, con inizio alle ore 19,30, la Manifestazione per la Pace, occasione propizia per esprimere la propria solidarietà nei confronti del popolo ucraino. L’iniziativa, organizzata dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e dal Comune di Cerignola, costituirà un importante momento di riflessione su alcune affermazioni di papa Francesco, secondo il quale “In ogni conflitto la gente è la vera vittima, che paga sulla propria pelle la follia della guerra”.
Con la presenza dell’amministratore apostolico della diocesi, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Cacucci, e del sindaco della città, on. Francesco Bonito, la partecipazione di ogni cittadino, delle scuole di ogni ordine e grado, delle associazioni e delle diverse realtà presenti sul territorio, potrà esprimere la volontà di ciascuno di opporsi alla logica perversa della violenza.
“Auspichiamo – afferma don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana – la risoluzione del conflitto contro il popolo ucraino, utilizzando metodi e strumenti nonviolenti che abbandonino la logica dell’immediato ricorso alle armi”.
“La nostra città – commenta il Sindaco di Cerignola Francesco Bonito – ribadisce contrarietà ad ogni guerra e ad ogni forma di oppressione. L’incontro di domani servirà a sottolineare, ancora una volta, su quali basi vogliamo che la nostra comunità cammini: ripudiamo la guerra e per questo invito la cittadinanza a partecipare numerosa”.
I Vescovi delle diocesi pugliesi in preghiera per la pace
Comunicato stampa
Calendario Solenne Esposizione Eucaristica
Calendario Solenne Esposizione Eucaristica
“La sinodalità: fondamenti biblici del camminare insieme”: dal 21 al 23 febbraio 2022 torna la Tre Giorni Biblica
In pieno clima di sinodalità, organizzata dall’Ufficio Diocesano per l’Annuncio e la Catechesi-Apostolato Biblico guidato da don Donato Allegretti, si svolgerà dal 21 al 23 febbraio prossimi, a partire dalle ore 19, nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola, l’ormai tradizionale Tre Giorni Biblica, quest’anno centrata sul tema de “La sinodalità: fondamenti biblici del camminare insieme”. Animeranno le giornate di studio e di riflessione suor Grazia Papola (“La Comunità convocata. L’assemblea di Sichem” il 21 febbraio; “La Comunità in discernimento. Gli esempi di Gerusalemme e Corinto” il 22 febbraio) e la prof.ssa Rosanna Virgili (“L’orizzonte di una Chiesa sinodale nel libro degli Atti”).
Suor Grazia Papola, religiosa orsolina di San Carlo, ha conseguito il Baccalaureato in Teologia alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, la Licenza in Sacra Scrittura nel Pontificio Istituto Biblico e il Dottorato in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana; insegna alla Facoltà Teologica di Milano e all’Istituto di Scienze Religiose “San Pietro Martire” di Verona, dove ricopre il ruolo di direttrice; Rosanna Virgili, laureata in Filosofia all’Università di Urbino, ha conseguito il Baccalaureato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e la Licenza in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico; è docente di Esegesi nell’Istituto Teologico Marchigiano, aggregato alla Pontificia Università Lateranense.
“Alla luce della Parola – ha scritto il vescovo Luigi Renna nella sua più recente lettera pastorale La Pentecoste continua… Rinnovarci nel cammino sinodale e nell’annuncio del Vangelo – riscopriamo il ruolo dello Spirito che precede e illumina le vie che il Signore ci chiama a percorrere. In questo momento storico abbiamo bisogno di riaffermare la nostra fiducia nell’azione dello Spirito Santo e dei mezzi che Egli ci mette a disposizione, anzi convertirci ad essi” (p. 17).
Sarà possibile seguire la diretta streaming dei lavori, che si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme anti Covid, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Conferito il titolo di “Canonico Onorario del Santo Sepolcro di Gerusalemme” a mons. Carmine Ladogana del clero della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano:
Nomina dell’Amministratore Apostolico di Cerignola-Ascoli Satriano
Il giorno 11 febbraio 2022, papa Francesco ha nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano Sua Ecc. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo emerito di Bari-Bitonto. Ne ha dato l’annuncio Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, eletto Arcivescovo di Catania e Amministratore diocesano di Cerignola-Ascoli Satriano, al termine del ritiro del clero presso la Parrocchia dello Spirito Santo in Cerignola. “Mons. Cacucci inizierà il suo ministero tra noi – ha comunicato Mons. Renna – a partire dal 19 febbraio p.v.”, data del suo ingresso nell’Arcidiocesi etnea.
“Siamo grati a papa Francesco per la scelta di mons. Cacucci – ha affermato Mons. Renna – perché conosciamo tutti la sua saggezza, la sua esperienza pastorale, la sua paternità, doti tutte che gli permetteranno di accompagnare come pastore buono la Chiesa diocesana fino all’arrivo del nuovo Vescovo. Siamo grati a Mons. Cacucci per aver accettato questo incarico: la sua generosità sarà certamente premiata dalla speciale assistenza dello Spirito Santo e dalla risposta affettuosa e obbediente di tutto il popolo di Dio, soprattutto nell’impegno del cammino sinodale che caratterizza questo tempo della vita ecclesiale. Preghiamo fin d’ora per mons. Cacucci e accogliamolo nei nostri cuori”.
