Migranti

Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone – 8 Febbraio 2021: Economia senza tratta di persone

Preghiamo per le donne vittime di violenza, perché vengano protette dalla società e perché le loro sofferenze siano prese in considerazione e ascoltate da tutti.
Papa Francesco – Febbraio 2021

Let us pray for women who are victims of violence, that they may be protected by society and have their sufferings considered and heeded by all.
Pope Francis – February 2021

8 febbraio
SANTA GIUSEPPINA BAKITA
8th February
SAINT JOSEPHINE BAKHITA

PROGRAMMA DIOCESANO

DIOCESI CERIGNOLA ASCOLI SATRIANO
Centro Santa Bakhita – Borgo Tre Titoli
8 febbraio 2021

Ore 17.00 Santa Messa presieduta da S. Eccellenza Mons. Luigi Renna – Vescovo

Saint Bakhita Centre – Borgo Tre Titoli
8th February 2021
5:00 p.m. Holy Mass
Presider: His Excellency Mons. Luigi Renna – Bishop

International Day of Prayer and Awareness against Human Trafficking 2021

An Economy without Human Trafficking

The International Day of Prayer and Awareness against Human Trafficking 2021 brings into the spotlight one of the main causes of human trafficking: the dominant economic model of our time, whose limits and contradictions are exacerbated by the Covid-19 pandemic.

La Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone 2021 accende i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone: il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia COVID-19

 

Cari fratelli e sorelle,
oggi, 8 febbraio, memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fece la drammatica esperienza di essere vittima della tratta, le Unioni delle Superiore e dei Superiori Ge

nerali degli Istituti religiosi hanno promosso la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, una piaga indegna di una società civile. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di questi nostri fratelli e sorelle, umiliati nella loro dignità. Preghiamo tutti insieme …(Papa Francesco: Angelus 8 Febbraio 2015)

Oggi continuano a esserci donne che subiscono violenza. Violenza psicologica, violenza verbale, violenza fisica, violenza sessuale.
È impressionante il numero di donne colpite, offese, violate.
Le varie forme di maltrattamento che subiscono molte donne sono una vigliaccheria e un degrado per tutta l’umanità. Per gli uomini e per tutta l’umanità.
Le testimonianze delle vittime che hanno il coraggio di rompere il silenzio sono un grido di richiesta di aiuto che non possiamo ignorare.
Non possiamo guardare dall’altra parte.
Preghiamo per le donne vittime di violenza, perché vengano protette dalla società e perché le loro sofferenze siano prese in considerazione e ascoltate da tutti..

(Papa Francesco – Febbraio 2021)

Un gesto per l ́impegno
Siete invitati ad accendere una candela come segno del vostro impegno ad aprire gli occhi ed aiutare a liberare coloro che sono oppressi dalla tratta di persone e dalla schiavitù.

Preghiera
Santa Giuseppina Bakhita, ridotta in schiavitù da bambina, hai sopportato indicibili difficoltà e sofferenze. Una volta liberata dalla tua schiavitù fisica, hai trovato la vera redenzione nell ́incontro con Cristo e la sua Chiesa.
Santa Bakhita, aiuta tutti coloro che sono imprigionati in uno stato di schiavitù; Intercedi presso il Dio della Misericordia affinché le catene della loro prigionia possano essere spezzate. Fa’ che Dio liberi coloro che gli altri schiavizzano.
Conforta i sopravvissuti alla schiavitù e lascia che ti guardino come un esempio di speranza e fede. Aiuta tutti i sopravvissuti a trovare la guarigione dalle loro ferite. Invochiamo le tue preghiere e intercessioni per coloro che sono schiavi tra noi. Amen.
(Papa Francesco)

Gesture of Commitment
You are invited to light a candle as a sign of your commitment to see and help to free those who are oppressed through human trafficking and slavery.

Prayer
St. Josephine Bakhita, you were sold into slavery as a child and endured untold hardship and suffering. Once liberated from your physical enslavement, you found true redemption in your encounter with Christ and his Church.
O St. Bakhita, assist all those who are trapped in a state of slavery; Intercede with God on their behalf so that they will be released from their chains of captivity. Those whom people enslave, let God set free.
Provide comfort to survivors of slavery and let them look to you as an example of hope and faith. Help all survivors find healing from their wounds. We ask for your prayers and intercessions for those enslaved among us. Amen.

