Protettore San Pietro Apostolo

 

L’origine del culto a Cerignola per il Principe degli Apostoli è legato ad una leggenda che risale ai primi anni del XVI secolo: «Nel 1503 il Generale Francese trovandosi a Cerignola, volle impadronirsi dell’oro e dell’argento che si trovava in città. Spogliò le chiese e non bastando, voleva prendersi la statua d’argento di S. Pietro, Patrono dei Cerignolani. Ma il Signore non lo permise, come vedremo. Il Generale ordinò alle guardie di portargli la statua per misurare l’argento sulla bilancia ch’egli stesso aveva preparato. Ma nel momento in cui si pesava, la statua diventa così nera, così brutta da spaventare il Generale. Questi pien di bile sfodera la spada, ferisce il Santo alla schiena e poi, con atto imperioso, si rivolge ai soldati dicendo: “toglietemi questo mostro dai piedi!». La devozione popolare fu istituzionalizzata nel 1791, quando l’amministrazione comunale deliberò dichiarando il santo protettore cittadino. La festa del 29 giugno, in concomitanza con il periodo della trebbiatura, fino al 1974 si solennizzava con fastose celebrazioni che culminavano nella processione. Nel 1919, per iniziativa del Capitolo Cattedrale, le celebrazioni del primo centenario dell’erezione della diocesi di Cerignola coincisero con la solennità della festa di San Pietro Apostolo. Attualmente, il 29 giugno nella Cattedrale il Vescovo presiede una solenne concelebrazione eucaristica a cui partecipano i componenti il Capitolo.