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Convegno Ecclesiale Diocesano – Il cammino sinodale per riscoprire la gioia dell’annunciare il Vangelo

Appuntamento dall’11 al 13 ottobre prossimi nell’ampia aula liturgica della chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola, nel pieno rispetto delle norme utili per contenere la pandemia, per la celebrazione del Convegno Ecclesiale Diocesano, dedicato al tema “Il cammino sinodale per riscoprire la gioia dell’annunciare il Vangelo”. “Molto spesso – si legge nella più recente lettera pastorale del vescovo Luigi Renna ‘La Pentecoste continua… Rinnovarci nel cammino sinodale e nell’annuncio del Vangelo’ – questo tempo di pandemia è stato paragonato alla bassa marea, che lascia sulla spiaggia bellissimi doni del mare, ma anche detriti e rottami che inquinano i fondali e sono nascosti. Così questo tempo, che speriamo di lasciarci alle spalle quanto prima, ha messo in luce il senso di responsabilità di presbiteri e laici, ma anche molto spesso la difficoltà e l’inadeguatezza nell’uso degli strumenti di comunicazione, che hanno i loro linguaggi e i loro tempi; ha evidenziato quanto in una famiglia si possa dare e quale clima si possa creare per pregare insieme, e quanto invece ciò risulti difficile, soprattutto man mano che i figli diventano adolescenti. E tanto altro che lascio al vostro discernimento, raccomandando di saper leggere quali sono state le ombre, ma anche le luci di questo kairos di Dio”.

Ad animare i lavori del convegno, introdotti dal vescovo Renna e coordinati da mons. Vincenzo D’Ercole, vicario episcopale per la pastorale, e da don Donato Allegretti, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, saranno don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, che interverrà su “Uno sguardo all’Iniziazione cristiana. Dopo la cresima: gli esiti ci interrogano”, e don Jourdan Pinheiro, direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Albano, che illustrerà come “Rinnovare la catechesi. Punti fermi per una progettualità”. Il terzo giorno si svolgeranno i tavoli di discernimento attorno ai quali siederanno, con i presbiteri, gli operatori pastorali e i catechisti delle diverse comunità parrocchiali.

“La pastorale giovanile – scrive il Vescovo – in questi anni si sta arricchendo della proposta di spazi, quelli dell’oratorio, presenti ormai in quasi tutte le parrocchie, che però è opportuno dotare di una progettualità, per poter essere luogo di vita cristiana in cui le generazioni si incontrano. Sarà fondamentale fare discernimento anche su questo, ma ora è necessario che accompagniamo ciò che esiste e sta fiorendo con un percorso ben pensato, che sia frutto di armonia e mistagogia”. Secondo tale prospettiva, nei prossimi mesi, in diocesi, assumerà particolare rilevanza il progetto della Conferenza Episcopale Italiana “Seme diVento. La Comunità cristiana incontra gli adolescenti”: “Esso ci offre – si legge tra le pagine della lettera pastorale – una metodologia che parte dagli educatori, presbiteri e laici, ed indica tragitti in cui le dimensioni dell’annuncio-liturgia-carità si intrecciano. Desidero fortemente che questo percorso, che non si presta certo ad improvvisazioni, sia messo in atto. Io credo che esso possa diventare anche un cammino che ci farà meglio comprendere come progettare un itinerario di Iniziazione cristiana”.

Al vescovo fa eco don Fabio Dalessandro sdb, responsabile diocesano della pastorale giovanile: “C’è grande fermento: il lavoro di studio del sussidio – afferma il salesiano – sarà parte integrante del percorso sinodale e coinvolgerà l’èquipe di pastorale giovanile e vocazionale, per poi allargarsi ad altri gruppi impegnati nella catechesi e nell’Iniziazione cristiana, ai sacerdoti e ai referenti degli oratori”. Sono queste le premesse che permetteranno – continua il presbitero – di individuare “le modalità per declinare il testo nel territorio, sperimentandole dove sono presenti gli adolescenti”.

