Maria nostra Madre e Regina, ci aiuta ad essere “pietre vive”.

Messaggio del vescovo Luigi Renna in occasione della festa patronale 2019 – Novena e preghiera

La festa della Madonna di Ripalta nel bicentenario della Diocesi, nell’anniversario della proclamazione a patrona di Cerignola e dell’incoronazione

E’ un anno ricco di anniversari il 2019. Il 14 giugno scorso abbiamo celebrato, con la presenza del cardinal Angelo Amato il Bicentenario della Fondazione della Diocesi e della sua unione con la Chiesa di Ascoli Satriano; l’8 settembre del 1949, 70 anni fa, l’Arcivescovo di Acerenza, mons. Anselmo Pecci, incoronava la prodigiosa immagine della Madonna di Ripalta; il 22 settembre del 1859 (160 anni fa), papa Pio IX, su richiesta del Vescovo Leonardo Todisco Grande, del Capitolo, del Clero e dei fedeli di Cerignola, la proclamava patrona principale della città insieme a San Pietro apostolo. Quale è il “filo rosso” che attraversa questi eventi? Credo che sia la consapevolezza, manifestata in diversi modi, di essere non semplicemente “popolo”, ma “popolo di Dio”, di essere non un “gruppo di credenti”, ma “Chiesa” radunata dalla Trinità Santa.

Nel 1819 Cerignola diventa Diocesi, assume cioè la forma ecclesiale di popolo di Dio unito attorno al successore degli Apostoli, il Vescovo, in comunione con il Papa, e vede riconosciuta ecclesialmente una rilevanza sociale, dovuta al suo  sviluppo economico, che era cresciuta nel corso dei secoli. Anche la richiesta di proclamare Maria SS. di Ripalta Patrona principale della città è stata il frutto di una richiesta tutta ecclesiale, come la lapide commemorativa in Chiesa Madre ricorda, e che di seguito riporto nella traduzione  dal latino: “Richiedendo e   plaudendo/il Vescovo, il Clero e il popolo/l’elezione della Madre di Dio/sotto il titolo di Ripalta/a principale patrona di Cerignola/nelle assisi ordinarie/tenute in Vaticano/il giorno 19 settembre 1859/fu approvata e fissata/il giorno 8 settembre/come festa patronale/decisione che papa Pio IX/ convalidandola ratificò/con la sua suprema autorità/il giorno 22 del medesimo mese/e anno”.

E, infine, anche l’incoronazione della Sacra Icona è frutto della devozione di tutto il popolo cerignolano, come si evince dal Libro d’oro per l’incoronazione della Madonna di Ripalta, conservato nel nostro archivio, la cui copertina impreziosisce il presente opuscolo. Commuove leggere i nomi di persone che hanno donato  qualcuno dei loro monili d’oro e d’argento: chi era più ricco si sarà privato di qualcosa di prezioso, contando su altri oggetti di cui adornarsi; ma i poveri avranno dato quel poco che avevano: una catenina, una crocetta, un anello, che fusi, dovevano costituire quell’oggetto che, posto sul capo del Bambino Gesù e della sua Madre Santissima, stava a dire: “Tu Signore, sei il mio Re. Tu, Maria, sei la Regina mia!”. Perché questa memoria fosse rinverdita, ho voluto che quei nomi venissero pubblicati sul presente opuscolo, perché ciascuno potesse leggervi il nome di un proprio antenato, la storia di fede della propria famiglia.

E la storia continua… Una storia di fede, delle “pietre vive” che fanno la Chiesa, come ci dice la Prima Lettera di Pietro. In questi giorni di festa, mentre le comunità parrocchiali della Diocesi si alterneranno nella loro “peregrinatio” in Cattedrale e alla Sacra Icona, vogliamo chiedere a Maria che ci sia un rinnovamento della fede nelle nostre famiglie, nelle città, nei cuori: abbiamo bisogno di narrare alle giovani generazioni la tenera fiducia nella Madre di Gesù Cristo, che continua ad indicarci la Via, la Verità e la Vita, ossia il nostro Salvatore.

Siano giorni di festa di fede, di fede rinnovata, di carità verso i poveri. Ringrazio fin d’ora il Comune di Cerignola per il suo contributo per i festeggiamenti e per la pregevole iniziativa che da qualche anno mette in scena delle opere di musica lirica in prossimità della festa; ringrazio la Deputazione Feste Patronali per il suo impegno costante e i fedeli che contribuiranno alla riuscita delle manifestazioni esterne; elogio le comunità parrocchiali che, nel loro convenire “in unum”, manifesteranno il nostro esser Chiesa, che ha in Maria il suo modello e la sua Madre.

Vi saluto e vi benedico, affidandovi tutti a Maria Santissima.

Vi Benedico di cuore.

+ Luigi Renna

Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano