DUE INCONTRI DUE ATTENZIONI
Durante la visita alla parrocchia Concattedrale di Ascoli Satriano
Già durante la scorsa estate il vescovo Fabio è stato per un mese parrocchiano della Concattedrale di Ascoli Satriano, adiacente alla sua abitazione. L’ambiente, dunque, gli è noto, ma gli è divenuto ancora più familiare durante i giorni della Visita, ricchi di incontri con tante persone. In questa breve cronaca, richiamiamo in particolare due incontri, molto diversi, che esprimono due attenzioni pastorali. Giovedì 15 dicembre verso mezzogiorno la visita al Municipio. Sulla soglia di palazzo Visciola lo attende sorridente la dott.ssa Angela Barbato, che da quasi un anno svolge il compito di Commissario Prefettizio. Saliti i gradini dell’imponente scalone, si entra nello studio dove in tempi normali lavora e riceve il sindaco. Ambienti e mobilio raccontano l’antica nobiltà di Ascoli, dalle finestre si scorge la bellezza del panorama. Però non c’è sindaco, il commissariamento che dura già da parecchio attesta una crisi ancora irrisolta. Si chiudono le porte. Un colloquio lungo e sincero, al quale insieme al vescovo e alla dott.ssa Barbato, partecipano il parroco mons. Mottola, il subcommissario dott.ssa Tirelli e il segretario comunale scelto ad hoc durante la gestione commissariale. Un incontro tra persone responsabili che, con ruoli diversi, hanno a cuore il bene comune. Il vescovo ascolta con attenzione, espone con rispetto il suo pensiero, incoraggia a cercare, senza interessi di parte, ciò che potrà giovare al progresso della città.
Di tutt’altro genere è l’incontro che si svolge nel pomeriggio di sabato 17 dicembre nelle sale della Concattedrale. Sono stati invitati i portantini delle principali processioni locali. Si presentano, raccontano perché ci tengono a queste tradizioni, un papà mostra con orgoglio il giovane figlio che ha deciso di seguire l’esempio paterno in questo servizio devozionale. Si evidenziano alcuni problemi oggettivi. Il clima tuttavia è sereno, disponibile al confronto. Il vescovo fa delle proposte, raccomanda la frequenza alla vita della comunità cristiana, invita a riflettere sulle soluzioni pratiche di cui si è ragionato e a intendersi con il parroco. Il saluto finale è cordiale da parte di tutti.
Due incontri, due attenzioni pastorali, una esterna, l’altra interna. Il dialogo con le autorità civili, senza ingerenze, ma in spirito di collaborazione da ambedue le parti. La cura delle tradizioni religiose ascolane, con atteggiamento positivo e propositivo, stimolando a irrobustire la vita cristiana. La missione della Chiesa è per il bene di tutti.
Ascoli, 18 dicembre 2022
Il cronista