Una ripida discesa e poi una ancor più ripida salita, fino ad un’altura a pochi chilometri dal paese, in mezzo a un panorama suggestivo, in località detta Serralonga. Lì è il cuore di Rocchetta Sant’Antonio: il santuario della Madonna del Pozzo. Ci siamo diretti lì con il vescovo Fabio e il parroco don Antonio, il 10 novembre 2022, al secondo giorno della Visita pastorale al paese. Siamo arrivati nel pomeriggio in piena luce. Alcuni pellegrini ci avevano preceduto a piedi, altri ci seguivano in auto. Breve sosta presso la cappellina, proprio dove avvenne il miracolo, che stupì e consolò l’anziano zappatore Giuseppe Mastrostefano nella campagna riarsa. Esausto per la fatica, sotto il sole cocente, sentendosi venir meno invocò la Madonna del Pozzo, di cui aveva ricevuto un’immaginetta pochi giorni prima da un frate questuante di Capurso. Riprendendo a zappare iniziò a vedere il terreno inumidito e poi acqua sorgiva, incredibile in quella aridità. Era sabato quel giorno, 24 agosto 1709. Il pozzo che fu costruito c’è ancora, l’acqua pure! L’attuale santuario è recente. Quello antico, collassato nel terremoto del 1980, dovette essere abbattuto. La nuova chiesa è di linee moderne ma decorosa, con alcuni locali accanto, una zona di rispetto che la circonda e una recinzione esterna che la protegge. Nell’abside un grande mosaico, di buona fattura, raffigura efficacemente la scena del miracolo. Ma il parroco che lo commissionò, don Tonino Mottola, attuale vicario generale della diocesi, suggerì alle maestranze che realizzarono il mosaico un dettaglio molto significativo. Al centro, proprio nello specchio d’acqua sorgiva, è collocato il Tabernacolo. È Gesù, infatti, la sorgente della grazia santificante, è Lui che ci dona l’acqua viva, come disse alla Samaritana. Il Santuario oggi è pieno, i rocchetani hanno accolto numerosi l’invito. Il Vescovo, salito quassù per la prima volta, è commosso. Sente l’amore dei presenti per Maria e avverte l’onda della devozione di tante precedenti generazioni. Al termine, mentre cala la sera, risuona un canto pieno di fervore. Il testo è di sant’Alfonso Maria de Liguori. Sei pura, sei pia / sei bella Maria… Chi ama Maria contento sarà. Parole sante. Esprimono la fiducia di Rocchetta e di ogni comunità cristiana.
Il cronista