Lettera aperta ai Dirigenti e Dipendenti della SIA- Cerignola

Carissimi,
nel momento così delicato che sta attraversando la vostra Azienda, è sotto gli  occhi di tutti che le nostre Città stanno vivendo un gravissimo disagio. Il timore di perdere il posto di lavoro vi ha fatto ricorrere ad uno strumento estremo, quello dello sciopero, che è come una voce che si leva alta per veder risolta la vostra situazione. Ma gli
scioperi, seppure giusti, creano disagi che possono costare molto caro: se scioperassero tutti i medici e gli infermieri di un Pronto Soccorso, si metterebbe a rischio la vita di tante persone! Così, l’accumulo di rifiuti sta causando gravi danni all’ambiente in cui viviamo e potrebbe essere nocivo per la nostra salute. Vi prego perciò di sospendere questo sciopero, attendendo che il Prefetto e il Presidente della Regione prendano i necessari provvedimenti per far dialogare i nostri Sindaci, per il bene delle nostre città, per il bene della vostra azienda, che ha bisogno non di vaghe promesse, né di andare avanti alla meno peggio, ma di una oculata amministrazione,
di un piano economico che tuteli lavoratori e fruitori del vostro preziosissimo servizio.
Oggi, nell’epoca in cui i rifiuti sono divenuti un grande problema, non possiamo far nostro né lo stile del NYMBY (not in my back yard: non nel mio cortile), cioè non volere i rifiuti nel proprio territorio, né quello di chi non si rende conto che le sorti di un’azienda dove ci sono 300 dipendenti vanno accompagnate con realismo, per
evitare il peggio.
Vi scongiuro, cari Dipendenti, di mettere fine allo sciopero e di fidarvi delle trattative presiedute del Prefetto, che spero abbiamo tempi brevi.

Vi saluto caramente e vi benedico,
+ Luigi Renna
Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano