Author: pierluigimastroserio

Terremoto in Turchia e Siria: prendiamoci cura delle vittime

“Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.

Facciamo nostro l’appello di papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì, 8 febbraio, rinnovando la nostra profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Continua a crescere, infatti, il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora diverse migliaia le persone disperse e quelle ferite. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche.

Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica, 26 marzo 2023 (V di Quaresima): sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite.

“Nella nostra diocesi – dichiara don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas – per espressa volontà del nostro vescovo Fabio Ciollaro, sarà possibile anticipare la colletta  al Mercoledì delle Ceneri. Ogni persona di buona volontà, al di là del giorno della colletta, potrà partecipare a questa raccolta attraverso una donazione fino al 27 aprile. Confidiamo nella generosità di tutto il nostro territorio (singoli cittadini, associazioni, imprese) che ha sempre mostrato una grande sensibilità nel soccorrere chi ha bisogno di un aiuto concreto”.

“La Quaresima – continua don Pasquale –, come ci ricorda papa Francesco, è tempo di carità e rimane la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza. Una carità che oggi vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa del terremoto in Siria e Turchia. La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello”. Infatti “il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità. Così avvenne ‘per i pani che Gesù benedice, spezza e dà ai discepoli da distribuire alla folla’. Così avviene ‘per la nostra elemosina, piccola o grande che sia, offerta con gioia e semplicità’”.

Sin d’ora è, comunque, possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il bonifico bancario e specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

  • Banca Intesa Sanpaolo, Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano, Piazza Duomo 42 – 71042 Cerignola Fg

IBAN: IT50X0306909606100000105081 CAUSALE: Caritas diocesana emergenza Terremoto Siria-Turchia.

 

Visita pastorale – cronaca / 11 Parrocchia “SS. Crocifisso” – Orta Nova

Giovani e Dottrina Sociale

Incontro con gli studenti dell’Istituto “Olivetti” a Orta Nova

In occasione della visita pastorale alla comunità del SS. Crocifisso di Orta Nova, il vescovo Fabio ha incontrato i giovani studenti dell’Istituto “Olivetti”, giovedì 9 febbraio 2023. Accompagnato dal parroco don Gerardo Rauseo e dal direttore dell’Ufficio Scuola, Matteo Rocco Solomita, è stato accolto con cordialità dalla dirigente Maria Carbone. Dopo un saluto al personale di Segreteria, il Vescovo ha attraversato i corridoi della scuola, salutando i ragazzi che si sono fatti trovare davanti alla porta delle loro classi. È poi entrato in una sala più grande dove ha incontrato dapprima i giovani studenti delle terze superiori del Liceo delle Scienze Applicate e dell’IPSC, e poi quelli delle Scienze Umane e del Liceo Classico. I ragazzi, guidati dai loro docenti di Religione, la prof.ssa Anna Rita Di Conza e il prof. Salvatore Scardigno, hanno presentato dei lavori realizzati da loro su alcuni capitoli della lettera enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. Dei video interessanti e originali introducevano i temi del dibattito e anticipavano le domande che alcuni giovani, come Walter, Gabriella, Martina, Michele, Assunta, Chiara, Raffaele, Riccardo, a nome di tutti, hanno rivolto al Vescovo. Tante sono state le questioni in gioco: il perdono, la sfida della fraternità e dell’amicizia sociale, l’importanza della Politica, le problematiche legate alle fake news e la novità della cultura dell’incontro, la posizione della Chiesa sulla pena di morte. Con vivacità gli alunni hanno mostrato interesse per il magistero del Santo Padre, che, come ha ricordato il Vescovo, si colloca nel più ampio orizzonte della dottrina sociale della Chiesa, che a partire dalla “Rerum novarum” è stata animata dallo sforzo di “incarnare” il Vangelo nella società di ogni tempo.