All’interno del senso di sinodalità, quindi, che caratterizzerà nei prossimi mesi le diverse iniziative della Chiesa di Cerignola-Ascoli Satriano, una priorità spetterà al “rinnovamento della catechesi, che – conclude il Vescovo – è annuncio del kerigma, di una Persona, che è Cristo nato, morto e risorto per noi”.

 

La Diocesi di Cerignola celebra la 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

«Camminare in una vita nuova» (Rm 6,4) La transizione ecologica per la cura della vita, è il titolo della 16ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato vede la Chiesa che italiana in cammino verso la49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani, che avrà per titolo «Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso». La Nostra Diocesi, attraverso l’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro e l’ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo, non mancherà di celebrare questo importante evento con un momento di riflessione il 22 settembre in Orta Nova alle ore 20 presso la Parrocchia della BVM Addolorata. All’incontro, dopo i saluti Don Saverio Grieco, Direttore Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e dell’ Avv. Gaetano Panunzio, Direttore Ufficio per i Problemi sociali il lavoro, la giustizia e la pace; nterverranno Antonello Zaza – Responsabile Tekra, Area Puglia, Fra Gianparide Nappi -Delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Provincia Salernitano-Lucana ofm.  Concluderà l’incontro  S.E. Mons. Luigi Renna -Vescovo di Cerignola Ascoli – Satriano e Pres. Comm. Episcopale per i problemi sociali il lavoro, la giustizia e la pace. Modererà Modera Dott.ssa Maria Rosaria Attini – Presidente diocesana di Azione Cattolica.

Nuovi stili di vita quindi,– «nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti» (Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Centesimus annus, 1° maggio 1991, n.36) – scaturiscono da un effettivo cambiamento di mentalità e da una grande attenzione nei confronti del creato, pensando che esiste una grande reciprocità tra noi, il prossimo, la creazione e Dio: «nel prenderci cura del creato, noi constatiamo che Dio, tramite il creato, si prende cura di noi» (Bendetto XVI, Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato, 1° gennaio 2010, n.13).

“L’epoca che stiamo vivendo è piena di contraddizioni e di opportunità. – dicono i Vescovi delle due commissioni nazionali nel messaggio per la Giornata – Nella fede siamo chiamati ad abbandonare ciò che isterilisce la nostra vita: nell’incontro con Cristo rinasce la speranza e diveniamo capaci di rinnovata fecondità. San Paolo nella lettera ai cristiani di Roma ricorda il grande annuncio pasquale che si realizza nel battesimo di ciascuno: in Cristo siamo morti al peccato e «possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,4). La vita nuova di cui si parla colloca il discepolo di Gesù in una comunione profonda con Dio. A partire da questa esperienza possiamo immaginare una vera fraternità tra gli uomini, come suggerisce l’Enciclica Fratelli tutti, e una nuova relazione con il creato, secondo il disegno dell’Enciclica Laudato si’”.

 

Questa giornata del Creato – afferma al proposito Gaetano Panunzio direttore dell’Ufficio per i problemi sociali il lavoro la giustizia e la salvaguardia del creato, si pone sulla scia della Settimana sociale di Taranto che, sotto l’hastag #tuttoèconnesso, affronterà il tema dell’ambiente, dela lavoro e del futuro. Un cammino che impone una forte riflessione sul delicato periodo periodo che stiamo vivendo; una riflessione sul ruolo che noi cittadini abbiamo nella custodia della Nostra casa, per realizzare a tutti i livelli quella conversione ecologica cui invita il VI capitolo dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Già l’Instrumentum Loboris, documento preparatorio alla settimana Sociale, sottolinea l’importanza di un intervento immediato che possa contrastare il degrado socio-ambientale. Sempre l’Instrumentum Loboris al numero 26 ci dice di come occorra  promuovere «una società resiliente e sostenibile dove creazione di valore economico e creazione di lavoro siano perseguite attraverso politiche e strategie attente all’esposizione a rischi ambientali e sanitari».”

