Memoria Passionis – Presentazione della tela de La Deposizione nella Chiesa Madre di Cerignola

In vista della celebrazione dell’ormai imminente Settimana Santa, all’interno dell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico e storico della Città di Cerignola, giovedì, 11 aprile 2019, con inizio alle ore 20, nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi – la Chiesa Madre – si terrà l’incontro di presentazione dell’intervento di recupero e restauro dell’antico dipinto ad olio su tela de La Deposizione, organizzato dal parroco, sac. Giuseppe Gaeta, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, guidato dal sac. Ignazio Pedone. Il manufatto, risalente al XVI secolo, raffigura la deposizione di Gesù accolto tra le braccia di Maria e san Giovanni apostolo. L’intera scena raffigura il Calvario con le tre croci, e su quelle laterali i due malfattori crocifissi.

Ad illustrare i contenuti dell’opera di recupero, il maestro restauratore Cosimo Cilli, responsabile del Laboratorio di Restauro e Conservazione di Opere d’Arte di Barletta; spetterà al prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia dell’Università Pontificia Salesiana la ricostruzione del rapporto esistente fra Chiesa e società nella Cirignola del XVI secolo, mentre Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, vescovo diocesano, guiderà la lettura del dipinto, accompagnando i presenti Dalla meditazione alle contemplazione.

Al proposito, si legge nella più recente lettera pastorale  – Verso la Pasqua. Da un’esistenza sterile ad una vita feconda – del vescovo Renna: “Sono tutte immagini di una tragedia che sembra essere giunta ‘al capolinea’, lì sul Calvario. Invece, quella scena è solo un passaggio della storia della salvezza: quelle stesse persone, colte dal dolore, saranno ‘feconde’ nel mistero pasquale.  Maria, la madre di Gesù, sarà la madre dei discepoli del Signore; le donne saranno le prime apostole della risurrezione; il centurione il primo a riconoscere che ‘Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!’ (Mc 15,39); il ladrone sarà già nel Regno del suo Compagno di supplizio. Quel gruppo di persone, attorno alla croce, diventa comunità, preludio della comunità pasquale, nella quale il Risorto e lo Spirito Santo, la renderanno feconda”.