In particolare, Martina ha rivolto questa domanda: “Eccellenza, quando aiuta qualcuno lo fa in modo solo materiale o considera anche l’aspetto emotivo?”. Il Vescovo con semplicità ha raccontato una breve storia, che ha per protagonista una mamma di famiglia che aveva un vicino di casa povero che spesso chiedeva qualcosa per poter mangiare e sopravvivere. Quella donna prontamente si prodigava per aiutarlo in qualche modo. Era solita però, di tanto in tanto, chiedere un po’ di sale a quel vicino sfortunato. Il figlio di quella donna generosa le faceva però notare che certamente non ne avevano bisogno. Era un modo gentile e discreto per non umiliarlo e per far sì che quel pover’uomo, sentendosi anche lui utile in qualche maniera, fosse più propenso a chiedere quando aveva bisogno. Richiamandosi poi alle parole del Santo della carità, San Vincenzo de Paoli, il Vescovo ha sottolineato: “la carità è pesante da portare, più della pentola di minestra, più del paniere pieno… Non è tutto dare il brodo e il pane… Per il tuo amore, per il tuo amore soltanto i poveri ti perdoneranno per il pane che tu doni loro”.

Caloroso è stato anche il saluto di alcuni giovani diversamente abili che hanno accolto il Vescovo mimando con gesti alcuni canti. La gioia è stata travolgente e la bellezza di quella mattinata, trascorsa velocemente, è rimasta nel cuore del vescovo Fabio e di quei giovani che a scuola, giorno dopo giorno, si impegnano a costruire insieme il loro futuro.

Orta Nova, 9 febbraio 2023

Il cronista

 

Visita pastorale – cronaca/10 – Parrocchia BMV dell’Altomare (Orta Nova)

UNA COMUNITÀ GIOIOSA E ACCOGLIENTE

L’incontro  col Consiglio Pastorale Parrocchiale

 Ogni Visita inizia incontrando il Consiglio pastorale. Così è stato anche nella parrocchia dell’Altomare ad Orta Nova la sera dell’ 1 febbraio. Partecipazione al completo, con qualcun altro che si è aggiunto per l’occasione. Un incontro vivace, all’insegna della leggerezza e della profondità. Il Vescovo ha chiesto a ciascuno dei membri di presentarsi e di raccontare il servizio che svolgono ordinariamente in Parrocchia: Grazia, Francesco, Antonia Pia, Pasquale, Savino, Rosa, Rocco, Francesca, Antonio, Luisa, Annamaria, Filomena, il giovane Gianpietro, Agnese, Mariateresa, Luigi, Giuliana, Emanuele, Salvatore e altri ancora. Insieme al parroco don Leonardo, c’era anche don Salvatore Iorio che collabora con lui. Tutti gli ambiti della pastorale erano ben rappresentati: catechisti, ministranti, lettori, schola cantorum, apostolato della preghiera, gruppo diakonia, ministri straordinari della Comunione, Caritas, oratorio, consiglio degli affari economici,famiglie e nubendi, l’associazione “Figli e Figlie di Maria”, semplici parrocchiani.

Il con visitatore mons. D’Ercole ha poi invitato ciascuno di loro a riconoscere in primo luogo quegli aspetti positivi che segnano il volto della comunità. Uno dopo l’altro, hanno saputo evidenziare ciò che di bello c’è. Qualcuno ha sottolineato l’intraprendenza e la passione “esplosiva” del parroco. Altri hanno messo in luce che in comunità si respira un’atmosfera accogliente e serena: c’è chi ha definito la Parrocchia una vera e propria “casa”, una “famiglia” aperta e gioiosa. “Si ride molto”, commentava divertita Giuliana. Altri hanno ribadito che la comunità è una grande “risorsa” perché aiuta ad avere un’attenzione particolare ai poveri e a coloro che sono soli.

