Author: pierluigimastroserio

Messaggio per la giornata del 1° maggio 2017

“Lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno abbiamo annunziato il Vangelo di Dio” (I Ts 2,9)

Primo maggio. Si può ancora, nel 2017, parlare di festa del lavoro? Si può ancora festeggiare la conquista sacrosanta dei diritti per la dignità dei lavoratori? Tra le sfide che caratterizzano la nostra situazione constatiamo un tasso di disoccupazione ancora troppo alto (attorno al 12%, con punte vicine al 40% tra i giovani e vicino al 20% al Sud); 8 milioni di persone a rischio di povertà, spesso a causa di un lavoro precario o mal pagato, più di 4 milioni di italiani in condizione di povertà assoluta.  Nonostante la lieve inversione di tendenza registrata negli ultimi anni, il lavoro rimane un’ emergenza nazionale. Per tornare a guadare con ottimismo al proprio futuro, l’Italia deve mettere il lavoro al primo posto.

 Primo maggio. Sì, noi non vogliamo lasciar morire questa ricorrenza, perché il nostro Paese, ce lo dice la nostra Costituzione, è fondato sul lavoro, perché senza il lavoro l’uomo perde anche la propria dignità, perché vogliamo essere vicini a chi è maggiormente in difficoltà a causa di questa crisi, perché non vogliamo lasciar morire la speranza di risalire dalla china che stiamo percorrendo.

Non sarà possibile nessuna reale ripresa economica senza che sia riconosciuto a tutti il diritto al lavoro e promosse le condizioni che lo rendano effettivo (Costituzione Italiana, art.4). Combattere tutte le forme di sfruttamento e sperequazione retributiva, rimane obiettivo prioritario di ogni progresso sociale.

 Primo maggio. Per noi è anche la festa di san Giuseppe, patrono dei lavoratori, un esempio limpido di fedeltà e di fiducia. Fedeltà ai valori (famiglia, amore coniugale), fiducia in Dio e quindi nel futuro

La soluzione dei problemi economici e occupazionali – così urgente nell’Italia di oggi – non può essere raggiunta senza una conversione spirituale che permetta di tornare ad apprezzare l’integralità dell’esperienza lavorativa.

Il 1 maggio alle  ore 9,30, in Cattedrale, siamo tutti invitati a partecipare alla Santa Messa presieduta dal vescovo Luigi Renna.

Martedi, 25 aprile 2017

“Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo”.

Papa Francesco

Lunedi, 24 aprile 2017

“Ecco la stupenda realtà della speranza: confidando nel Signore si diventa come Lui, la sua benedizione ci trasforma in suoi figli, che condividono la sua vita. La speranza in Dio ci fa entrare, per così dire, nel raggio d’azione del suo ricordo, della sua memoria che ci benedice e ci salva. E allora può sgorgare l’alleluia, la lode al Dio vivo e vero”.

Papa Francesco
(Udienza Generale mercoledì 11 gennaio 2017)

Sabato, 22 aprile 2017

“Vergine santa, Madre mia dolcissima, rifugio sempre accogliente, cuore sempre attento, amore sempre vigile, infondi fiducia ai più piccoli, rinvigorisci la speranza ai dubbiosi, rafforza la perseveranza ai sofferenti, spalanca le braccia a quanti camminano in questa valle di lacrime e stringili al tuo seno al pari del tuo Gesù. Amen”.

Padre Pio Janes

Solennità della B.V.M. del Buon Consiglio: preghiera, riflessione e formazione

Ricco di appuntamenti – con riflessioni sull’Esortazione Apostolica Post-Sinodale Amoris laetitia di papa Francesco a cura dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare, e sulla figura di Maria nel Vangelo di Giovanni, guidate da mons. Giacomo Cirulli, vicario generale della diocesi – il programma predisposto per l’ormai imminente solennità della Beata Vergine Maria del Buon Consiglio, celebrata a Cerignola nell’omonima parrocchia, guidata da don Angelo Mercaldi e don Giuseppe Ciarciello. Nel giorno della solennità, il prossimo 25 aprile 2017, santa messa presieduta da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi,  alle ore 10,30, e fiaccolata, a partire dalle ore 20, per alcune delle principali vie della parrocchia.

Il vescovo Luigi Renna guida il pellegrinaggio con l’icona della Madonna di Ripalta

Giorno atteso, il sabato in albis, per il ritorno a Cerignola dell’icona della Madonna di Ripalta. Quest’anno, il programma che cadenzerà il prossimo 22 aprile 2017 prevede alcune novità.

Dopo la messa fissata alle ore 10, nel Santuario Diocesano posto sulla ripa-alta del fiume Ofanto, a circa 9 chilometri dal centro abitato, alle ore 12 concelebrazione eucaristica presieduta da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, con tutti i sacerdoti di Cerignola, alla presenza delle autorità civili.

La partenza dal Santuario Diocesano del pellegrinaggio – caratterizzato, quest’anno, dalla partecipazione delle Famiglie e dei Giovani, invitati a prendervi parte numerosi – è fissata alle ore 13,30: durante il percorso, le brevi soste alle cappelle della Salve Regina (ore 15,30) e de Le Pozzelle (ore 17) saranno animate dai gruppi parrocchiali. Alle ore 19,45, giunta sul piano San Rocco, l’icona di Ripalta sarà accolta nella chiesa parrocchiale di San Domenico per la recita del vespro presieduto dal Vescovo (ore 20).

Al termine, la processione – che attraverserà piano San Rocco, via Modena, via Don Minzoni, piazza Zingarelli, corso Gramsci, corso Garibaldi – accompagnerà l’icona della Madonna di Ripalta in cattedrale.

Il pellegrinaggio – nel suo tratto rurale – e la processione cittadina  annovereranno la presenza del vescovo Renna, che parteciperà all’intero percorso.

Anche quest’anno, per decisione della Deputazione Feste Patronali, le offerte raccolte, rinunciando ai fuochi pirotecnici, saranno devolute per l’erigendo centro pastorale «Santa Giuseppina Bakhita» a Borgo Tre Titoli.

Domenica 23 aprile 2017, in cattedrale, le celebrazioni eucaristiche si svolgeranno alle ore 8,30, ore 10, ore 12 e ore 19,30.