 

Mi sarebbe piaciuto assistere alla creazione del mondo, alla separazione delle acque dalla terra asciutta, quando gli oceani e i mari venivano popolati. Poter ammirare e amare l’opera prima che fosse violentata da qualsiasi inquinamento ad opera dell’uomo. Questo nostro mondo è spesso danneggiato dalla nostra incuria – dichiara Don Saverio Grieco, direttore dell’ufficio per l’Ecumenismo e Dialogo- e dal nostro poco amore, tanto da non essere più in grado di provocare in noi lo stupore. Quando penso ad un seme, ad una zolla di terra, a una goccia d’ acqua, a una foglia, realtà così piccole, tanto da far fatica a misurarle o apprezzarle; eppure milioni di questi piccoli doni popolano la nostra terra. Chiediamo solo un gesto di delicatezza verso la nostra amata terra, perché tutto diventi opportunità, anche per il creato, e non soltanto per l’uomo.15

“Imparare ad essere fratelli sotto lo sguardo di Maria, nostra Madre” – Messaggio del vescovo Luigi Renna per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Ripalta

Carissimi,
già da alcune settimane in tanti mi hanno chiesto, anche incontrandomi per strada: “Ma quest’anno ci sarà la festa della Madonna?”. Sapevo benissimo che dietro questa richiesta c’era una domanda più precisa: “Ci sarà la processione?”. Siamo tutti profondamente legati a quella manifestazione di fede e di devozione che ci vede seguire o accogliere la nostra cara Icona della Vergine con Bambino per le strade della città, ma purtroppo anche quest’anno non potremo accompagnare processionalmente l’Icona della Madonna di Ripalta. Motivazioni animate da prudenza e allertate da notizie allarmanti circa il diffondersi di una nuova variante del covid fanno rimandare a tempi migliori questo appuntamento non solo a Cerignola, ma in tutta la regione. Questo non significa, però, che non vivremo ugualmente la festa che allieta i nostri cuori e rafforza la nostra fede!
Sia ancora festa, soprattutto nei cuori, perché dopo avere pianto tante persone care morte di covid, saremo nutriti ancora dalla speranza di poterle riabbracciare nel mistero della comunione dei santi.
Dopo mesi in cui forse abbiamo perso il senso della vita comunitaria e la nostra fede è stata messa a dura prova, torneremo ad affidarci a Maria perché ogni ambito della nostra vita rinasca. Tutto potrà rinascere, infatti, se si rinnoveranno i nostri cuori, resi più fraterni dall’umile constatazione della nostra fragilità, divenuti consapevoli che ciò che conta è avere una vita sostenuta dalla fede e animata dalla carità.
Sarà una festa che durerà nel tempo, oltre l’8 settembre, se avremo imparato ad essere fratelli e sorelle perché abbiamo un unico Padre che è Dio, il quale ci chiede ciò che è il vero bene per la nostra vita : “Uomo ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che il Signore richiede da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio” (Michea, 6,8).
La festa richiama anche il senso della comunità, la presenza degli altri: anche per chi vive fuori della città da anni, i giorni dei festeggiamenti per la Madonna fanno risentire “cerignolani”. Nel nome di Maria, invocata come la “Mamma nostra”, si riscopre il senso di fraternità, così necessario in una società segnata dalla competizione e dall’individualismo. Quando una Madre raccoglie i suoi figli nella sua casa, questi si sentono incoraggiati a vivere da veri fratelli: è l’esperienza che vogliamo ricominciare a vivere a partire da questi giorni.
Perciò vi aspetto per fare festa e per ripartire da un senso di appartenenza comunitaria: attorno all’altare, nella celebrazione eucaristica nei giorni della novena e l’8 settembre, per condividere la gioia dell’incontro per le nostre strade vestite a festa e quanto la Commissione Prefettizia ci offrirà e la Deputazione Feste Patronali potrà realizzare.
Questo clima di festa e di fraternità si senta soprattutto nelle vostre case e nei luoghi abitati dai più poveri. Vi invito ad addobbare a festa tutti i balconi della città, con coperte, luci e con l’immagine della Madonna già dalla sera del 7 settembre: riunite le vostre famiglie, genitori, nonni, ragazzi e giovani per recitare insieme, nelle vostre “chiese domestiche”, una preghiera. E non fate mancare il dono di un invito a una persona sola o ciò che può arricchire la tavola di un bisognoso.
Sarà una festa bellissima perché la Vergine Maria e Suo Figlio Gesù saranno davvero presenti in ogni angolo della città, in una processione fatta di fede e di carità!
Buona festa nel cuore di tutti!
Cerignola, 22 agosto 2021.
Vostro
† Luigi Renna, vescovo
P.S.: ogni mattina alle ore 7.00, nei giorni della novena, celebrerò per le vittime del covid. I familiari dei defunti possono partecipare e comunicare i nomi dei loro cari in sagrestia.

