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Agorà Sociale 2018 – Bari

Il Laboratorio Don Bosco Oggi, presso la Parrocchia del SS. Redentore di Bari,  nella sua opera di educazione, cultura e pastorale, perseguendo gli insegnamenti di San Giovanni Bosco, è lieta di presentare il calendario delle manifestazioni per l’Agorà Sociale 2018.

La nostra Diocesi coinvolta nel questionario UTOP.IE

Nell’ambito della ricerca triennale Web e pastorale, condotta dai ricercatori del CREMIT Alessandra Carenzio e Marco Rondonotti e sostenuta dalla CEI e da Weca, è stato predisposto il questionario UTOP.IE – Usi delle Tecnologie tra gli Operatori Pastorali. Indagine EsplorativaIl questionario è finalizzato a conoscere le pratiche e riflettere sulla presenza delle tecnologie nella pastorale, avendo come destinatari privilegiati i catechisti, gli educatori impegnati nella pastorale giovanile e nella pastorale vocazionale, i referenti dei gruppi famiglia, gli operatori Caritas, operatori della comunicazione, della scuola e della cultura.

Coinvolgendo tutte le comunità e le parrocchie del territorio, grazie al vostro sostegno, si potrà, come Centro di Ricerca, ragionare sull’esistente, ma anche raccogliere domande e formulare proposte che la ricerca in corso sta provando a definire. Si garantisce che le risposte fornite a tutte le domande contenute nel questionario saranno trattate in completa riservatezza e tutela di coloro che hanno contribuito allo sviluppo di Web e pastorale. Il report di ricerca sarà messo a disposizione, gratuitamente, sia a livello nazionale sia a livello Diocesano, sul sito del CREMIT e nell’ambito di seminari di studio sul tema. Una volta chiusa la rilevazione, verrà mandata una copia ai destinatari della presente comunicazione. Si è consapevoli della necessità di discutere la presenza dei media e delle tecnologie digitali non solo come questione strumentale, spesso avvertita dalle comunità pastorali, ma anche come oggetto e cornice del lavoro educativo e pastorale.

Il questionario è online: la compilazione richiede circa 10 minuti ed è disponibile al seguente link https://tecnologiepastorali.questionpro.com o tramite QR code seguente:

Verso il 21 marzo 2018…

La Comunità Accademica dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano “San Michele Arcangelo” di Foggia incontra don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

 «La mafia teme più la scuola che la Giustizia». Così scriveva il giudice Caponnetto che fu a capo del Pool Antimafia negli Anni Ottanta dello scorso secolo, per ricordare che l’accesso all’istruzione e alla conoscenza è uno dei diritti fondamentali per acquisire autonomia di pensiero e crescere come liberi cittadini. Ed è questo uno dei principi che sta guidando negli ultimi mesi don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, impegnato dallo scorso settembre in Capitanata per incontrare – oltre ai cittadini dei diversi comuni della Provincia di Foggia – gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, in vista della XXIII Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si terrà nel capoluogo dauno il prossimo 21 marzo 2018 sul tema «Terra. Solchi di verità e giustizia». Libera, come riferisce una nota, «ha scelto Foggia come piazza principale per stare vicino a chi – in Puglia come in altre Regioni – non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere».

Appuntamento per don Ciotti, mercoledì, 7 marzo 2018, dalle ore 15,30, con la Comunità Accademica dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano “San Michele Arcangelo” (Viale Cristoforo Colombo, 101 – Foggia). Dopo i saluti e l’introduzione del prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia, pro-direttore dell’Istituto, don Luigi incontrerà i professori e gli studenti. Le conclusioni saranno affidate a don Domenico Mucciarone, docente dell’ISSR.

L’iniziativa si inserisce in un percorso che mira a «sottolineare – continua la nota – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del ‘noi’ non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze».

Il dovere della verità, l’esigenza della privacy

A proposito di un articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno del 27 febbraio 2018 e su www.marchiodoc.it dal 28 febbraio 2018

Cari fedeli,

un gesto di scarso rispetto della privacy è stato commesso nei confronti della Diocesi: una lettera indirizzata ai presbiteri e ai diaconi è stata inviata a La Gazzetta del Mezzogiorno e a Marchiodoc.it, che ne hanno estrapolato dei passaggi e mostrato dei contenuti che sono solo di rimprovero, tralasciando dei toni decisamente più paterni e di esortazione a vivere bene il cammino quaresimale.