Secondo giro d’interventi. Con la stessa serenità del primo giro, i presenti sono stati invitati a riconoscere anche le criticità che caratterizzano la comunità, avanzando qualche proposta. C’è stato chi ha sottolineato che la parrocchia non è dotata di ampi spazi che possano ospitare i ragazzi per qualche attività sportiva. Qualcun altro ha riconosciuto una diffusa “indolenza” che accompagna questo periodo di ritorno alla normalità dopo l’esperienza della pandemia: nonostante i tanti stimoli, si registra un po’ di pigrizia. C’è stato anche chi con preoccupazione ha sottolineato alcune sfide importanti: come poter ri-avvicinare i giovani? Come poter crescere nella capacità di ascoltare gli altri?

Il vescovo Fabio ha incoraggiato i membri del Consiglio a mantenere accesa la fiammella della speranza, nonostante le  difficoltà oggettive, e ha lodato alcuni dei presenti che hanno fedelmente servito la comunità sin dagli inizi, mostrando nel variare dei parroci costanza e retta intenzione nell’impegno. Poi ha sottolineato qualche altro aspetto emerso nell’incontro. In tal  modo, con semplicità si è concluso questo significativo momento di dialogo e confronto. Infine, il Vescovo e i presenti si sono  fermati per salutarsi e per condividere la gioia di una Visita attesa e ben iniziata.

Orta Nova, 1 febbraio 2023

Il cronista

“I viaggi apostolici di Paolo di Tarso” – La TreGiorni Biblica con padre Giovanni Rizzi, barnabita

Appuntamento dal 13 al 15 febbraio 2023 per la TreGiorni Biblica, quest’anno centrata su “I viaggi apostolici di Paolo di Tarso”. Organizzata dal Settore “Apostolato Biblico”, guidato da don Giuseppe Russo, dell’Ufficio Catechistico Diocesano, l’iniziativa sarà animata da padre Giovanni Rizzi, religioso dei Chierici Regolari di San Paolo, noti come “Barnabiti”, docente di Sacra Scrittura nella Pontificia Università Urbaniana in Roma. Con inizio alle ore 19, i primi due incontri (lunedì e martedì) si svolgeranno nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola, mentre l’ultimo (mercoledì), nella forma della “lectio divina”, si terrà nelle rispettive comunità parrocchiali. Indirizzata ai catechisti, ai formatori e agli operatori pastorali, l’iniziativa è aperta a
tutti.

IX Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone 2023 – Pellegrinaggio per la dignità umana contro la tratta

II tema di quest’anno è stato preparato da un gruppo di giovani. Ci invitano a camminare per la dignità, a camminare e a divenire pellegrini di dignità umana, contro ogni forma di sfruttamento e di tratta di persone.

Questo è un’itinerario spirituale che siamo chiamati a intraprendere quest’anno per celebrare la IX
giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone.

In tutte le tradizioni religiose, i pellegrinaggi hanno un’importanza speciale a livello
spirituale e del sacro. Dal rito della Pasqua nella tradizione ebraica al pellegrinaggio alla
Mecca, come il quinto pilastro dell’Isalm (Hajj), dal tempio del Mahabodhi in India, dove Budda raggiunse l’illuminazione, alla montagna sacra Uluru in Australia, dal pellegrinaggio ai siti cristiani in Gerusalemme, al sito cattolico della nostra Signora di Fatima dove
apparve Maria.

Tutte le tradizioni spirituali riconoscono l’atto purificatorio del camminare e del raggiungere un luogo sacro per essere purificati e per rinascere.

Visto che la fede
porta il credente a vedere nell’altro un fratello e una sorella da sostenere ed amare” I
questa preghiera è “un invito alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, anzi tra i credenti e i non credenti, e tra tutte le persone di buona volontà”.

Insieme possiamo promuovere la dignità umana di ogni essere umano, e prevenire ogni forma di sfruttamento e tratta umana.