Festeggiamenti in onore di Maria SS di Ripalta 2021

Celebrazioni eucaristiche e incontri di preghiera durante il novenario
29 agosto-6 settembre 2021:
ore 7,00: Lodi e Santa Messa presieduta dal Vescovo
ore 8,30: Santa Messa presieduta da p. Luigi Lavecchia ofm cap
Confessioni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 18,30 alle ore 22,00
ore 19,00: Santo Rosario e preghiera della novena
ore 19,30: Santa Messa presieduta dal Vescovo con il pellegrinaggio delle comunità parrocchiali della Diocesi
ore 21,30 (nei giorni feriali): Giovani in preghiera (a cura dell’Ufficio di Pastorale giovanile e vocazionale)
Calendario del pellegrinaggio delle Parrocchie
Domenica, 29 agosto: parrocchia San Pietro Apostolo – USMI
Lunedì, 30 agosto: parrocchie San Francesco, Santa Barbara, San Domenico, San Leonardo
Martedì, 31 agosto: parrocchie della Natività B.V.M., San Potito, Santa Lucia, San Carlo (Ascoli Satriano)
Mercoledì, 1° settembre: Giornata per la Salvaguardia del Creato: intervengono i rappresentanti delle Chiese Valdese e Ortodossa e le parrocchie B.V.M. Addolorata, SS. Crocifisso, Madonna di Lourdes, B.V.M. dell’Altomare (Orta Nova) e San Rocco (Stornara)
Giovedì, 2 settembre: parrocchie B.V.M. Addolorata, San Gioacchino, Assunta, San Trifone, Sacratissimo Cuore (Borgo Libertà), Santa Maria della Stella (Stornarella), rettoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Venerdì, 3 settembre: parrocchie della Purificazione della B.V.M. (Candela), Assunzione B.V.M. (Rocchetta Sant’Antonio), B.V.M. del Buon Consiglio, B.V.M. di Lourdes (La Moschella)
Sabato, 4 settembre: parrocchie Spirito Santo, San Leone (Ordona), Unità pastorale (Carapelle), San Giuseppe (Borgo Tressanti)
Domenica, 5 settembre: presiede S.E. Mons. Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Alife
Lunedì, 6 settembre: parrocchie Cristo Re, Sant’Antonio, SS. Crocifisso, SS. Cuori
ore 20,30: intronizzazione dell’icona della Madonna di Ripalta e veglia di preghiera
7 settembre 2021 – VIGILIA DELLA FESTA
ore 8,30: Santa Messa presieduta dal Vescovo per il 30mo anniversario di ordinazione presbiterale
ore 18,00: Santa Messa e benedizione dei bambini
ore 19,30: Santo Rosario a cura dell’Unitalsi
ore 20,00: Primi Vespri della solennità di Maria Santissima di Ripalta e consegna alle comunità della Lettera Pastorale
In tutta la città, accensione dei lumi sui balconi addobbati in onore della Madonna
8 settembre 2021 – SOLENNITÀ DI MARIA SS. DI RIPALTA
SS. Messe: ore 7,00-8,30-10,00-12,00-18,00-19,30-21,00
ore 10,00: Pontificale presieduto da S.E. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, con la partecipazione delle Autorità civili e militari, del reverendo Capitolo Cattedrale, del presbiterio, dei rappresentanti delle confraternite e delle aggregazioni laicali
ore 19,30: Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Felice di Molfetta, vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano
9 settembre 2021 – GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
ore 8,30 e ore 10,00: SS. Messe
ore 19,30: Santa Messa presieduta da padre Francesco Ricci op, Provinciale dei Domenicani
ore 20,30: canto del Te Deum e benedizione eucaristica impartita dal Vescovo