Progetto “co-happiness felici e sicuri nella comunità”

Primo Incontro Formativo – Sabato 27 giugno 2020 – ore 18.30 – Presso il Salone dell’ Oratorio Salesiano “Don Bosco” – Cerignola (Foggia)
Sulla scia della Giornata mondiale del rifugiato, 20 giugno 2020, gli uffici pastorali della diocesi di Cerignola Ascoli Satriano raccolgono l’appello di  Monsignor Russo: «Nessun cristiano dimentichi i luoghi del dolore» e propone un percorso formativo sul tema dell’abuso e dei maltrattamenti sui minori attraverso un progetto educativo “co-happiness felici e sicuri nella comunità” pensato e realizzato assieme all’Associazione di Volontariato “S. Giuseppe Onlus” che si avvale della partnership di alcune associazioni europee.
Uno di questi luoghi è la “nazione dei profughi” con tutto il carico di sofferenza dei bambini: 79,5 milioni di persone, più di quanti la storia delle Nazioni Unite ne abbia mai conosciuti. Il doppio di quanti se ne contavano nel 2010. Soprattutto è una nazione errante fatta di bambini, fino a 34 milioni, più degli abitanti di Australia, Danimarca e Mongolia messe insieme. A volerli mettere in fila indiana si coprirebbe per due volte la circonferenza del nostro pianeta.(Dal rapporto annuale dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, presentato il 19 giugno 2020, vigilia della Giornata mondiale dei Rifugiati)

Inaugurazione del Centro “Santa Giuseppina Bakhita” – Appuntamento il 30 aprile 2019 con Sua Ecc. Mons. Nunzio Galantino

Il 30 dicembre 2018, in località “Tre Titoli”, agro di Cerignola, ha iniziato a muovere i primi passi il Centro Pastorale “Santa Giuseppina Bakhita”, che ha lo scopo di sostenere l’integrazione di persone che pur vivono tra noi ma che spesso, troppo spesso, continuiamo a considerare “altro”. “Sono – scrive il vescovo Luigi Renna – i ‘negri’, come li chiama qualcuno senza andare al di là del colore della pelle, senza mai fissare negli occhi questi figli di Dio, quando magari da loro si comprano delle scarpe con pochi euro, si sfrutta il loro corpo, li si rende schiavi nel lavoro nero… Sono come tanti nostri padri e nonni che, con le valigie di cartone, andarono a lavorare in Germania, a Torino e a Milano, rinunciando al calore familiare dei loro affetti”.

Quell’inizio è avvenuto nel silenzio, in un contesto di preghiera e di riflessione, rimandando ad un momento più opportuno l’inaugurazione ufficiale, quando ad essere inaugurata sarebbe stata non una struttura ancora vuota e inanimata, bensì una realtà viva e vivace, che già accoglie e serve anche grazie all’opera generosa, coraggiosa e appassionata dei tanti volontari. Inaugurazione che sarà celebrata martedì, 30 aprile 2019. Appuntamento alle ore 17 in località “Tre Titoli” quando l’introduzione del vescovo Luigi Rennae i saluti del dr. Massimo Mariani, Prefetto di Foggia; dell’avv. Franco Metta, Sindaco di Cerignola; del dr. Giovanni Magnifico della Chiesa Valdese; del diac. Giovanni Laino, direttore della Caritas Diocesana; del sac. Claudio Barboni, direttore diocesano Migrantes, anticiperanno l’intervento del dr. Antonio Palieri, direttore di Casa “Bakhita”, che presenterà gli scopi e le finalità dell’opera, nonché la Prolusione di Sua Ecc. Mons. Nunzio Galantino, Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. La preghiera e la benedizione dei locali concluderanno l’inaugurazione.

Basta trascorrere qualche ora a Casa “Bakhita” per verificare innanzitutto un elemento fondamentale: gli immigrati hanno compreso che quella struttura è “per loro”. Ed eccoli arrivare: alcuni bisognosi di assistenza medica, altri per consultare il legale o per avvicinarsi all’operatore del Progetto “Presidio” di Caritas Italiana per il contrasto allo sfruttamento lavorativo. E si potrebbe continuare con l’assistente sociale, il mediatore linguistico, la visita domiciliare presso i casolari. E non solo.

Non è l’inanimato elenco delle attività che preme evidenziare, bensì il rapporto umano, che nasce, vive e cresce con il ripetersi degli incontri, per aprirsi poi alla cordialità. Perché la persona che arriva non la vedi più come un problema, bensì come una risorsa; perché impari a chiamarla per nome, a conoscere le sue ansie, le sue preoccupazioni, le sue speranze e i suoi timori; ma anche le sue potenzialità, la sua disponibilità e, soprattutto, la sua umanità.

