LA PARROCCHIA, OPERA “DI ARTIGIANATO”…
Il Consiglio Pastorale di Santa Barbara incontra il Vescovo
“Se risulta opportuno a giudizio del Vescovo diocesano, dopo aver sentito il consiglio presbiterale, in ogni parrocchia venga costituito il consiglio pastorale, che è presieduto dal parroco e nel quale i fedeli, insieme con coloro che partecipano alla cura pastorale della parrocchia in forza del proprio ufficio, prestano il loro aiuto nel promuovere l’attività pastorale”. Può sembrare un riferimento “arido” quello del Codice di Diritto Canonico sul Consiglio Pastorale Parrocchiale al canone 536. Nell’incontro che il vescovo Fabio ha tenuto con quello della Parrocchia di “Santa Barbara”, la sera di mercoledì 26 aprile, sono invece emersi tanti volti e storie che hanno raccontato la bellezza di essere Chiesa!
Insieme con il convisitatore don Vincenzo D’Ercole, con il parroco don Pasquale Ieva e con don Gianluca Casanova, che fa capo a questa comunità quando scende da Roma, il nostro Pastore ha dapprima celebrato la Santa Messa e dopo si è fermato con tutti i membri del Consiglio, invitandoli con serenità a “tastare il polso” della vita della Comunità.
Il “timore” iniziale è stato presto vinto e così tutti, uno dopo l’altro, si sono presentati al Vescovo, raccontando con fierezza ciascuno il proprio compito: Giuseppe, Ripalta, Francesco, Matteo, Vincenzo, Domenico, Savina, Mara, Sandra, Vincenzo, Franca, Adriana, Anna, Gerarda, Antonia, Rosanna, Michelina e Barbara.
A quel punto, il vescovo Fabio, con la semplicità che contraddistingue questi incontri, ha invitato a un primo giro di interventi con un obiettivo ben preciso: mettere in luce le belle risorse che la Parrocchia di “Santa Barbara” possiede.
Qualcuno ha sottolineato l’importanza che si dà alla cura della propria interiorità e al fervore che si vive nella preghiera. Un altro ha evidenziato, invece, l’operosità di tutti i parrocchiani: ci si fa in quattro per venire incontro alle diverse esigenze. Vincenzo, proprio insistendo sulla disponibilità dei collaboratori, racconta al Vescovo che “Santa Barbara” è una parrocchia “fai da te”: sembra proprio un’opera “di artigianato” paziente, in cui tutti operano, sotto lo sguardo vigile e attento di don Pasquale, “maestro di bottega”.
“È più che una famiglia”, afferma invece Sandra. E a lei si uniscono le voci dei presenti che ribadiscono come tratto caratteristico della Comunità l’accoglienza appena si mette piede in chiesa.
Con la stessa semplicità hanno poi aperto il cuore al Vescovo su quanto li preoccupa di un territorio “difficile” in cui operare e testimoniare la fede. Per questo, il nostro Pastore li ha invitati a non scoraggiarsi, a diffondere a piene mani il seme del Vangelo, perché attecchisca in qualche buon “terreno”. Proprio la gioia, da loro sperimentata nell’intimità col Signore, potrà essere il “trampolino di lancio” per raggiungere tutti i fratelli “più distanti” o indifferenti e far avvertire in loro la nostalgia di Dio. Anche don Gianluca afferma di sentirsi “a casa”: solo così, sentendosi come una “famiglia di famiglie”, quelle parole apparentemente “fredde” del codice si incarnano nel volto di una comunità che vuole far sul serio col Signore.
Al termine, il Vescovo ha salutato tutti i presenti, dandosi appuntamento all’indomani. In questo modo semplice e sincero, tra un sorriso e una parola di benvenuto è iniziata la Visita Pastorale alla Parrocchia di “Santa Barbara”.
Il cronista