“La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”: è questo il tema indicato da papa Francesco per la 53a Giornata Mondiale della Pace che costituirà il filo conduttore della Marcia per la Pace che sabato, 18 gennaio 2020, attraverserà le principali strade della città di Cerignola. “Ogni guerra – scrive il Pontefice – in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana”, senza dimenticare che ogni conflitto “comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro, che fomenta il desiderio di possesso e la volontà di dominio. Nasce nel cuore dell’uomo dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo”.
L’appuntamento, promosso dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, attraverso l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, la Caritas, il Servizio Civile Universale diocesano, la Pastorale Giovanile, l’Ufficio Migrantes, l’Azione Cattolica e la Pastorale Missionaria, in collaborazione con la Chiesa Valdese, ha l’obiettivo di testimoniare, nel nostro territorio, il bisogno di pace e speranza. La Marcia partirà alle ore 16,30 da piazza Pasquale Bona, con l’intervento della diacona della Chiesa Valdese, Nataly Plavane; attraverserà, quindi, corso Gramsci e corso Roma per giungere in piazza Duomo, dove ci sarà una riflessione guidata dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone crs. Si proseguirà fino a piazza della Repubblica, dove interverranno il nostro vescovo Luigi Renna; il commissario prefettizio al Comune di Cerignola, dott. Umberto Postiglione; don Tonio Dell’Olio, presidente Pro Civitate Christiana e fondatore di Libera internazionale. In mattinata, in piazza Duomo, ci sarà un momento di animazione per le scuole primarie e secondarie.
Considerato il particolare momento storico che la Città di Cerignola sta attraversando, è importante creare un’azione sinergica tra le diverse agenzie educative del territorio, come le parrocchie, le scuole, le associazioni, allo scopo di realizzare una serie di azioni e di riflessioni che aiutino i ragazzi a prendere consapevolezza del loro ruolo per poter essere operatori di pace, in grado di realizzare una società fondata sul dialogo e sul rispetto, sulla giustizia e sulla legalità.