Prendo le distanze da questi articoli che, a mio parere, sono una violazione della privacy che una istituzione come la Curia deve avere, e sono lesivi della verità di quel messaggio ai preti. Inoltre, ancora più grave è il comportamento di chi ha inviato questo documento alle testate: non voglio sospettare di nessuno, ma solo aiutare a riflettere che dovremmo essere impegnati a dare esempio di comunione e non cercare in tutti i modi di offrire controtestimonianza.

Non è  bello neppure il commento di tanti fedeli, pronti sempre a scagliare pietre contro i loro presbiteri, quelle stesse pietre che neppure i farisei fecero piovere sull’adultera (cfr. Gv 8). Non è uno stile di Chiesa, e se viene da persone impegnate nel servizio ecclesiale, è segno di grande povertà interiore, che si prende gioco della virtù più grande, la carità.

Prego il Signore che un maggiore senso di responsabilità maturi nella nostra comunità e a livello civile; non sono l’unico vescovo che scrive ai presbiteri ricordando i loro doveri, ma perché solo nella nostra terra si agisce con così scarso senso di privacy? È uno stile vecchio, che è presente da anni, ma va estirpato da qualunque parte giunga. Non permetterò che esso continui, con l’aiuto di Dio.

Vi allego un articolo che scrissi alcuni anni fa, quando ero docente di Teologia Morale a Molfetta: è un invito a rendere più limpido il nostro modo di comunicare nella società mediatica. Preghiamo a vicenda.                                                                                                                                                                                                          Vostro                                                                                                                                               † Luigi, vescovo

 

“TuttixTutti” Riparte il concorso nazionale per parrocchie Progetti di utilità sociale

“Anche quest’anno sarà un successo per tutti”. È lo slogan che promuove il concorso per le parrocchie TuttixTutti, promosso dalla C.E.I. a livello nazionale, partito il 1° febbraio. Ogni parrocchia potrà parteciparvi iscrivendosi online su www.tuttixtutti.it, creando un gruppo di lavoro, ideando un progetto di solidarietà e organizzando un incontro formativo per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica.

La novità principale dell’edizione 2018 è la durata del concorso che passa da 3 a 4 mesi; le parrocchie avranno così un mese in più a disposizione per preparare ed inviare le proprie candidature ed organizzare gli incontri formativi. Le iscrizioni saranno aperte dal 1° febbraio mentre la proclamazione dei vincitori avverrà il 30 giugno tramite la pubblicazione sul sito www.tuttixtutti.it.

Dieci i premi, compresi tra €1.000 e €15.000, attribuiti dalla Giuria composta dai membri del Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica, che selezionerà i 10 progetti di solidarietà considerati più meritevoli secondo i criteri di valutazione pubblicati sul sito (http://www.tuttixtutti.it/Doc/CriteriValutazione.pdf) e giudicherà la qualità degli incontri formativi realizzati.

Il nostro concorso nazionale ha contribuito, in sette anni di storia, – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione della C.E.I. – alla realizzazione di moltissimi progetti di utilità sociale che offrono risposte concrete ai bisogni delle famiglie, dei giovani e degli anziani. Penso in particolare ad alcune parrocchie in contesti sociali a rischio o caratterizzati da povertà e disoccupazione anche giovanile. Tutte le parrocchie iscritte, inoltre, potrebbero ricevere un contributo economico per l’organizzazione di incontri formativi volti a spiegare alle comunità come funziona il sistema di ‘sostegno economico alla Chiesa’, in un’ottica di formazione e trasparenza”.

Anche quest’anno, infatti, le parrocchie che si impegneranno a formare i propri fedeli organizzando un incontro formativo, secondo i criteri indicati nel regolamento disponibile su  www.sovvenire.it/incontriformativi, potrebbero ricevere un contributo variabile tra €500 e €1.500 a seconda della qualità dell’incontro organizzato. Si tratta di prevedere un appuntamento mirato a promuovere i valori del Sovvenire come la trasparenza, la corresponsabilità, la comunione, la solidarietà nel rispetto delle linee guida presenti nel regolamento.