Visita pastorale – cronaca/9 Parrocchia BVM della Stella (Stornarella)

LE RANE DI ARISTOFANE

Incontro con un gruppo teatrale a Stornarella

 “Le rane”: è il nome di un gruppo teatrale di Stornarella. Nato 10 anni fa, è formato in prevalenza da giovani. Qualcuno nel corso del tempo si è trasferito lontano, altri si sono aggiunti di recente. Hanno meritato l’applauso del pubblico in alcuni spettacoli più impegnativi, però curano anche dei laboratori teatrali per bambini. Si chiamano “Le rane” in riferimento a una commedia di Aristofane, ma anche perché è un nome simpatico per i più piccoli.

Proprio nella loro sede il vescovo Fabio ha tenuto un incontro “sinodale” durante la Visita pastorale alla comunità di Stornarella. All’inizio erano un po’ intimiditi, perché la proposta di questo incontro li aveva sorpresi e non sapevano bene come porsi. Ma in breve l’atmosfera si è distesa ed era piacevole vederli scherzare con Andrea, che si è presentato come semplice “comparsa”, o con Domenico, che invece aveva recitato in ruoli di primo piano. Con soddisfazione, Nunzia ha raccontato al Vescovo il successo del musical “Aggiungi un posto a tavola” e di “Forza, venite gente”. Fabrizio, con occhi lucenti, ha spiegato “perché” trova il tempo di partecipare alle attività di questo gruppo, pur avendo tra pochi mesi  gli esami di maturità.  Il convisitatore don Vincenzo D’Ercole, a sua volta, ha stupito i ragazzi raccontando di aver lui pure recitato in passato in opere dei fratelli De Filippo.

Sciolto dunque il ghiaccio, si è passato con naturalezza alla consultazione sinodale, ricordando anzitutto che in questo secondo anno si sta ascoltando la voce di persone o gruppi esterni al normale ambito delle parrocchie. E così, partendo da alcune domande-guida, Marica, Ilaria e tutti gli altri, uno dopo l’altro, hanno potuto esprimere le loro osservazioni, in positivo e in negativo, sulla vita della Chiesa. Don Vincenzo annotava le risposte. Ad esempio, nel primo giro, sugli aspetti positivi, la maggior parte dei presenti ha rilevato che papa Francesco spinge verso un linguaggio nuovo, mostrando una Chiesa sempre più misericordiosa, aperta e inclusiva. Diversi hanno sottolineato la forza aggregante della comunità cristiana, le amicizie nate in parrocchia e le esperienze positive vissute anche a livello locale, come il Grest. Uno di loro, infine, ha sottolineato l’aspetto più positivo della Chiesa, e cioè che continua ad annunciare il messaggio evangelico con tutto il suo fascino! Con franchezza, ma con rispetto, hanno poi evidenziato le criticità: una pratica religiosa che in molti è solo formale, l’atteggiamento ancora chiuso e giudicante, l’insufficiente presenza “sulla strada”, i ripetuti scandali che hanno fatto scendere la credibilità nei confronti dell’istituzione e degli uomini di Chiesa.

Il vescovo Fabio ha ascoltato con attenzione. Solo alla fine ha preso la parola, ringraziando per la sincerità e la serenità degli interventi. Su qualche punto specifico ha offerto brevi chiarimenti. Ha incoraggiato i ragazzi a continuare a dare il loro contributo alla comunità e infine ha ricordato che il cristianesimo, alla luce della Pasqua, promuove sempre un atteggiamento di speranza. Sappiamo anche che, rientrando a casa col parroco dopo il momento di convivialità che ha chiuso con semplicità la serata, il Vescovo ha manifestato a don Angelo di essere rimasto colpito dall’impegno di questi ragazzi, come ad esempio Domenico, giovane poco più che ventenne, studente-lavoratore, che, oltre a frequentare i corsi universitari, si guadagna qualcosa per mantenersi e nello stesso tempo collabora con le attività del gruppo teatrale.

Storie, persone, incontri: questo è il bello della Visita pastorale.

Stornarella, 26 gennaio 2023

Il cronista