I colori della misericordia – Dodici storie di amore vero

Le parrocchie BVM del Rosario e San Giuseppe in Carapelle, in occasione della festa patronale in onore di San Francesco da Paola, organizzano un incontro con l’autrice Chiara Bertoglio (concertista di pianoforte, musicologa, teologa e scrittrice italiana) sul libro “I colori della misericordia – Dodici storie di amore vero”. L’incontro si terrà sabato, 18 agosto 2018 alle ore 20:00 in p.zza Giovanni Paolo II a Carapelle.

 


Chiara Bertoglio, I colori della misericordia. Dodici storie di amore vero (Cantalupa: Effatà, 2016)

Volti e voci che raccontano la meraviglia e il dono dell’esistenza, e che condividono con semplicità e verità (ma spesso anche con notevole umorismo e autoironia!) la bellezza dell’incontro con il Cristo risorto. Dall’aver conosciuto la sua misericordia nasce infatti il sorriso speciale di queste persone, che contagia chi lo vede ma tocca il cuore anche dalle pagine di un libro.

Chiara Bertoglio sottolinea nell’introduzione il rischio che si corre leggendo testimonianze simili: spavento e sconcerto davanti a tanta drammaticità e sofferenza o, d’altro canto, idealizzazione dei protagonisti percepiti come modelli irraggiungibili di “eroismo” e “perfezione”. Come invece afferma l’autrice, si tratta di…
“(…)testimonianze di speranza, che vorrebbero annunciare a chi le legge che anche nel buio più profondo può sbocciare la gioia, e che nessuno può dirsi dimenticato, abbandonato, perduto. Nemmeno sono storie di «santini» su piedistallo, anche se molte delle persone di cui parlo sono, per me, veri esempi di santità. Ma i santi veri, quelli reali in carne ed ossa, sono persone con i loro limiti, persone della porta accanto, persone perdonate e baciate dalla misericordia; la loro presenza ci annuncia che la vita felice è possibile, per tutti, in tutte le situazioni, anche e soprattutto nell’umiltà paziente del quotidiano nascosto”.

Gaudete et Exsultate (“Rallegratevi ed esultate”): l’ultima esortazione scritta da papa Francesco tratta della chiamata alla santità nella vita quotidiana e in essa ci ricorda che ilSignore chiede a tutti di diventare santi, non supereroi. E’ un invito rivolto a giovani e anziani, a genitori e figli, a preti e laici, a sani e malati, a suore e attrici. Ciascuno a suo modo. Nessuno escluso.
“Il Santo è capace di vivere con gioia e senso dell’umorismo senza perdere il realismo illumina gli altri con uno spirito positivo e ricco di speranza” (GE n. 122)
“Il malumore non è un segno di santità: ‘caccia la malinconia dal tuo cuore’ (GE n.126)