UNA PRESENZA A “FORT APACHE”
Gli operatori e i ragazzi del Centro Sociale “don Antonio Palladino”
La sera di giovedì 16 marzo 2023, durante la Visita pastorale alla comunità dello Spirito Santo, il Vescovo Fabio, accompagnato dal parroco mons. Vincenzo D’Ercole, ha incontrato la vivace realtà del Centro Sociale “Don Antonio Palladino”, presente e operante nel territorio parrocchiale. Accolto da Giuseppe Russo e dai volontari e soci della cooperativa “Nuova Alba”, il nostro Pastore ha salutato affettuosamente i bambini e i ragazzi che ogni giorno partecipano alle varie attività proposte dal Centro.
Per tutto il territorio del rione Gran Sasso, soprannominato “Fort Apache”, il Centro è un imprescindibile punto di riferimento e un aiuto concreto alle famiglie nell’educazione dei propri figli. Una missione che dura dal 1997 e che continua con passione instancabile ancora oggi: un’attenzione alle fasce più fragili e deboli del quartiere, una possibilità per i giovani adolescenti di ritrovarsi e di crescere con valori sani. Tante sono le attività svolte nel centro: dal doposcuolaper i minori in età scolare allo sport (calcio, pallavolo, zumba ecc.), dai laboratori di manualità al teatro e alla cucina. Diversi sono anche gli incontri formativi, come le feste tematiche che frequentemente vedono il coinvolgimento della comunità parrocchiale dello “Spirito Santo”.
Il Vescovo ha incoraggiato i ragazzi presenti a lasciarsi coinvolgere nelle belle iniziative e a collaborare perché non “sciupino” la grandissima opportunità che il Centro sociale offre loro. Si è poi fermato con i volontari e gli operatori del Centro per un momento di ascolto e di scambio reciproco.
In un primo giro, in cui i giovani operatori sono stati invitati da don Vincenzo a riconoscere gli aspetti positivi della Chiesa, molti hanno dimostrato apprezzamento per i valori che promuove, come la solidarietà, e per il suo ruolo di mediazione tra gli uomini e Dio. Giulio, Elisa, Rita, Mariapia, Annamaria, Antonella, Pia, Alessandra, Luca, Vito, Morena Pia, Michela, Antonio si sono alternati, uno dopo l’altro, sottolineando che la comunità ecclesiale è capace di ascolto e di inclusione. Subito dopo, hanno presentato qualche criticità, nel desiderio di avere una Chiesa più semplice e povera. C’è stato chi ha aperto il cuore, in un clima che si è fatto sempre più confidenziale, e ha condiviso un momento di dolore, in cui ha avvertito Dio un po’ distante o del tutto assente. Del resto, per qualcuno “credere” è un vero e proprio atto di coraggio.
Il Vescovo si è messo accanto a loro, in atteggiamento di ascolto profondo e di incoraggiamento, invitandoli a mettersi sempre in gioco nel servizio ai più piccoli e ricordando quello che è l’orizzonte della fede: la risurrezione di Gesù. Proprio questa verità continua illuminare il cammino della Chiesa nella storia, anche fra mille contraddizioni e fragilità. Si è poi fermato a salutare ciascuno di loro, con l’augurio di vedersi ancora altre volte, per sostenere il cammino personale e il loro impegno nel Centro.
Cerignola, 16 marzo 2023
Il cronista