Il vescovo Luigi Renna: “Siamo cristiani! Apparteniamo a Cristo e nella società manifestiamo la nostra identità!”
Numerosa la partecipazione dei fedeli provenienti dalle comunità parrocchiali, dei membri dell’associazionismo laicale e confraternale, dei religiosi e delle religiose che, nella sera di venerdì, 3 marzo 2017, dalle ore 19, hanno partecipato alla statio quaresimale celebrata a Cerignola e che, dalla chiesa parrocchiale di San Gioacchino, ha raggiunto la Cattedrale, dove è stato il vescovo Luigi Renna a presiedere la concelebrazione eucaristica con il clero della Città.
Durante il suo intervento, lasciandosi guidare dall’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco, il Vescovo della Chiesa locale ha esortato i presenti a un “serio esame di coscienza” per vivere fino in fondo il periodo quaresimale che accompagna e prepara alla Pasqua: “‘Convertiti e credi al Vangelo’ è stato attualizzato nel nostro tempo dalle parole forti e paterne di papa Francesco che, in uno dei passaggi della Evangelii Gaudium dice: ‘Non lasciamoci rubare il Vangelo!’ (EG 97). Ogni anno – ha ricordato il Vescovo – la Quaresima torna per restituirci al Vangelo, per rimetterci sotto la sua luce, per farci celebrare la Pasqua che è il nucleo dell’annuncio di salvezza”, senza dimenticare che “quella cenere sul capo dice la verità di quello che siamo (cenere, senza la bellezza del Vangelo); ma sentiamo anche che il Signore, come padre misericordioso, stringe a sé i suoi figli e ridona loro la vita”.
La celebrazione è stata, inoltre, il momento opportuno per la consegna alla comunità cittadina della nuova lettera pastorale – Ascolta, fermati, incontra. Luoghi da cui ripartire per una nuova vita – che illuminerà la Quaresima e la Pasqua di quest’anno: “La consegno – ha evidenziato il Vescovo – perché ogni giorno di questo tempo sacro e della cinquantina pasquale sia un continuo rinascere a vita nuova, un progresso spirituale, ecclesiale, sociale”, in quanto – ha continuato – “Ancora in questi giorni sento a Cerignola parole violente, offensive, non animate da buon senso, dialogo, attesa di soluzioni migliori per le problematiche della città. Come cristiani dobbiamo avere un linguaggio differente, amabile, costruttivo. Siamo cristiani! Apparteniamo a Cristo e nella società manifestiamo la nostra identità!”.
In conclusione non è mancato l’appello – accorato – del Vescovo all’intera comunità locale: “Cara Cerignola, la luce dei tuoi figli, che ritornano al Vangelo rinnegando ogni mondanità spirituale, ‘sorgerà come l’amore’ e le tue ferite rimargineranno!”.