Cerignola: M4M, mission for migrants – migrants for mission – 10 enti e realtà diocesane in cammino sinodale per uno sviluppo umano integrale dei migranti
È stata presentata durante l’incontro dei direttori degli Uffici di Curia, tenutasi lo scorso 29 gennaio 2022, l’iniziativa “Mission4Migrants”.
Una cordata formativa ed educativa al passo con i migranti, la modalità con cui un nutrito gruppo di enti diocesani e realtà educative di accoglienza, operanti in Diocesi, intende rispondere – insieme – al bisogno di prossimità, accoglienza, protezione, promozione e integrazione, che sono per papa Francesco “la risposta alle sfide che le migrazioni contemporanee pongono”. Una sfida emersa in modo dirompente durante la pandemia.
Il direttore dell’Equipe diocesana per i migranti spiega che ciò è “nato dall’interazione di varie realtà che si occupano di educazione e di accoglienza, e intende tracciare un percorso da condividere con i migranti nel territorio della Diocesi, attraverso la collaborazione tra oratori, scuole, terzo settore, volontariato e famiglie”.
Accoglienza, protezione, promozione, integrazione, reciprocità e comunità sono le parole chiave che guideranno l’azione coordinata dei 10 soggetti che hanno al momento aderito alla Cordata.
Come ha spiegato don Claudio Barboni, Presidente dell’Associazione San Giuseppe Onlus, uno dei soggetti promotori, “lo shock della pandemia ha riportato alla ribalta la questione dell’accoglienza dei migranti, che è la questione assolutamente prioritaria del nostro tempo. Si avverte però l’assenza della società civile su questo tema, abituata da troppo tempo a trattare la questione come una delega e come pretesto per aprire fronti di conflittualità”.
La cordata formativa si propone, quindi, non solo come un’azione assistenziale, ma prima di tutto profetica, per alzare una voce, indicare un percorso possibile, per incoraggiare le buone pratiche di sostegno ai Migranti. E la risposta può essere non solo specialistica, ma frutto della collaborazione tra competenze diverse. In questo percorso le comunità parrocchiali e le comunità di accoglienza SAI giocano un ruolo prezioso e necessario per l’acquisizione di competenze di buddy system (aiuto reciproco) e mentoring (coinvolgimento emotivo ed empatico) come di comunicazione e dialogo interculturale.
“‘Nessuno resti indietro’: è la nostra preoccupazione principale”, ha sottolineato nel suo intervento don Silvio Pellegrino, direttore dell’Ufficio Diocesano Missio.
L’emergenza pandemica ha avuto un forte impatto nei processi d’integrazione dei migranti nel campo educativo.
Un dato preoccupante riguarda la povertà digitale che aumenta le difficoltà di apprendimento di molti ragazzi stranieri. Nelle famiglie dei migranti con maggiori difficoltà economiche, infatti, mancano spesso gli strumenti necessari per accedere alle nuove forme attraverso le quali già oggi, e sempre più in futuro, avverrà la diffusione della conoscenza.
Il Direttore della Caritas Parrocchiale della Chiesa Madre di Orta Nova, don Donato Allegretti, ha sottolineato che la Cordata risponde in modo coraggioso a un appello a lavorare insieme per la vita piena e dignitosa delle persone migranti, un appello lanciato in diverse occasioni da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, nostro vescovo.
Ci vengono in mente diverse caratteristiche per identificare gli attori di questa Cordata:
“Accoglienti”, capaci di offrire a migranti e rifugiati possibilità più ampie di ingresso sicuro e legale nei Paesi di destinazione;
“Abili” a porre in essere una serie di azioni in difesa dei diritti e della dignità di migranti e rifugiati “indipendentemente dal loro status migratorio”.
“Alleati”, perché tante volte durante la pandemia abbiamo affermato che occorre lavorare insieme, e farlo davvero è un messaggio che dice qualcosa a tutti, operatori del settore e volontari;
“Promotori” d’inserimento sociolavorativo dei migranti e rifugiati, della cura della dimensione religiosa, dell’attenzione a coloro che vivono situazioni di disabilità e della promozione del ricongiungimento familiare “senza mai farlo dipendere da requisiti economici”;
“Mediatori” per favorire in ogni modo la cultura dell’incontro, moltiplicando le opportunità di scambio interculturale, documentando e diffondendo le buone pratiche di integrazione e sviluppando programmi tesi a preparare le comunità locali ai processi integrativi.
Questo Progetto M4M, inserito nel cammino sinodale della Chiesa, mostra la disponibilità ad “impegnarsi in prima persona” per realizzare le iniziative proposte, con la premessa che per ottenere i risultati sperati è indispensabile il contributo di ciascuno secondo le responsabilità proprie.