Giornata mondiale del rifugiato 2018 – Veglia ecumenica di preghiera

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato 2018 la Fondazione Migrantes della Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano, organizza una veglia di preghiera per il giorno 20 giugno 2018 alle ore 17 presso il casolare di Gioia numero 18 (vicino alla casa di Biagio) a Tre Titoli.

Dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell’Europa oltre 36.000 persone. Nel 2017 sono stati 3.139 i migranti morti nel Mediterraneo mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare, con una media di quasi 10 morti al giorno. E il 2018 purtroppo si mostra altrettanto agghiacciante: da gennaio ad oggi risultano morte 802 persone.

Il dato è aggiornato al 19 giugno 2018 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale degli ultimi 27 anni. Ma i numeri reali potrebbero essere molto più grandi. Nessuno sa quanti siano i naufragi di cui non abbiamo mai avuto notizia.

Lo sanno soltanto le famiglie dei dispersi, che dal Marocco allo Sri Lanka, si chiedono da anni che fine abbiano fatto i loro figli partiti per l’Europa e mai più tornati. Ai naufragi nel Mediterraneo si vanno ad aggiungere i viaggi che finiscono tragicamente nel Sahara, i rimpatri forzati a cui corrisponde spesso la morte in carceri disumane, e non ultimi, episodi di violenza contro i migranti che si verificano nei paesi di transito e alle frontiere.

La veglia di preghiera è promossa per non dimenticare la speranza di tante persone e la sofferenza di chi cerca protezione in Europa; per non rassegnarsi o assuefarsi alle tragedie ma impegnarsi per un mondo più umano e giusto. Desideriamo inoltre chiedere ai governi, ai legislatori e alla comunità europea di porre in essere ogni sforzo per proteggere i profughi e salvaguardare la vita e la dignità dei migranti. Aprire vie legali per chi ha diritto di chiedere asilo, attivare programmi adeguati di reinsediamento per i rifugiati e stabilire quote d’ingresso per i lavoratori stranieri sono misure non derogabili per governare il complesso fenomeno delle migrazioni e rendere le nostre società più inclusive e per questo sicure.

 

Festa dei popoli 2018

Domenica 27 maggio 2018 si terrà la I edizione della Festa dei Popoli presso la Comunità di Accoglienza “San Giuseppe” a Borgo Tressanti, Cerignola. L’evento organizzato dall’Ufficio Diocesano per la pastorale dei Migranti e dall’Associazione di volontariato San Giuseppe Onlus nasce dalla volontà di promuovere il dialogo, la conoscenza e l’interazione tra diverse culture. Per l’occasione, inoltre, sarà scoperta la targa di riconoscimento per il contributo che il Rotary Club nella persona del presidente Luigi Zangrilli ha fornito nell’allestire gli spazi della cucina della comunità di accoglienza. Verrà anche allestito uno spazio chiamato “tenda di Abramo” dedicato ai musulmani che in questo periodo stanno facendo il digiuno di Ramadan, come segno di attenzione e di rispetto religioso nei confronti del prossimo.
La giornata avrà inizio al mattino con un incontro informale dei volontari per uno scambio e un confronto relativo agli interventi a favore dei fratelli immigrati; successivamente, alle ore 16.00
ci sarà un quadrangolare di calcio al quale prenderanno parte i giovani di diverse nazionalità; seguirà alle 19.00 la celebrazione eucaristica presieduta da don Claudio Barboni, direttore della
Comunità di accoglienza “San Giuseppe”.
Il momento conclusivo della giornata di festa sarà a partire dalle 20.00 con degustazioni gastronomiche multietniche dove saranno proposti piatti provenienti da diverse parti del mondo; le degustazioni saranno accompagnate da musica e danze dei popoli.