“Madre di Cerignola e dell’intera Diocesi” – Il messaggio del vescovo Luigi Renna per la festa della Madonna di Ripalta

“Siamo tutti profondamente legati a quella manifestazione di fede e di devozione che ci vede seguire o accogliere la nostra cara Icona della Vergine con Bambino per le strade della città, ma purtroppo anche quest’anno non potremo accompagnare processionalmente l’Icona della Madonna di Ripalta”: esordisce con questa affermazione Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, nel consegnare alla Città di Cerignola e ai fedeli della Chiesa diocesana il tradizionale messaggio che prepara e introduce ai solenni festeggiamenti dell’8 settembre, liturgicamente la “Natività della Beata Vergine Maria”, in loco dedicati alla Madre di Dio venerata con il titolo di “Madonna di Ripalta”.

Come stabilito dalla Conferenza Episcopale Pugliese per l’intero territorio regionale, a causa delle restrizioni imposte dal “diffondersi di una nuova variante del covid”, anche quest’anno – come, d’altronde, lo scorso anno – i festeggiamenti in onore della Protettrice di Cerignola e della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano saranno caratterizzati da un clima che invita a vivere le celebrazioni in una modalità che “allieta i nostri cuori e rafforza la nostra fede!”.

Nasce da tale consapevolezza l’invito del Vescovo ad abitare la festa individuando in Maria l’icona luminosa della rinascita: “Tutto potrà rinascere – scrive Renna – se si rinnoveranno i nostri cuori, resi più fraterni dall’umile constatazione della nostra fragilità, divenuti consapevoli che ciò che conta è avere una vita sostenuta dalla fede e animata dalla carità”. Solo una festa pregna dell’esempio di Maria – per i cerignolani la “Mamma nostra” – potrà richiamare “il senso della comunità” e, quindi, “la presenza degli altri”, nella riscoperta dell’autentico significato della fraternità che si rivela “così necessario in una società segnata dalla competizione e dall’individualismo”.

È dalla fraternità, fulcro della comunità che si ritroverà intorno all’altare per la celebrazione eucaristica “nei giorni della novena e l’8 settembre” – come si evince dall’allegato programma dei festeggiamenti – che scaturisce la vera festa, impreziosita dall’abbraccio capace di stringersi intorno a Maria: come avverrà ogni mattina alle ore 7, durante i giorni della novena, quando il vescovo Renna celebrerà in cattedrale per le vittime del covid alla presenza dei familiari dei defunti che potranno comunicare i nomi dei loro cari in sagrestia.

“Vi invito ad addobbare a festa tutti i balconi della città, con coperte, luci e con l’immagine della Madonna già dalla sera del 7 settembre – si legge nel messaggio – riunite le vostre famiglie, genitori, nonni, ragazzi e giovani per recitare insieme, nelle vostre ‘chiese domestiche’, una preghiera. E non fate mancare il dono di un invito a una persona sola o ciò che può arricchire la tavola di un bisognoso”. Solo così – è la conclusione del Vescovo – “Sarà una festa bellissima perché la Vergine Maria e Suo Figlio Gesù saranno davvero presenti in ogni angolo della città, in una processione fatta di fede e di carità!”.

