Forzare l’AURORA a nascere, l’unica violenza che ci è consentita (DON TONINO BELLO)
“Cristiani, incaricati di tenere sempre viva la fiamma bruciante del desiderio, che cosa ne abbiamo fatto dell’attesa del Signore?”.Questo il grido pensoso del gesuita e filosofo francese Pierre Theilard de Chardin, rivolto a noi che a volte dimentichiamo le enormi potenzialità della nostra fede. L’attesa del Signore per tanti si riduce all’attesa di un bel giorno, quello del Santo Natale, dimenticando che siamo tutti protesi verso una venuta ultima del Signore, quella che porta a compimento la storia, e che ogni giorno riceviamo innumerevoli “visite di Dio” che viene nella vita quotidiana. L’attesa del Signore muove da un atteggiamento che attraversa tutta la vita del credente e che lo rende attento e responsabile di fronte ad ogni evento: la vigilanza è quella che virtù che nei salmi è cantata come la capacità di guardare oltre le tenebre della notte e “svegliare” le luci di un nuovo giorno. Così recita il Salmo 56: “Svégliati, mio cuore, svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l’aurora.” Il salmista prima interpella il cuore, che è facile ad addormentarsi, ad impigrirsi, a rassegnarsi al male. E poi chiama gli strumenti musicali, cioè le risorse che ha per elevare un canto di risveglio, quelle che ciascuno di noi ha per dare speranza e che pensiamo siano irrecuperabili: volontà, fiducia, capacità di perdonare, senso civico. E poi il cantore osa qualcosa che è umanamente impossibile: “forzare” il sole a sorgere e illuminare le tante tenebre che avvolgono il mondo. Ma ciò che è impossibile in natura è fattibile dallo Spirito di Dio e dallo spirito dell’uomo: ridare speranza agli uomini, alle nostre città al buio di luci vere e durature. E le parole di un profeta del nostro tempo risuonano come una possibilità che solo ai credenti è data e che noi vogliamo raccogliere come un testimone: “È di notte che è meraviglioso attendere la luce. Bisogna forzare l’aurora a nascere, credendoci. Amici, forzate l’aurora. È l’unica violenza che vi è consentita” (don Tonino Bello).
Buona veglia nella storia, uomini e donne custodi di speranza della Chiesa che è in Cerignola- Ascoli Satriano!
† Luigi Renna
Vescovo