La prospettiva europea dell’Associazione “San Giuseppe” Onlus: quando l’accoglienza si fa incontro

L’associazione San Giuseppe Onlus è stata impegnata in un training e in un transnational project meeting per il progetto europeo Migrants for Migrants. Da lunedì 25 a venerdì 29 ottobre 2021 sono stati ospiti a Cerignola i partner da Portogallo, Grecia, Romania, Francia e Austria per prendere parte alla formazione sul tema dei migranti e del Buddy system. Hanno partecipato circa 20 persone, che sono state coinvolte in formazione teorica e visite sul campo; nello specifico hanno avuto modo di parlare dei servizi di accoglienza offerti dallo Sportello “Stefano Fumarulo” di Cerignola con il responsabile Marcello Colopi, che ha raccontato praticamente le attività che vengono svolte per aiutare i migranti nelle pratiche burocratiche e legali, suscitando molto interesse.
I partners hanno poi visitato la comunità per minori e lo SPRAR Casa Futura gestiti dalla Cooperativa sociale “Un sorriso per tutti” di Cerignola, partecipando attivamente alla formazione con Giovanni Papagni e Domenico La Marca che ci hanno illustrato le procedure di accoglienza del sistema SIPROIMI, i punti di forza e di debolezza di una pratica che i partner hanno riconosciuto come “buona”. Infine, hanno visitato le terre confiscate alla mafia e gestite dalla cooperativa sociale AlterEco con il presidente, Vincenzo Pugliese, ed abbiamo partecipato ad un laboratorio sulla mappatura delle mafie, riflettendo sulla piaga del caporalato nella nostra area geografica con Antonella Izzi. Gli ultimi due giorni sono stati dedicati al Transnational Project meeting per aggiornare la partnership sullo stato dell’arte del progetto e sul lavoro da svolgere per il successivo Intellectual Output. Sono state delle giornate intense e dense di contenuti, dove non sono di certo mancati gli scambi con i partecipanti e i dubbi e le curiosità dei partner, che hanno avuto modo di vedere con i propri occhi alcune delle nostre realtà locali; ma soprattutto sono stati cinque giorni in presenza, durante i quali è stato possibile guardarsi faccia a faccia, e condividere momenti più leggeri come i pranzi e le cene in pieno spirito europeo. Grazie ai partner di KMOP, AFEJI, ASSOC, COMPASS, IRTS e APROXIMAR per aver partecipato e grazie a tutti i formatori per aver dedicato del tempo mettendo a disposizione dell’associazione San Giuseppe la loro esperienza ed il loro prezioso lavoro.
Rimanendo nell’ambito europeo, l’Associazione San Giuseppe ha ospitato per tre giorni, da lunedì 8 a mercoledì 9 novembre 2021, 30 donne, future imprenditrici, provenienti da Regno Unito, Portogallo, Slovacchia, Grecia, Spagna e Italia. Il progetto è EASE – Entrepreneurs for self-development and equality, il cui obiettivo è delineare strategie per promuovere l’inclusione economica con particolare attenzione alle donne, per incoraggiarle ad aumentare le proprie ambizioni imprenditoriali e la partecipazione al mondo del lavoro. Tre giorni di formazione e lavoro fianco a fianco, partendo da casi studio reali e attraverso attività pratiche e interattive per aiutare le partecipanti a individuare opportunità e creatività, a far nascere un’idea di impresa, a dare valore a quell’idea. Le donne partecipanti sono state coinvolte in un contest: divise in tre gruppi, nella tre giorni hanno dovuto lavorare su un’idea partendo dall’analisi del territorio di Cerignola, con l’aiuto di Dora Giannatempo della cooperativa AlterEco; hanno imparato a creare un pitch efficace e di successo con i due formatori europei Luis Guarita e Katerina Sourda e infine hanno presentato le loro idee alla giuria composta da Giulia Ricciardi e Federica Tonti di IPez, due giovani donne che hanno raccontato di come, a Foggia, abbiano saputo tradurre creatività, passione e impegno in un’idea imprenditoriale di successo.
Ultimo, ma non meno importante c’è l’impegno a livello locale che domenica 14 novembre alle 11.00 vede l’Associazione San Giuseppe e l’Ufficio Migrantes coinvolti nell’inaugurazione del CENTRO DI ASCOLTO E DI ORIENTAMENTO INTERCULTURALE (CAOI) “SANTO STEFANO”, nei locali della Chiesa. Il Centro si trova nel territorio di Borgo Tressanti ed è a beneficio dei cittadini, italiani e stranieri, che l’abitano; è un servizio gratuito gestito dalla Migrantes Diocesana in collaborazione con la Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore dell’Unità Pastorale San Francesco da Paola. La scelta territoriale è dettata, principalmente, dalla massiccia presenza di immigrati sul territorio che richiede sempre più una strategia di accoglienza e di inserimento degli stessi per una effettiva integrazione sociale; per questo il centro offrirà iniziative e attività che coinvolgeranno tutte le fasce di età, contribuendo alla creazione di spazi creativi e audaci di accoglienza e di incontro fra uomini e donne di culture diverse, di rispetto per le differenze sociali, linguistiche e culturali di ogni abitante del borgo, insomma a negoziare qui e adesso il vivere insieme da fratelli e a testimoniare la nostra missione di prossimità, di dialogo e di solidarietà.