Comunicato stampa: ASCOLTA – FERMATI – INCONTRA

Le nuove tappe del cammino quaresimale con Bregantini a Cerignola, Salvatore ad Ascoli Satriano e Savino ad Orta Nova

Continua il “cammino verso la Pasqua” della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, guidato dalle indicazioni pastorali – Ascolta, Fermati, Incontra. Luoghi da cui ripartire per una nuova vita – del vescovo Luigi Renna, autore dell’omonima lettera pastorale che sta cadenzando le numerose iniziative quaresimali della Chiesa locale. Dopo la presenza dell’attrice Beatrice Fazi nella cattedrale di Cerignola, martedì 14 ottobre 2017, intervenuta su Un cuore nuovo. Dal male di vivere alla gioia della fede. Una testimonianza; di don Vito Piccinonna, direttore della Caritas dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto nella concattedrale di Ascoli Satriano, mercoledì, 15 ottobre 2017, che ha relazionato su In ascolto del grido del povero. Le povertà del nostro tempo; e della campionessa di tennis Mara Santangelo, nella chiesa madre di Orta Nova, giovedì 16 ottobre 2017, con un intervento su Te lo prometto… Storia di una rinascita in Cristo; altrettanto densa di appuntamenti si preannuncia la prossima settimana.

Martedì, 21 marzo 2017, alle ore 20, nella cattedrale di Cerignola, Sua Ecc. Mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, interverrà su Per amore di Sion non tacerò” (Is 62,1). Ascoltare la sofferenza dell’umanità con il cuore di Dio. Appuntamento nella concattedrale di Ascoli Satriano, mercoledì, 22 marzo 2017, alle ore 19, con lo scrittore, attore e regista Fabio Salvatore e Il perdono è la pace. Una storia di fede e conversione. Ad Orta Nova, giovedì, 23 marzo 2017, alle ore 20, Sua Ecc. Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, approfondirà il tema Per amore di Sion non tacerò” (Is 62,1). Ascoltare la sofferenza dell’umanità con il cuore di Dio.

Significativamente legata al sociale la presenza – in diocesi – dei vescovi Bregantini e Savino: il primo, autore di interventi autorevoli, pubblicati anche in diversi volumi, sui temi del lavoro nonché testimone di un incisivo impegno contro la ‘ndrangheta, avviato fin dai suoi primi anni di episcopato nella diocesi di Locri-Gerace; il secondo, in un territorio particolarmente difficile qual è quello calabrese, voce degli esclusi della società, testimone della legalità, operatore dell’accoglienza e della solidarietà.