Afghanistan, Haiti: Nota del vescovo Luigi

Domenica 22 agosto p.v., le nostre comunità sono state invitate dalla CEI a pregare per la situazione di perdita delle libertà fondamentali in Afghanistan e per i terremotati di Haiti. Uniamoci attorno all’altare perché salga unanime la nostra preghiera per i nostri fratelli così duramente provati. Domenica, 12 settembre p.v., ci sarà la raccolta fondi per la popolazione di Haiti. Uniremo così alla preghiera un gesto di carità, frutto di sacrificio e di un cuore aperto alla compassione.

Queste le due intenzioni di preghiera da aggiungere alla preghiera dei fedeli in ogni Messa di domenica 22 p.v.:

– Per la martoriata terra di Afghanistan, affinché cessino il rovinoso frastuono delle armi e la negazione dei diritti fondamentali, soprattutto per le donne, e tutte le soluzioni possano essere trovate al tavolo della pace e del dialogo fraterno, preghiamo.

– Per il popolo di Haiti, scosso da un sisma di altissima intensità, perché la solidarietà di tutti possa lenire le conseguenze drammatiche della tragedia e risvegliare la speranza nel cuore dei sopravvissuti, preghiamo.

Rocchetta Sant’Antonio – Museo Parrocchiale di Arte Sacra “Vescovo Nicola D’Amato”

Inaugurato dal vescovo Luigi Renna, nei primi vespri della solennità dell’Assunzione di Maria Vergine, il Museo Parrocchiale di Arte Sacra “Vescovo Nicola D’Amato”.

Serate culturali al Polo Museale “Mons. di Molfetta”

Nell’ambito del programma culturale estivo organizzato dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, l’Auditorium del Polo Museale “Mons. di Molfetta”, ubicato ad Ascoli Satriano nel monastero di Santa Maria del Popolo, edificio storico-monumentale risalente al XV secolo, ospiterà due appuntamenti di particolare rilievo.

Venerdì, 6 agosto 2021, con inizio alle ore 19,30, i saluti dell’avv. Vincenzo Sarcone, sindaco di Ascoli Satriano; di Pompeo Circiello, sindaco di Rocchetta Sant’Antonio; di don Ignazio Pedone, direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, anticiperanno gli interventi di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, e dell’arch. Tommaso Massarelli, progettista dei restauri della Cattedrale e della chiesa di San Rocco, sul tema “Restauri 2021: volti nuovi per opere antiche”. Durante la serata saranno esposte al pubblico i manufatti sottoposti a restauro: da Ascoli Satriano la tela della “Madonna della Misericordia e il conte Marullo”; da Rocchetta Sant’Antonio, conservate nella Chiesa Madre, la tela della “Natività della Beata Vergine Maria” (sec. XVII), il busto di San Gennaro (sec. XVIII), la statua di Sant’Antonio da Padova (sec. XVIII); dalla chiesa dell’Annunziata la statua della “Madonna di Giuncarico” (sec. XVII).

Venerdì, 13 agosto 2021, alle ore 20, in occasione delle celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante Alighieri, il vescovo Renna terrà una conferenza su “La ‘forma mariana’ della Divina Commedia”.

Le iniziative si svolgeranno nel pieno rispetto della normativa anti Covid-19: l’accesso sarà possibile con la mascherina, dopo aver effettuato l’igienizzazione delle mani ed essersi sottoposti al controllo della temperatura (che dovrà essere inferiore a 37,5°); i posti saranno distanziati e regolamentati dal servizio d’ordine, che non potrà ammettere più persone rispetto alla capienza massima definita.

Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: gli appuntamenti del vescovo Luigi Renna

“Vorrei dirti che c’è bisogno di te per costruire, nella fraternità e nell’amicizia sociale, il mondo di domani: quello in cui vivremo – noi con i nostri figli e nipoti – quando la tempesta si sarà placata. Tutti ‘dobbiamo essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno delle società ferite’ (Fratelli tutti, 77). Tra i diversi pilastri che dovranno sorreggere questa nuova costruzione ce ne sono tre che tu, meglio di altri, puoi aiutare a collocare. Tre pilastri: i sogni, la memoria e la preghiera. La vicinanza del Signore donerà la forza per intraprendere un nuovo cammino anche ai più fragili tra di noi, per le strade del sogno, della memoria e della preghiera”: scrive così papa Francesco nel Messaggio “Io sono con te tutti i giorni” diffuso lo scorso 31 maggio, in vista della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che si svolgerà domenica, 25 luglio 2021.