“Negli anni passati siamo rimasti colpiti dalla fantasia e dallo spirito d’iniziativa delle parrocchie che hanno aderito al bando nazionale – prosegue Matteo Calabresi – presentando progetti di utilità sociale a sostegno delle più svariate situazioni di disagio e fatica emergenti dal territorio; lo scorso anno sono state ben 453 le parrocchie iscritte con migliaia di persone coinvolte e centinaia di progetti presentati. I vincitori hanno potuto avviare iniziative utili a tutta la comunità come nel caso del progetto presentato dalla Parrocchia San Lazzaro di Lecce, 1° premio edizione 2017, che ha realizzato uno spazio socio-lavorativo per italiani e stranieri in grave emarginazione, o, tra le altre proposte, l’avviamento dell’orto sociale, ideato dalla Parrocchia SS. Trinità di Scalea che si è aggiudicata il 2° premio, con il coinvolgimento di nonni, adulti e giovani; od anche il 3° classificato, la parrocchia San Simpliciano di Milano, che ha pensato ad un servizio per persone senza fissa dimora che, grazie al sostegno della comunità parrocchiale, potranno sentirsi finalmente a casa. Mi auguro che, anche quest’anno, le parrocchie partecipino numerose al nostro concorso per offrire risposte tangibili alle esigenze della collettività.”

Per partecipare a TuttixTutti con la propria parrocchia basta ideare un progetto di solidarietà, organizzare un incontro formativo iscriversi online sul sito www.tuttixtutti.it, in accordo con il parroco, a partire dal 1 febbraio.

Tutti gli approfondimenti sono disponibili su www.tuttixtutti.it e sulle pagine Facebook e Twitter.

Facebook: https://www.facebook.com/CeiTuttixTutti/

Twitter: https://twitter.com/CeiTuttixTutti 

Appuntamento con il teatro nei Martedì di Quaresima a Cerignola

“Gesù non è un re, non un filosofo, né un mago, né un medico.
Gesù non è un mistico, non è un sacerdote illuminato, e nemmeno un santo. Ma il movimento della sua parola è quello che pone di fronte un uomo a un altro uomo, senza pesarne le colpe né le virtù né le ricchezze. Egli usa parole povere che tutti possano afferrare e fare proprie: prendete, ascoltate, venite, partite, ricevete, andate. Ma quello che vuole, non lo vuole per sé; non dice ‘amatemi’, dice: ‘amatevi’. La sua parola appare vera solo in quanto disarmata. La sua potenza è di essere privo di potenza, fatto nudo, debole, povero. La Scena è un pezzo di deserto, un confine, una striscia fra ciò che appartiene al cielo e ciò che appartiene alla terra. La storia è raccontata da un asino, il suo asino che a ritroso ricorda la vita accanto a lui”.

Si legge così fra le pagine del sito di Antonio Panzuto (www.antoniopanzuto.it), pittore, scenografo, scultore, nonché autore con Alessandro Tognon della narrazione teatrale ispirata al Vangelo di Giovanni Chi sei tu? Vangelo dell’asino paziente, che sarà rappresentata nella cattedrale di Cerignola martedì, 27 febbraio 2018, a partire dalle ore 20. L’iniziativa si colloca all’interno dei Martedì di Quaresima, gli appuntamenti che, settimanalmente, caratterizzano la riflessione della Chiesa locale – come si legge nella più recente lettera pastorale del vescovo Luigi Renna – per Imparare ad amare con Tobia e Sara in cammino verso la Pasqua.

“Gesù poteva esigere una creatura celeste – continua la sintesi di Panzuto – un cavallo alato o un leone invece ‘ha bisogno di un asino’ con cui svergogna i savi, i nobili, e coloro che si credono capaci, e lo chiama ad essere araldo e portatore dell’Evangelo, la notizia buona”.

Numerosi i consensi del pubblico, come dimostra l’ampia rassegna stampa (Avvenire, Il Sole 24Ore, Repubblica) fin dal debutto della narrazione che, tra i numerosi riconoscimenti vanta l’affermazione – prima classificata – nel 2015 al “Festival del Sacro” di Lucca.

15 minuti con Dio

Con l’inizio della Quaresima, anche quest’anno, i giovani si incontreranno tutti i giorni, dalle ore 7.45 alle ore 8.00, presso il salone del Convento dei Cappuccini in Cerignola, per riflettere su “Il sogno di Dio sulla famiglia”.