“Quali scelte vanno fatte? Anzitutto potenziare gli oratori, con una progettualità che sarà seguita e guidata dal Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile: dobbiamo fare il salto di qualità dal ‘luogo’ oratorio al ‘progetto’ oratorio; dobbiamo passare dall’oratorio estivo all’oratorio come esperienza che si coniuga tutto l’anno con il cammino di formazione dei nostri ragazzi e giovani”. Scrive così il vescovo Luigi Renna nella sua più recente lettera pastorale per l’anno 2019-2020, intitolata Il Seminatore e il buon terreno. Diventare cristiani nel nostro tempo. Un indirizzo del magistero episcopale che, sulla scia di quanto già realizzato negli anni più recenti in diverse parrocchie della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, domenica, 15 dicembre 2019, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal pastore della Chiesa locale che avrà inizio alle ore 19, confluirà nell’inaugurazione dell’Oratorio “Santa Scorese e Carlo Acutis”, realizzato nei locali della chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria dell’Altomare a Orta Nova, guidata da don Leonardo Torraco.
Fra i tanti meriti, l’oratorio ha lo scopo di promuovere l’integrazione, come ricorda don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei: “L’integrazione non è una cosa di cui parlare: è un esercizio da praticare, e in oratorio si fa”. Non è un caso, quindi, se gli oratori costituiscono uno dei centri nevralgici dell’azione pastorale del vescovo Renna che, fin dal suo ingresso in diocesi, ha proposto diverse iniziative per diffondere questa realtà: occorre, infatti, “riconoscere e sostenere il peculiare valore dell’oratorio nell’accompagnamento della crescita umana e spirituale delle nuove generazioni”, come riporta la Nota pastorale, diffusa nel 2013, dalla Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali e dalla Commissione Episcopale per la famiglia e la vita della Cei, dal titolo Il laboratorio dei talenti. Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo. La sfida, quindi, è quella di far diventare gli oratori spazi di accoglienza e di dialogo, veri ponti tra l’istituzionale e l’informale, fra il tempo della spensieratezza e l’assunzione di responsabilità.
Serva di Dio Santa Scorese (1968-1991)
Nativa di Bari, passò attraverso varie spiritualità ed esperienze ecclesiali, intenta a capire come aiutare chi soffre e mettendo Dio come unico punto fermo della propria esistenza. Al Genfest del 1985 avviene l’incontro con il Movimento dei focolari e da subito Santa vi aderisce, cominciando ad attuare la “rivoluzione d’amore” che il Movimento Gen vuole portare nel mondo, cominciando da Bari. Inizialmente intenzionata a sposarsi, si orientò verso la consacrazione secolare nelle Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe. Il suo desiderio venne però interrotto da un giovane, che già da tempo la perseguitava e arrivò a ucciderla la sera del 15 marzo 1991, mentre stava rincasando dalla riunione con il gruppo giovanile di Azione Cattolica. La fama di martirio in difesa della virtù cristiana della castità da parte di Santa ha dato luogo all’apertura del suo processo di beatificazione negli anni 1998-1999 presso la Curia vescovile di Bari; la fase diocesana è stata convalidata il 14 aprile 2000 (da www.santiebeati.it)
Venerabile Carlo Acutis (1991-2006)
Figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo nacque a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro del padre, il 3 maggio 1991. Trascorse l’infanzia circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore, tanto da essere ammesso alla Prima Comunione ad appena sette anni. Frequentatore assiduo della parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza, a quindici anni compiuti. Il 13 maggio 2013 la Santa Sede ha concesso il nulla osta per l’avvio della sua causa di beatificazione, il cui processo diocesano si è svolto a Milano dal 15 febbraio 2013 al 24 novembre 2016. Il 5 luglio 2018 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che dichiarava Venerabile Carlo, i cui resti mortali riposano nel cimitero di Assisi (da www.santiebeati.it).