Costruire una nuova civiltà dell’amore

Giovedì 17 maggio 2018 alle ore 19.00 presso il salone del seminario vescovile di Cerignola (via Plebiscito, 18) si terrà l’ultimo incontro formativo per i volontari e l’equipe organizzato e promosso dall’Ufficio Diocesano per la pastorale dei migranti – Fondazione Migrantes della Diocesi di Cerignola Ascoli Satriano. L’incontro dal titolo “Costruire una nuova civiltà dell’amore” sarà presieduto da don Giovanni De Robertis, Direttore Generale della Fondazione Migrantes il quale spiega che “dalle parole del Pontefice emerge chiara la motivazione che la Chiesa, come il suo Maestro, ama i poveri e gli ultimi, come
i migranti, e in loro riconosce Gesù”. L’intero ciclo di incontri formativi iniziato a dicembre con l’obiettivo di consolidare e formare il gruppo di volontari, ha preso spunto dall’attività di Papa Francesco relativa al tema dei migranti. Il Santo Padre, infatti, ha indicato i punti centrali di una visione di accoglienza tenendo conto dei quattro verbi da lui evidenziati nel messaggio della Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato 2018: accogliere, proteggere, promuovere, integrare. “[…] Occorre oggi creare in ogni territorio servizi di accompagnamento, non solo per i richiedenti asilo, ma per tutte le persone di quel territorio in difficoltà lavorativa e abitativa accompagnandoli quindi in un progetto di integrazione”.

Posa della prima pietra Casa Santa Bakhita

Posa della prima pietra del Centro Pastorale per la cura e lo sviluppo umano integrale della persona immigrata Casa Santa Bakhita in località Tre Titoli

In occasione della quarta Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta degli esseri umani, che si celebrerà giovedì, 8 febbraio 2018, e avrà come filo conduttore il tema Migrazione senza tratta. Sì alla libertà! No alla tratta!, il vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, Sua Eccellenza Mons. Luigi Renna, alle ore 16, in località Tre Titoli, in agro di Cerignola, alla presenza del Sindaco, avv. Franco Metta, e delle autorità civili e militari, presiederà la cerimonia per la posa della prima pietra del Centro pastorale per la cura e lo sviluppo umano integrale della persona immigrata Casa Santa Bakhita.

Il Centro pastorale, importante traguardo di un percorso avviato dal predecessore, Sua Ecc. Mons. Felice di Molfetta, spinto dall’intento di lasciare una concreta “opera-segno” del Giubileo della Misericordia, e fortemente voluto e portato a compimento negli ultimi anni dal vescovo Renna, finanziato dalle offerte dei fedeli della diocesi raccolte durante la Quaresima 2017, e co-finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell’8×1000, sarà costruito su un piccolo appezzamento di terreno tra i casolari di Tre Titoli, a circa 13 km dalla città di Cerignola, e disporrà di due sale, un piccolo ambulatorio medico, acqua corrente e un luogo che permetterà a questi nostri fratelli e sorelle di incontrarsi per pregare – come fanno da anni ogni mercoledì – per parlare, per essere ascoltati e curati. Si tratterà, dunque, di un luogo che renderà dignitosa la vita delle persone, trecento circa, che lavorano e vivono nella precarietà, un luogo in cui si incontrano etnie diverse provenienti, per lo più, da Senegal, Congo, Tunisia, Ghana, Togo, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Nigeria e Niger.

Il Centro pastorale, intitolato a santa Giuseppina Bakhita, esprime la sollecitudine della Diocesi, attraverso la sinergia degli uffici diocesani Migrantes e Caritas, verso i migranti. Della santa, una schiava africana approdata in Italia alla fine dell’Ottocento, e divenuta suora canossiana, così ha scritto papa Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi: “Mediante la conoscenza della speranza lei… non si sentiva più schiava ma libera figlia di Dio” (n. 3). Il vescovo Renna, nel Messaggio alla Città di Cerignola del 12 luglio 2017, così ne giustificava l’iniziativa: “Coraggio, cari Cerignolani, siate degni della vostra tradizione di popolo di lavoratori, di popolo che ama e difende i diritti, di gente che sa la durezza dell’emigrazione, che ama il Vangelo di quel Bambino che la Madonna di Ripalta annuncia e incarna. Quando vedrete il Centro ‘Santa Giuseppina’ capirete. Ma abbiate anche occhi per vedere la carità e il bene che si fa quotidianamente, negli oratori che strappano i bambini alla strada, nei centri sociali, nelle associazioni ecclesiali e laiche che aiutano centinaia di persone. Che Dio ci benedica con il dono della pace”.

Il progetto ambisce a promuovere sensibilità e solidarietà verso quanti sono costretti ad abbandonare la propria terra, verso le persone più vulnerabili come migranti e rifugiati, per realizzare un’efficace e appropriata assistenza materiale e spirituale, la quale rivela il volto accogliente e premuroso di una Chiesa che è madre.