La celebrazione della Giornata si colloca al centro dell’Anno che il Santo Padre ha dedicato alla Famiglia, in occasione del quinto anniversario della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”. Per tale ragione, facendo proprio l’invito di papa Bergoglio, Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, incontrerà – nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19 – gli anziani con i familiari, per consegnare loro una copia del Messaggio del Papa, secondo il seguente calendario:

 

sabato, 24 luglio 2021

ore 18: incontro con gli anziani nella Casa di Riposo “San Tarcisio” con i loro familiari e i parrocchiani della chiesa della Beata Vergine Maria di Lourdes ad Orta Nova;

ore 20: incontro con gli anziani nella Casa di Riposo “Manfredi-Solimine” con i loro familiari e i parrocchiani della chiesa del Santissimo Crocifisso di Cerignola;

 

domenica, 25 luglio 2021

ore 9,30: incontro con gli anziani nella Casa di Riposo “Pompei” con i loro familiari e i parrocchiani della Concattedrale di Ascoli Satriano.

 

“Non importa quanti anni hai – si legge nel Messaggio di papa Francesco – se lavori ancora oppure no, se sei rimasto solo o hai una famiglia, se sei diventato nonna o nonno da giovane o più in là con gli anni, se sei ancora autonomo o se hai bisogno di essere assistito, perché non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo, dal compito di trasmettere le tradizioni ai nipoti. C’è bisogno di mettersi in cammino e, soprattutto, di uscire da sé stessi per intraprendere qualcosa di nuovo”.

Presentato il Report di Caritas Puglia dal titolo “Chiese chiuse… Chiesa aperta. La testimonianza della carità nelle chiese di Puglia al tempo della pandemia” (Edizioni La Meridiana, Molfetta 2021)

