“Il grido della terra, il grido dei poveri” è il titolo dell’appuntamento organizzato dall’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro e dall’Ufficio Caritas della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, che si terrà sabato, 26 settembre 2020, con inizio alle ore 18,30, nel cortile della Curia Vescovile (Piazza Duomo – Cerignola)
L’iniziativa scaturisce da una constatazione: non possiamo più indugiare, occorre riflettere e impegnarsi, e per farlo è necessario informarsi. La nostra Casa Comune, il Pianeta Terra, come denuncia papa Francesco, è in pericolo. E con essa è in pericolo la sopravvivenza del genere umano. Per questo ognuno, pur con responsabilità differenti, deve fare la propria parte. Educhiamoci alla “cittadinanza ecologica” e preserviamo il creato da ogni male, per il bene nostro, dei popoli e delle future generazioni.
Nel quinto anniversario della enciclica “Laudato sì’” di papa Bergoglio, intendiamo anche noi celebrare questo importante evento, dedicando l’incontro a due temi strettamente collegati tra loro: l’ecologia e l’equità.
Ad aiutarci a capire meglio l’enciclica, dopo i saluti di don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas, e dell’avv. Gaetano Panunzio, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, interverranno il Luogotenente Luigi Catino-Carabinieri NOE, Bari, e l’ing. Andrea Pugliese, Ingegnere Ambientale. Modererà l’incontro il dott. Luca Maria Pernice, giornalista. Le conclusioni saranno affidate a Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Al termine dell’incontro, in collaborazione con Mercato Circolare, assisteremo alla rappresentazione teatrale dal titolo “Blue Revolution Show, l’economia ai tempi dell’usa e getta”, una produzione pop economix. Un one man show che unisce tre storie – la storia dell’economia dell’usa e getta, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari, la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky – per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente.
Come scrive il vescovo Renna nella sua ultima lettera pastorale “La via della speranza. Per non ricominciare allo stesso modo”, «Il virus ha rivelato la fragilità e la vulnerabilità di un mondo che è malato, come ci ha ricordato il Papa nella omelia del 27 marzo scorso. Il problema dell’ambiente, della perdita delle biodiversità, del cambiamento climatico, della domanda sul “perché” i virus attaccano sempre più l’uomo e meno gli animali, richiede che diveniamo tutti più sensibili a queste tematiche… Sono passati cinque anni dalla Laudato sì’ di papa Francesco e, ora più che mai, non possiamo archiviare questo importante documento. Siamo consapevoli della nostra responsabilità verso la casa comune del creato? Cosa stiamo facendo?».