Stemma

stemma_luigi_rennaLo stemma ha una simbologia che vuole essere un programma di vita e di servizio da condividere con tutto il popolo di Dio. Lo sfondo dello scudo è argenteo, ed è simbolo della trasparenza nell’agire. Nella parte inferiore c’è una corona di spine: è il ricordo della reliquia della Sacra Spina conservata nella Cattedrale di Andria e di cui quest’anno si celebra il giubileo, unitamente a quello universale della Misericordia. Ogni volta che il 25 marzo, solennità dell’ Annunciazione, coincide con il Venerdì Santo, la Sacra Spina manifesta un prodigio; dell’ultimo, nel 2005, sono stato testimone. E’ stato un richiamo alla centralità del mistero della Pasqua nella mia vita e a condividere le “spine” che oggi fanno soffrire tanti fratelli. Dalla corona di spine si leva un ramo che fiorisce in un melograno, frutto che richiama la carità e, per la modalità compatta con cui sono disposti i chicchi al suo interno, la comunione ecclesiale che sono chiamato a servire. La banda trasversale con tre stelle è una “memoria di Maria”, madre di Cristo e della Chiesa. Le tre stelle sono un ricordo della sua Verginità, e quindi dell’opera di Dio in lei: “Nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37). Maria mi è stata accanto coi vari titoli con i quali viene venerata nei luoghi della mia vita e del mio ministero sacerdotale: “del Sabato” a Minervino, “del Carmelo” nel Seminario di Andria, “Regina Apuliae” nel Seminario Regionale di Molfetta, ed ora, nella diocesi di Cerignola, “di Ripalta” e “della Misericordia”. Il motto “Edificare nella carità” è una citazione della Lettera di San paolo agli Efesini 4,16: è frutto della Parola del giorno (21 settembre) in cui ho avuto notizia della mia nomina (II lettura dell’Ufficio nella festa di San Matteo). Da quel giorno è divenuta “lampada ai miei passi”. Anzi, Ai nostri.

+ Luigi Renna