Come ormai avviene da tempo, anche quest’anno, l’avvio delle diverse attività pastorali nella diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano sarà caratterizzato dai lavori del Convegno Ecclesiale Diocesano che, dal 24 al 26 settembre prossimi, monopolizzerà nella chiesa dello Spirito Santo a Cerignola, dalle ore 19 alle ore 21, l’attenzione del clero e degli operatori, dei religiosi e delle religiose, dei catechisti e dei fedeli, nonché dei membri dell’associazionismo.
A legare gli approfondimenti della tre giorni sarà il tema della più recente lettera pastorale del Vescovo – Il seminatore e il buon terreno. Diventare cristiani nel nostro tempo – analizzato nei suoi articolati e molteplici indirizzi da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna (24 settembre); dalla prof.ssa Gaia De Vecchi, docente di Teologia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e già docente dell’Istituto Teologico “Regina Apuliae” della Facoltà Teologica Pugliese a Molfetta (25 settembre); dai Gruppi di discernimento che, composti dalle diverse espressioni della Chiesa locale, approfondiranno le riflessioni suggerite dai relatori (26 settembre).
Anche quest’anno, quindi, e sulla scia del precedente magistero episcopale del vescovo Renna – Ascoltare. Il primo gesto di una Chiesa “in uscita” (2016); Ascolta – Fermati – Incontra. Luoghi da cui ripartire per una nuova vita (2017); Una bellezza da riscoprire e da vivere: il “sogno di Dio” sulla famiglia (2017); Chiesa e famiglia. Grembi che generano presenze che accompagnano (2018) – il Convegno Ecclesiale costituirà un importante appuntamento per illustrare e definire le piste che animeranno, nei prossimi mesi, le attività organizzate dagli Uffici Pastorali Diocesani, dalle parrocchie, dai gruppi e dalle associazioni, all’interno di una specifica prospettiva.
Si legge, infatti, tra le pagine del magistero più recente del vescovo Renna: «Una Lettera Pastorale nuova non cancella quella precedente, ma continua sullo stesso percorso, che è quello del triplice ascolto (ascoltare Dio, gli altri, i segni dei tempi), dell’attenzione alle famiglie, anche a quelle che sono ferite e vivono situazioni di irregolarità. […] Affido al Signore Gesù ciascuno di voi e ogni comunità parrocchiale, terreni su cui scende con abbondanza il seme della Parola; prego perché nonostante la terra battuta, i sassi, i rovi, il campo della nostra Diocesi fruttifichi, a gloria di Dio e per la salvezza degli uomini».