È stata presentata durante l’incontro dei direttori degli Uffici di Curia, tenutasi lo scorso 29 gennaio 2022, l’iniziativa “Mission4Migrants”.
Una cordata formativa ed educativa al passo con i migranti, la modalità con cui un nutrito gruppo di enti diocesani e realtà educative di accoglienza, operanti in Diocesi, intende rispondere – insieme – al bisogno di prossimità, accoglienza, protezione, promozione e integrazione, che sono per papa Francesco “la risposta alle sfide che le migrazioni contemporanee pongono”. Una sfida emersa in modo dirompente durante la pandemia.
Il direttore dell’Equipe diocesana per i migranti spiega che ciò è “nato dall’interazione di varie realtà che si occupano di educazione e di accoglienza, e intende tracciare un percorso da condividere con i migranti nel territorio della Diocesi, attraverso la collaborazione tra oratori, scuole, terzo settore, volontariato e famiglie”.
Accoglienza, protezione, promozione, integrazione, reciprocità e comunità sono le parole chiave che guideranno l’azione coordinata dei 10 soggetti che hanno al momento aderito alla Cordata.
Come ha spiegato don Claudio Barboni, Presidente dell’Associazione San Giuseppe Onlus, uno dei soggetti promotori, “lo shock della pandemia ha riportato alla ribalta la questione dell’accoglienza dei migranti, che è la questione assolutamente prioritaria del nostro tempo. Si avverte però l’assenza della società civile su questo tema, abituata da troppo tempo a trattare la questione come una delega e come pretesto per aprire fronti di conflittualità”.
La cordata formativa si propone, quindi, non solo come un’azione assistenziale, ma prima di tutto profetica, per alzare una voce, indicare un percorso possibile, per incoraggiare le buone pratiche di sostegno ai Migranti. E la risposta può essere non solo specialistica, ma frutto della collaborazione tra competenze diverse. In questo percorso le comunità parrocchiali e le comunità di accoglienza SAI giocano un ruolo prezioso e necessario per l’acquisizione di competenze di buddy system (aiuto reciproco) e mentoring (coinvolgimento emotivo ed empatico) come di comunicazione e dialogo interculturale.
“‘Nessuno resti indietro’: è la nostra preoccupazione principale”, ha sottolineato nel suo intervento don Silvio Pellegrino, direttore dell’Ufficio Diocesano Missio.
L’emergenza pandemica ha avuto un forte impatto nei processi d’integrazione dei migranti nel campo educativo.
Un dato preoccupante riguarda la povertà digitale che aumenta le difficoltà di apprendimento di molti ragazzi stranieri. Nelle famiglie dei migranti con maggiori difficoltà economiche, infatti, mancano spesso gli strumenti necessari per accedere alle nuove forme attraverso le quali già oggi, e sempre più in futuro, avverrà la diffusione della conoscenza.
Il Direttore della Caritas Parrocchiale della Chiesa Madre di Orta Nova, don Donato Allegretti, ha sottolineato che la Cordata risponde in modo coraggioso a un appello a lavorare insieme per la vita piena e dignitosa delle persone migranti, un appello lanciato in diverse occasioni da Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, nostro vescovo.
Ci vengono in mente diverse caratteristiche per identificare gli attori di questa Cordata:
“Accoglienti”, capaci di offrire a migranti e rifugiati possibilità più ampie di ingresso sicuro e legale nei Paesi di destinazione;
“Abili” a porre in essere una serie di azioni in difesa dei diritti e della dignità di migranti e rifugiati “indipendentemente dal loro status migratorio”.
“Alleati”, perché tante volte durante la pandemia abbiamo affermato che occorre lavorare insieme, e farlo davvero è un messaggio che dice qualcosa a tutti, operatori del settore e volontari;
“Promotori” d’inserimento sociolavorativo dei migranti e rifugiati, della cura della dimensione religiosa, dell’attenzione a coloro che vivono situazioni di disabilità e della promozione del ricongiungimento familiare “senza mai farlo dipendere da requisiti economici”;
“Mediatori” per favorire in ogni modo la cultura dell’incontro, moltiplicando le opportunità di scambio interculturale, documentando e diffondendo le buone pratiche di integrazione e sviluppando programmi tesi a preparare le comunità locali ai processi integrativi.
Questo Progetto M4M, inserito nel cammino sinodale della Chiesa, mostra la disponibilità ad “impegnarsi in prima persona” per realizzare le iniziative proposte, con la premessa che per ottenere i risultati sperati è indispensabile il contributo di ciascuno secondo le responsabilità proprie.
Il calendario della formazione è il seguente:
17 FEBBRAIO 2022 DALLE 18 ALLE 20 – ONLINE – con Marcello Colopi (Sportello Fumarulo), Antonio Piarullo (SAI CittàAccoglienza gestito dalla coop. LunaCometa) e Giovanni Papagni (SAI Minori “Casa Futura” gestito dalla coop. Un sorriso per tutti).
18 FEBBRAIO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – ORTANOVA con la Caritas parrocchiale di Orta Nova e l’Ufficio Migrantes
25 FEBBRAIO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – STORNARA con Valentina Gneo (SAI Stornara gestito da ITAL UIL Provinciale di Foggia) e Gioia Berlingieri (SAI Candela gestito dalla coop. Medtraining)
28 FEBBRAIO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – CERIGNOLA con Marcello Colopi (Sportello Fumarulo), Antonio Piarullo (SAI CittàAccoglienza) e Giovanni Papagni (SAI Minori “Casa Futura”).
1 MARZO 2022 DALLE 18.00 ALLE 20.00 – ONLINE con Mariantonietta Merlicco (avvocato e membro Ufficio Migrantes), Marcello Colopi (Sportello Fumarulo) e Valentina Gneo (SAI Stornara).
3 MARZO 202 DALLE 18.00 ALLE 20.00 – ONLINE con Don Silvio Pellegrino (Ufficio Missio) e Domenico La Marca (Centro Interculturale Baobab)
7 MARZO 2022 DALLE 18.30 ALLE 20.30 – CANDELA, INCONTRO CONCLUSIVO con tutti i formatori degli incontri precedenti.