Author: pierluigimastroserio

Settimana Sociale Diocesana

Si svolgerà dal 24 al 27 maggio di quest’anno, nel Palazzo Coccia (Corso Giuseppe Garibaldi, 59) a Cerignola, la Settimana Sociale dedicata al tema Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale (EG, 192), organizzata, con la collaborazione del Progetto Policoro, dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato, guidato da don Pasquale Cotugno. «Temi che vogliamo riportare al centro dell’attenzione collettiva, nel trentesimo anniversario della visita a Cerignola di Giovanni Paolo II – dichiara don Pasquale – Come Papa Francesco ci insegna, abbiamo l’esigenza di testimoniare una Chiesa che si interessi delle ansie e delle ferite della nostra società. E la mancanza di lavoro e un’economia che provoca esclusione sociale sono le problematiche che devono vedere noi credenti impegnati sinergicamente».

Questo il nutrito programma dell’iniziativa:

 24 maggio 2017 – ore 19 – Sessione introduttiva. Apertura della Settimana Sociale. Prospettive teologiche e pastorali. Introduce: Don Pasquale Cotugno, Direttore dell’UDPS; Saluti: Mons. Giacomo Cirulli, Vicario Generale della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano; Relatore: Don Antonio Panico, docente LUMSA e referente regionale per la Puglia per il Progetto Policoro: La dottrina sociale della Chiesa ed il Magistero di Papa Francesco.

25 maggio 2017 – ore 19 – Prima Sessione. Agricoltura e agricoltura sociale: innovazione e sviluppo. Introduce e modera: Dott.ssa Maria Pia Berardi, UDPS; Saluti: Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano; Relatori: Dott. Fabrizio Guglielmi, componente del Forum Regionale dell’agricoltura sociale in Puglia: Il PSR e le prospettive di sviluppo dell’Agricoltura Sociale; Dott.ssa Maria Elena Ritrovato, produttrice di Agricoltura Biologica: Le imprese agricole e sociali, nella direzione di un nuovo modello di agricoltura; Dott. Giuseppe Savino, “Vazapp”: L’innovazione sociale in agricoltura e l’Occupabilità dei giovani; Gruppo Apulia Kundi: Gli sviluppi delle imprese sociali in agricoltura.

 26 maggio 2017 – ore 19 – Seconda Sessione. Economia civile, sussidiarietà e impegno civico. Introduce e modera: Emanuele Università, UDPS. Relatori: Prof. Gregorio Arena, Presidente di Labsus: Perseguire il bene comune curando i beni comuni; Suor Alessandra Smerilli, PFSE “Auxilium”, Economia di comunione: Fiducia, innovazione, cooperazione. L’economia civile e l’esperienza di EdC come ipotesi di sviluppo di un territorio; Dott. Piero D’Argento, Esperto in programmi e politiche di welfare ed innovazione sociale: Sussidiarietà, economia civile ed innovazione sociale: un quadro delle esperienze pugliesi.

27 maggio 2017 – ore 19 – Sessione conclusiva. Verso la 48a Settimana Sociale. Introduce e modera: Dott.ssa Rita Pia Oratore, UDCS. Relatori: Don Pasquale Cotugno, Direttore dell’UDPS: “La Carta di Responsabilità e impegno” di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; Avv. Gaetano Panunzio, Animatore di Comunità del Progetto Policoro: Il Progetto Policoro tra sfide e opportunità; Sua Ecc. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani: Il lavoro che vogliamo, libero, creativo, partecipativo e solidale: linee di indirizzo e prospettive pastorali; Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano: Conclusioni.

Proiettati verso la 48a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, in programma a Cagliari dal 26 al 29 ottobre prossimi, il lavoro, per l’alto tasso di disoccupazione del nostro Paese (al 12%, con punte vicine al 40% tra i giovani e al 20% nel Mezzogiorno), «rimane – hanno ricordato di recente i Vescovi italiani – un’emergenza nazionale», evidenziando che si tratta «prima di tutto di una questione di giustizia», poiché la mancanza di lavoro deriva da «una grave svalorizzazione» subita da questa «fondamentale attività umana». Il lavoro, inoltre, «non può mai essere ridotto a ‘occupazione’», ma serve «una conversione spirituale che permetta di tornare ad apprezzare l’integralità dell’esperienza lavorativa». Solo così – hanno concluso i Vescovi – si potrà generare «quel ‘valore’, capace di integrare la dimensione economica» con quella «sociale e antropologica, di cui tutti oggi sentono il bisogno».

Sabato, 13 Maggio 2017

“Sta nella mia camera.
La guardo
nei vari momenti della mia vita:
quando sono turbato, smarrito,
più sereno, più forte.
Sento le Sue parole nel silenzio:
“Ecco sono la serva del Signore,
avvenga di me secondo la Tua parola”.
Costruisce per me un ponte
che va da me a Lui.
Ella mi aiuta
a sopportare serenamente
le più gravi difficoltà della vita.
Non mi ha mai dato
una risposta fatta di parole.
Ma mi sorride.”

Martin Gutl

Venerdi, 12 Maggio 2017

“Madre di ogni nostro desiderio di felicità,
Tu sei la terra che dice sì alla vita.
Tu sei l’umanità che dà il suo consenso a Dio.
Tu sei la nuova Eva e la madre dei viventi.
Tu sei il frutto delle promesse del passato
e l’avvenire del nostro presente
Tu sei la fede che accoglie l’imprevedibile,
ascolta lo Spirito creatore e si meraviglia.
Tu sei la fede che accoglie l’invisibile,
come il fiore si apre al calore del sole.”

Michel Hubaut

Giovedi, 11 Maggio 2017

È mezzogiorno

È mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare.
Madre di Gesù Cristo, non vengo a pregare.

Non ho niente da offrire e niente da domandare.
Vengo solamente, Madre, a vederti.

Vederti, piangere di felicità, sapere questo:
che sono tuo figlio e Tu sei qui.

Solamente per un momento mentre tutto si ferma.
Mezzogiorno! Stare con Te, Maria, in questo luogo dove Tu stai.

Non dire niente, guardare il Tuo viso,
Lasciare cantare il cuore nel linguaggio che gli è proprio,

Paul Claudel

Mercoledi, 10 Maggio 2017

E te ne vai, Maria, fra l’altra gente
che si raccoglie intorno al Tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male,
nella stagione di essere madre.

Sai che fra un’ora forse piangerai
poi la Tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto,
nella stagione che illumina il viso.

Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come Te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore,
povero o ricco, umile o Messia.

Femmine un giorno e poi madri per sempre,
nella stagione che stagioni non sente.

Fabrizio De André