Il calendario della formazione è il seguente:
17 FEBBRAIO 2022 DALLE 18 ALLE 20 – ONLINE – con Marcello Colopi (Sportello Fumarulo), Antonio Piarullo (SAI CittàAccoglienza gestito dalla coop. LunaCometa) e Giovanni Papagni (SAI Minori “Casa Futura” gestito dalla coop. Un sorriso per tutti).
18 FEBBRAIO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – ORTANOVA con la Caritas parrocchiale di Orta Nova e l’Ufficio Migrantes
25 FEBBRAIO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – STORNARA con Valentina Gneo (SAI Stornara gestito da ITAL UIL Provinciale di Foggia) e Gioia Berlingieri (SAI Candela gestito dalla coop. Medtraining)
28 FEBBRAIO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – CERIGNOLA con Marcello Colopi (Sportello Fumarulo), Antonio Piarullo (SAI CittàAccoglienza) e Giovanni Papagni (SAI Minori “Casa Futura”).
1 MARZO 2022 DALLE 18.00 ALLE 20.00 – ONLINE con Mariantonietta Merlicco (avvocato e membro Ufficio Migrantes), Marcello Colopi (Sportello Fumarulo) e Valentina Gneo (SAI Stornara).
3 MARZO 202 DALLE 18.00 ALLE 20.00 – ONLINE con Don Silvio Pellegrino (Ufficio Missio) e Domenico La Marca (Centro Interculturale Baobab)
7 MARZO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – CANDELA, INCONTRO CONCLUSIVO con tutti i formatori degli incontri precedenti.
Saluto e ringraziamento al vescovo Luigi
Saluto e ringraziamento al vescovo Luigi
Sull’esempio di Abramo Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, nuovo arcivescovo di Catania, saluterà e benedirà la diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano il 12 febbraio 2022
Presiederà la celebrazione eucaristica per salutare e benedire la Chiesa di Cerignola-Ascoli Satriano, sabato, 12 febbraio 2022, alle ore 19, nella cattedrale di Cerignola e compirà l’ingresso nell’arcidiocesi di Catania dopo una settimana, il 19 febbraio 2022, con la messa che avrà inizio alle ore 16 nella cattedrale della città etnea: sono questi i prossimi appuntamenti che, trasmessi anche via etere dalle antenne di TeleDehon (canale 18 e 518 del digitale terrestre), attendono il vescovo Luigi Renna, nominato da papa Francesco, lo scorso 8 gennaio, dopo sei anni di episcopato in terra di Capitanata, nuovo arcivescovo di Catania. “Ringrazio papa Francesco – ha affermato nel giorno dell’elezione – per la fiducia che ha avuto nell’affidarmi un carico così grande: mi fido del suo discernimento! Lo ringrazio anche perché ci spinge sempre a seguire la via stretta ma sicura del Vangelo, in scelte piccole e grandi”.
Attinge dallo “stile del Vaticano II” il vescovo Renna per comunicare ai presenti nel salone “Giovanni Paolo II” dell’episcopio di Cerignola la notizia della nomina a guida della Chiesa di Catania: uno stile “che crede, anzitutto, che la liturgia è fonte e culmine; che nella Parola Dio si rivolge a noi come ad amici; che la Chiesa è popolo di Dio; che il rapporto Chiesa-mondo è improntato a condivisione piuttosto che a fuga dalla realtà o commistione con i poteri; che l’ecumenismo è via in cui credere e da perseguire con amore e pazienza; che la formazione del clero deve tendere all’unità tra ministero e vita; che i laici hanno la dignità di chi edifica la Chiesa ‘crismando’ le realtà temporali; che la dignità dell’uomo è gloria di Dio; che i poveri sono la nostra opzione preferenziale; che il compito di educare è nel Dna della Chiesa che è Madre; che la comunicazione sociale è una forma di evangelizzazione”.
Sono le voci della carta d’identità che hanno caratterizzato il suo episcopato fin dall’avvio nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e che costituiscono l’“humus” del suo essere pastore, profuso negli ultimi sei anni in una densa e intensa attività capace di coinvolgere i giovani e gli anziani, le famiglie, i ragazzi e gli adolescenti, attenta ai poveri e agli immigrati, alla denuncia del malaffare e al sostegno fornito ai disoccupati, alla cultura nelle sue variegate espressioni sino al cammino sinodale e alla necessità di affrontare l’esplosione del diffuso disagio sociale provocato dalla pandemia da Covid-19.
Due i “compiti” che il vescovo Renna assegna alla Chiesa locale prima di raggiungere la Sicilia – “mi sento come Abramo che lascia la sua terra per andare verso un luogo totalmente inesplorato” si legge nel messaggio inviato ai fedeli catanesi – individuabili nel “procedere del cammino sinodale, che è solo agli inizi” e nel “rinnovamento della Catechesi dell’Iniziazione cristiana”, senza dimenticare che “Vi voglio e vi vorrò sempre bene”.