Comunicazioni Sociali

Comunicato stampa

In riferimento alla Marcia della Pace, svoltasi a Cerignola, sabato, 21 gennaio 2017, con il presente comunicato stampa si precisa che il titolo virgolettato apparso tra le pagine della stampa locale – «Marcia della pace qui dove regnano violenza e illegalità» («Foggia Provincia», in La Gazzetta del Mezzogiorno, 21 gennaio 2017, p. XIII) – non appartiene alle dichiarazioni rilasciate dall’organizzatore della stessa, don Pasquale Cotugno, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, così come si evince dall’allegato comunicato, diramato dall’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali agli organi di informazione lo scorso 16 gennaio…

In marcia…per la Pace

Comunicato stampa – La Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, attraverso l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, il Servizio di Pastorale Giovanile, l’Azione Cattolica Italiana-Settore Giovani e il Servizio Civile di Caritas Italiana, organizza a Cerignola per sabato, 21 gennaio 2017, la Marcia per la Pace, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato quanto cruciale per la convivenza e lo sviluppo – nella giustizia – dei popoli.

«Operare in questo modo – si legge nel messaggio La non violenza: stile di una politica per la pace di papa Francesco, diffuso in occasione della 50a Giornata Mondiale della Pace, celebrata lo scorso 1° gennaio – significa scegliere la solidarietà come stile per fare la storia e costruire l’amicizia sociale. La nonviolenza attiva è un modo per mostrare che davvero l’unità è più potente e più feconda del conflitto. […] Nel 2017, impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune».

Alla Marcia – guidata dal vescovo Luigi Renna – prenderanno parte il clero diocesano e religioso, le Amministrazioni – guidate dai Sindaci – dei nove Comuni compresi nel territorio diocesano, gli operatori pastorali, le comunità parrocchiali, i membri dell’associazionismo confraternale e laicale.

«Marciando nel nostro territorio – dichiara don Pasquale Cotugno, direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro – intendiamo sottolineare l’importanza di riaffermare con la nostra presenza il bisogno di presidiare la città. In un periodo in cui violenza e illegalità stanno caratterizzando la vita quotidiana del nostro territorio, è necessario contrastare la prepotenza, i soprusi e la corruzione con azioni nonviolente che riaffermino la forza del diritto e della giustizia».

Questo il programma: ore 17,30: raduno in Piazza del Cinquecentenario (nei pressi della Scuola Media “Don Bosco”), animato dall’Azione Cattolica Italiana-Settore Giovani; ore 18,45: sosta in Piazza Castello animata dalla Pastorale Giovanile; ore 19,15: sosta in Piazza Duomo animata dalla Pastorale Sociale e del Lavoro; ore 20: intervento del vescovo Luigi Renna in Piazza della Repubblica.

 

L’iniziativa si prefigge – in un territorio disagiato come il nostro, fortemente attraversato da fenomeni di violenza e indifferenza – di motivare la realizzazione di una qualità di vita sempre più civile, legata a un diffuso senso di fraterna e accogliente legalità che attinga la sua linfa vitale dalla solidarietà.

Segni dei tempi – Dicembre 2016

Forzare l’AURORA a nascere, l’unica violenza che ci è consentita (DON TONINO BELLO)

“Cristiani, incaricati di tenere sempre viva la fiamma bruciante del desiderio, che cosa ne abbiamo fatto dell’attesa del Signore?”.Questo il grido pensoso del gesuita e filosofo francese Pierre Theilard de Chardin, rivolto a noi che a volte dimentichiamo le enormi potenzialità della nostra fede. L’attesa del Signore per tanti si riduce all’attesa di un bel giorno,  quello del Santo Natale, dimenticando che siamo tutti protesi verso una venuta ultima del Signore, quella che porta a compimento la storia, e che ogni giorno riceviamo innumerevoli “visite di Dio” che viene nella vita quotidiana. L’attesa del Signore muove da un atteggiamento che attraversa tutta la vita del credente e che lo rende attento e responsabile di fronte ad ogni evento: la vigilanza è quella che virtù che nei salmi è cantata come la capacità di guardare oltre le tenebre della notte e “svegliare” le luci di un nuovo giorno. Così recita il Salmo 56: “Svégliati, mio cuore, svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l’aurora.” Il salmista prima interpella il cuore, che è facile ad addormentarsi, ad impigrirsi, a rassegnarsi al male. E poi chiama gli strumenti musicali, cioè le risorse che ha per elevare un canto di risveglio, quelle che ciascuno di noi ha per dare speranza e che pensiamo siano irrecuperabili: volontà, fiducia, capacità di perdonare, senso civico. E poi il cantore osa qualcosa che è umanamente impossibile: “forzare” il sole a sorgere e illuminare le tante tenebre che avvolgono il mondo. Ma ciò che è impossibile in natura è fattibile dallo Spirito di Dio e dallo spirito dell’uomo: ridare speranza agli uomini, alle nostre città al buio di luci vere e durature. E le parole di un profeta del nostro tempo risuonano come una possibilità che solo ai credenti è data e che noi vogliamo raccogliere come un testimone: “È di notte che è meraviglioso attendere la luce. Bisogna forzare l’aurora a nascere, credendoci. Amici, forzate l’aurora. È l’unica violenza che vi è consentita” (don Tonino Bello).

Buona veglia nella storia, uomini e donne custodi di speranza della Chiesa che è in Cerignola- Ascoli Satriano!

Luigi Renna

Vescovo

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