Nella mattinata di lunedì, 19 luglio 2021) nell’Aula Sinodale dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto in Bari è stato presentato alla stampa il report a cura della Delegazione Regionale Caritas Puglia sull’azione della Caritas durante il primo lockdown prima ancora che entrassero in vigore gli aiuti statali.
Il testo del report è disponibile gratuitamente in formato ebook sul sito delle Edizioni La Meridiana di Molfetta all’indirizzo web https://www.lameridiana.it/chiese-chiuse-chiesa-aperta.html .
Alla conferenza stampa sono intervenuti Mons. Luigi Renna (Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano e Segretario della Conferenza Episcopale Pugliese, CEP), Mons. Giovanni Checchinato (Vescovo di San Severo, Delegato della Conferenza Episcopale Pugliese per la Pastorale della Carità), la prof.ssa Serena Quarta (Università di Salerno) e don Alessandro Mayer (Delegato Regionale Caritas Puglia) curatori del testo ed il giornalista RAI Enzo Quarto.
Mons. Renna ha messo in evidenza come il report rappresenti l’esplicitazione della competenza delle Caritas di Puglia che hanno saputo cogliere la gravità della situazione e condividere un tratto di strada con le nuove fasce di poveri emerse con la pandemia. La Caritas – ha affermato il presule – ha maturato e messo in campo quella che può essere definita la competenza del samaritano del Vangelo: guarda la situazione, si commuove, agisce e si prende cura.
Il Vescovo Delegato per la Pastorale della Carità, Mons. Checchinato, ha raccontato come il report “Chiese chiuse … Chiesa aperta” nasca dallo stupore di aver constatato la bellezza di una presenza, quella della Chiesa, che si è fatta carità in un momento particolare della storia di tutti. Il Vescovo di San Severo ha delineato le luci e le ombre emerse dall’analisi dei dati: per esempio, in poco più di due mesi quasi 50.000 famiglie (circa 120.000 persone) si sono rivolte alla Caritas tenendo presente che le Caritas locali hanno registrato la presenza di famiglie che fino a quel momento mai avrebbero pensato di rivolgersi a Caritas. Un ulteriore dato di riflessione riguarda l’approfondimento circa le radici di alcune povertà del nostro territorio come, solo per fare un esempio, la piaga del lavoro nero (che la pandemia ha messo ulteriormente in ginocchio) e la mancanza di giusta retribuzione. Accanto a questi dati sono da segnalare sia i 3291 volontari che, a vario titolo, hanno lavorato nel vivo dell’emergenza, sia la grande capacità di reazione manifestata dalla comunità ecclesiale attraverso una inedita fantasia della carità che ha favorito la creazione di nuove forme di vicinanza e di sostegno in un tempo in cui la distanza fisica traduceva una forma di cura nei confronti dell’altro.
La professoressa Serena Quarta ha presentato il metodo e le tempistiche della ricerca: una rilevazione capillare fatta dopo l’emergenza, raccogliendo i dati provenienti dai questionari diffusi alle parrocchie e, in seconda battuta, dalle interviste semi-strutturate proposte ad un campione di operatori di diversa provenienza per coglierne sentimenti, difficoltà e punti di forza e così approfondire ulteriormente i dati statistici già rilevati.
Durante la pandemia sono stati attivi ben 678 centri Caritas con diversi servizi offerti agli utenti, in modo particolare potenziando soprattutto il servizio di ascolto per l’accoglienza delle diverse richieste: dall’aiuto materiale a quello morale e di condivisione della tensione, della stanchezza e della paura.
La sociologa ha richiamato alcune buone prassi attivate nel corso della pandemia: CondividiAMO, ovvero l’iniziativa di una parrocchia che attraverso i social network faceva sapere quali erano le necessità e poi – attraverso lo stesso canale – rendicontava quanto fatto; la “spesa sospesa” presso i diversi supermercati e, ancora, l’iniziativa “Risto-bene” che ha permesso di aiutare anche il comparto dei ristoratori attraverso la preparazione dei pasti a prezzo calmierato distribuiti poi presso le mense.
È emerso quello che è stato definito il “Paradosso della povertà”: coloro che erano abituati a vivere una situazione di instabilità hanno retto meglio all’urto della situazione critica rispetto a coloro i quali non immaginavano di dover fare i conti da un giorno all’altro con una situazione di fronte alla quale si sono sentiti impreparati (tra questi artigiani, piccoli imprenditori e liberi professionisti); basti pensare che gli aiuti statali hanno richiesto del tempo prima di essere attivati e percepiti.
Il giornalista Enzo Quarto ha condiviso l’importanza e la necessità di una comunicazione dal volto umano che sappia raccontare l’attualità – anche le fasi critiche – con attenzione e rispetto delle persone.
Don Alessandro Mayer, Delegato per le Caritas di Puglia, ha richiamato come la pandemia abbia portato all’attenzione di tutti la presenza di problemi con radici antiche, nelle ingiustizie del passato: “È importante passare dalla risposte alle emergenze – ha continuato don Mayer – alle politiche di inclusione, ad una politica occupazionale che sia autentica progettualità per il futuro della nostra terra”. Come da Statuto della Caritas – ha continuato il Delegato – è importante che la Chiesa pugliese continui a svolgere questa importante opera di lettura del territorio per non far mancare ai poveri la sua vicinanza e prossimità e per discernere al meglio le azioni da intraprendere a tale scopo.
I tre passanti sulla strada che da Gerusalemme va a Gerico – ha concluso don Oronzo Marraffa (Segretario della Commissione per le comunicazioni sociali della CEP) riferendosi alla parabola evangelica del buon samaritano – hanno avuto davanti ai loro occhi lo stesso uomo lasciato mezzo morto dai briganti: la differenza – e questo report della Caritas ne è la prova – l’hanno fatta lo sguardo ed il cuore.