Sottrarre i ragazzi alla strada e condurli in un luogo sano dove poter crescere, studiare e orientarsi nel mondo del lavoro, con una coscienza civile alimentata dai principi della legalità. È questo l’impegno degli operatori e dei volontari del centro educativo “Diorama” promosso dalla Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano grazie ai fondi dell’8xmille che, dal 2020, offre a minori e giovani in generale una struttura che li tiene lontani dalla criminalità organizzata del territorio. La struttura si trova a Cerignola, popoloso comune di quasi 60 mila abitanti nel foggiano, che negli anni scorsi ha visto il Consiglio Comunale sciolto per infiltrazioni mafiose.
“Viviamo in una realtà ad alto tasso di criminalità dove anche gli atteggiamenti mafiosi creano tentativi di emulazione – spiega don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas diocesana, a Gianni Vukaj nella nuova puntata della serie Firmato da te in onda su Tv2000 – e quindi per contrastare questo sistema abbiamo deciso di operare in ambito educativo, soprattutto con i minori, perché ci è sembrato un modo per fornirgli un’alternativa al percorso che avrebbe rischiato di farli finire tra le maglie del crimine. Abbiamo già cominciato nel 2018, quando ancora non c’era la struttura, mettendo a punto progetti nei quartieri più periferici”.
Il centro è un porto sicuro perché riduce i pericoli delle frequentazioni equivoche e allontana le promesse aleatorie e l’apparente facilità di guadagno che invitano tanti giovani a ingrossare le fila della criminalità organizzata. Lo frequentano, come presenze stabili, una cinquantina di ragazzi delle elementari e delle medie, anche se poi nel resto dell’anno ci sono iniziative che coinvolgono tanti altri giovani alle soglie della maggiore età.
Un sistema che funziona, spiega Tiziana Traversi, volontaria Caritas del centro, perché “‘Diorama’ è il luogo e il tempo dove crescere, dove socializzare, dove sentirsi a casa”. Proprio come suggerisce il nome del progetto – il diorama è la ricostruzione museale, tra le altre cose, di paesaggi e di luoghi storici valorizzata con una speciale illuminazione –, il centro educativo vuole dare importanza “a quello che si è – esplicita don Pasquale – e in questo luogo ogni bambino ‘illuminato-accompagnato’ potrà costruire un sistema sociale basato sul rispetto dei diritti naturali dell’uomo. Sul nome del progetto ha inciso anche la passione per i Baustelle che hanno scritto un brano con questo titolo”. Nella struttura non mancano i riferimenti culturali e spirituali: ci sono, infatti, tre stanze rispettivamente dedicate a don Lorenzo Milani, don Tonino Bello e Carlo Acutis. Un progetto che andrà avanti “grazie alla costituzione della cooperativa ‘Charlie fa surf’ – precisa il direttore – che gestirà il centro. Cooperativa nata sempre da progetti Caritas e progetto Policoro”.
E, all’interno di questi binari protetti e ben strutturati, si muovono i fruitori del centro che imparano nella concretezza del fare il senso di relazioni umane che non sono viziate da elementi devianti. I ragazzi raccontano la loro esperienza tra sentimenti di grande valore – “La cosa più importante che ho imparato qui è l’amicizia, perché è un luogo importante dove stiamo bene con gli operatori e con gli amici” dicono due bambini – e un’importante consapevolezza della realtà territoriale: “A Cerignola ci sono persone che rispettano le regole, mentre altri non lo fanno”, dice un altro.
Il centro combatte “la nostra peggiore paura, che è la dispersione scolastica – sottolinea Vincenzo Casieri, educatore del progetto – perché tanti dei nostri ragazzi hanno quotidianamente contatti con brutte realtà”. Il dramma che si vive in tutte le periferie è proprio questa distanza che sembra abissale: “Coloro che vivono da queste parti – dichiara il direttore della Caritas diocesana – si sentono esclusi, lontani, e per le famiglie la scuola e l’educazione non costituiscono la priorità mentre per noi è fondamentale far capire che la reale crescita per il bambino e la sua affermazione da adulto dipendono dal livello culturale e dall’istruzione”.
“Da noi la cultura mafiosa è ben radicata – aggiunge don Cotugno – e prosegue al di là dei clan noti del nostro territorio, perché qui opera entro quella che don Ciotti definisce la zona grigia, cioè in quella rete di relazioni e atteggiamenti che si muove nello spazio al confine tra il legale e l’illegale”. In questa chiave non basta l’attività del centro, perché si opera attraverso una reale partecipazione alla vita dei ragazzi, in rete con le famiglie e le scuole. “Abbiamo anche accompagnato i ragazzi fino a scuola – continua Vincenzo –, cerchiamo di seguirli e supportarli per più tempo possibile”. E i risultati non mancano, anche come forma di sensibilizzazione per gli adulti: “Sentirci dire dalle famiglie che è bello vedere i propri figli in questa struttura anziché per strada – conclude Tiziana – è già motivo di grande orgoglio”.
Le testimonianze di don Pasquale, di Vincenzo, di Tiziana e dei ragazzi del progetto “Diorama” sono al centro di un nuovo filmato della serie Firmato da te, un progetto televisivo di TV2000 che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica. Un racconto in prima persona, senza filtri, con un montaggio serrato e cinematografico, che coinvolge lo spettatore nelle pieghe delle tante esperienze sostenute dalla carità cristiana, anche grazie alle firme dei contribuenti.
Firmato da te è una serie, ideata e diretta da Gianni Vukaj, regista di TV 2000, in collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Concepito come percorso formativo per quattro emittenti televisive (Telepace di Verona e Telepace di Roma, Tv Prato, Teledehon di Andria), che hanno partecipato alla realizzazione dei filmati, il programma mette in luce il valore della gratuità, tocca la carne viva di ferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende cura dei più deboli. I video della serie tv mettono in luce i mille intrecci che la Chiesa cattolica è in grado di creare, donando possibilità e speranza, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività nel presente dell’Italia che arranca.
Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, oltre 8.000 progetti che vedono impegnati sacerdoti, suore e i tantissimi operatori e volontari che quotidianamente rendono migliore un Paese reale, fatto di belle azioni, di belle notizie.
Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità grazie ad una firma che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione.
Sono tanti i progetti documentati nella serie in onda su Tv2000 e disponibili online sul canale YouTube 8xmille. Il video può essere condiviso al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=31EH2aN6nVQ